Oggi mi sono dedicata al Gugelhupf...che conosco dagli anni Sessanta, quando imparavo a fare i dolci da quel libretto illustrato del dr Oetker, "Backen macht Freude", che insegnava i vari metodi di paste basi e loro utilizzo per le varie ricette.
Mi ero quindi abituata al metoto della Pasta Montata ( Ruehrteig): il burro montato con lo zucchero, poi l'aggiunta dei tuorli, quindi farina e latte alternati, il lievito per dolci e l'aggiunta in ultimo di uvette o altri ingredienti e l'incorporo degli albumi montati a neve!
In questo modo preparavo Sandcake, Ciambelle Marmorizzate, Gugelhupf, Cake Virginia, ecc....
Il Gugelhupf, come è conosciuto in molti paesi europei, specialmente quelli di lingua tedesca, è a base di Pasta Lievitata, che è la forma più antica di lievitazione, dato che anche gli Egizi e i Greci conoscevano la fermentazione.
Poi con le scoperte chimiche, si combinarono cremor tartaro e bicarbonato di sodio, che producevano la lievitazione durante la cottura, riducendo così i tempi di preparazione, semplificando il lavoro.
Anche l'uovo era usato nei dolci come lievitante, o almeno per ottenere una pasta soffice, porosa.
L'etimologia del termine? Si arriva sino al latino "cuculla", cappuccio, data la forma dello stampo in cui viene cotto questo dolce. Le forme che abbiamo oggi ricalcano forme conosciute nel mondo romano, in varie parti d'Europa si sono trovati negli scavi archeologici stampi in bronzo e in rame, con scanalature e foro centrale, che facilitavano la cottura uniforme e abbellivano i dolci.
Gugelhupf era conosciuto come dolce dei poveri, quello che veniva servito ai matrimoni e ai battesimi, con un cerimoniale tipico nelle famiglie contadine in occasione di queste feste.
Ricordo che anche per questo dolce c'è stato un monarca che lo ha portato in auge, sempre degli Ausburgo, Francesco Giuseppe I, al quale Katharina Schratt, Cantante di Corte, preparava questa torta per la colazione.
La ricetta appartiene alla Cucina Classica Austriaca e si basa sull'utilizzo di lievito per dolci, come faccio normalmente per le ciambelle semplici.
Generalmente il prodotto in commercio, nelle numerose varianti, viene fatto dai pasticceri con pasta lievitata!!!!
Anche in un libretto del 1960 "Nozioni di Pasticceria Alberghiera" Cappelli Ed, che usava mio cognato alla scuola di pasticceria, trovo la ricetta"artigianale" con il panetto lievitato.
Io mi sono ispirata a una vecchia ricetta tedesca di un mensile di moda tedesco anni Settanta, solo in linea di massima come procedimento:
250 g farina 0 mulino Gasparri,
che divido in
100 g circa per il panetto
100 ml circa latte tiepido
2 cucchiaini di yeast lidl
1 cucchiaino zucchero
Con una forchetta mescolo bene e formo il panetto morbido. Lascio lievitare mezz'ora
Poi impasto gli altri ingredienti:
150 g farina rimanente
80 g burro morbido
2 uova e un tuorlo
120 g zucchero
40 g mandorle macinate grossolanamente, non spellate
1 piccola mela golden delicious a dadini
un pizzico di sale
scorza grattugiata di limone
Con le fruste elettriche amalgamo il panetto lievitato con l'impasto , aggiungo la mela a dadini in ultimo.
Imburro lo stampo da Gugelhupf (qui ho fatto una cavolata...ho usato lo stampo grande, per mezzo kg di farina...proprio da sbadata!!!), metto la farina che scuoto bene e tolgo l'eccesso, verso l'impasto!
Copro e lascio lievitare ancora finché non vedo che è sollevato del doppio (circa quaranta minuti)
Ho cotto a 160°C ventilato, per 40 minuti.
Va tolto subito dallo stampo, e rovesciato su una griglia, perché il burro non è ancora solido e il dolce si stacca meglio dallo stampo, e subito cosparso di abbondante zucchero a velo.
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Mi ero quindi abituata al metoto della Pasta Montata ( Ruehrteig): il burro montato con lo zucchero, poi l'aggiunta dei tuorli, quindi farina e latte alternati, il lievito per dolci e l'aggiunta in ultimo di uvette o altri ingredienti e l'incorporo degli albumi montati a neve!
In questo modo preparavo Sandcake, Ciambelle Marmorizzate, Gugelhupf, Cake Virginia, ecc....
Il Gugelhupf, come è conosciuto in molti paesi europei, specialmente quelli di lingua tedesca, è a base di Pasta Lievitata, che è la forma più antica di lievitazione, dato che anche gli Egizi e i Greci conoscevano la fermentazione.
Poi con le scoperte chimiche, si combinarono cremor tartaro e bicarbonato di sodio, che producevano la lievitazione durante la cottura, riducendo così i tempi di preparazione, semplificando il lavoro.
Anche l'uovo era usato nei dolci come lievitante, o almeno per ottenere una pasta soffice, porosa.
L'etimologia del termine? Si arriva sino al latino "cuculla", cappuccio, data la forma dello stampo in cui viene cotto questo dolce. Le forme che abbiamo oggi ricalcano forme conosciute nel mondo romano, in varie parti d'Europa si sono trovati negli scavi archeologici stampi in bronzo e in rame, con scanalature e foro centrale, che facilitavano la cottura uniforme e abbellivano i dolci.
Gugelhupf era conosciuto come dolce dei poveri, quello che veniva servito ai matrimoni e ai battesimi, con un cerimoniale tipico nelle famiglie contadine in occasione di queste feste.
Ricordo che anche per questo dolce c'è stato un monarca che lo ha portato in auge, sempre degli Ausburgo, Francesco Giuseppe I, al quale Katharina Schratt, Cantante di Corte, preparava questa torta per la colazione.
La ricetta appartiene alla Cucina Classica Austriaca e si basa sull'utilizzo di lievito per dolci, come faccio normalmente per le ciambelle semplici.
Generalmente il prodotto in commercio, nelle numerose varianti, viene fatto dai pasticceri con pasta lievitata!!!!
Anche in un libretto del 1960 "Nozioni di Pasticceria Alberghiera" Cappelli Ed, che usava mio cognato alla scuola di pasticceria, trovo la ricetta"artigianale" con il panetto lievitato.
Io mi sono ispirata a una vecchia ricetta tedesca di un mensile di moda tedesco anni Settanta, solo in linea di massima come procedimento:
250 g farina 0 mulino Gasparri,
che divido in
100 g circa per il panetto
100 ml circa latte tiepido
2 cucchiaini di yeast lidl
1 cucchiaino zucchero
Con una forchetta mescolo bene e formo il panetto morbido. Lascio lievitare mezz'ora
Poi impasto gli altri ingredienti:
150 g farina rimanente
80 g burro morbido
2 uova e un tuorlo
120 g zucchero
40 g mandorle macinate grossolanamente, non spellate
1 piccola mela golden delicious a dadini
un pizzico di sale
scorza grattugiata di limone
Con le fruste elettriche amalgamo il panetto lievitato con l'impasto , aggiungo la mela a dadini in ultimo.
Imburro lo stampo da Gugelhupf (qui ho fatto una cavolata...ho usato lo stampo grande, per mezzo kg di farina...proprio da sbadata!!!), metto la farina che scuoto bene e tolgo l'eccesso, verso l'impasto!
Copro e lascio lievitare ancora finché non vedo che è sollevato del doppio (circa quaranta minuti)
Ho cotto a 160°C ventilato, per 40 minuti.
Va tolto subito dallo stampo, e rovesciato su una griglia, perché il burro non è ancora solido e il dolce si stacca meglio dallo stampo, e subito cosparso di abbondante zucchero a velo.
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Commenti
It's a common cake, that we love in Winter!
My photo atelier is....a chaotic kitchen, no lights.....and dirty hands!!!
Have a lovely week!
ne ho appena mangiato una fetta a colazione...in genere ne faccio questo uso...dopo pranzo da noi...sarebbe troppo!!!
Grazie, buona settimana anche a te!!!
Queste sono sempre mie versioni estemporanee, in genere sto sempre più scarsa per la parte grassa e lo zucchero, perché non amiamo i dolci "stucchevoli" delle feste, ma quelli semplici da colazione o merenda.
Grazie...questa è una "cronistoria" non una lezione di cucina...voi siete molto più brave di me!!!
Un abbraccio!
Conosco le varie denominazioni e le altre varianti, ma la mia attenzione questa volta (lo si nota dal fatto che ho scelto questa grafia!) era rivolta alla prima conoscenza che ne ho avuto io, in terra svizzera, poi mi sono basata sulla storia di questo dolce in Austria, ma esiste in moltissime parti, dalla Russia (sempre con simbolismi nuziali) Ungheria, poi nelle regioni sotto l'influsso austro-ungarico...ma come puoi vedere io non curo una trattazione specialistica, do solo una "infarinatura" per stimolare gli altri!
Io sono stanca e avendo sempre impegni in cucina o con i nipotini, non mi posso dedicare a ricerche ampie, metto quello che so, stando in linea col mio stile (non-stile!) casalingo!
Grazie, mi hai dato l'occasione di chiarire i miei intenti!!!
In altre occasioni, rifacendolo, mi dedico all'altra versione ottocentesca che veniva servita a FG I, sempre ricette Classiche Austriache, o parlerò di quello alsaziano, della sua leggenda e delle sagre che si tengono annualmente nella cittadina dedicata!
Un abbraccio grande!!!
Buona settimana
Ciao, buon lunedì e buona settimana!
Solo un pezzettino di storia, perché sarebbe tanto lunga e leggendaria...il mio stampo ha quasi 50 anni è in pesante alluminio, è tedesco, e lo tengo come una reliquia...mi sarebbe piaciuto in rame, allora usava, ma non ...avevo i soldi!!!
Poi ...non ci ho più pensato.
Ho altri formati e ieri ho preso quello più grande...ma avendo poi fatto la riduzione degli ingredienti...mi sono dimenticata di cambiarlo...avevo già riempito e mi sapeva fatica togliere l'impasto!
Ad ogni modo questo è lavorato circa come i muffin, ma la ricetta antica è una lavorazione come il pane, a mano sul tagliere!
Grazie cara...ci risentiamo!!!
Devo ancora finire il "repulisti"!!!
Un abbraccio dal levante...sembra si rassereni!!!!
Thanks!
have a great week!!!
Hugs!!!
Thanks for the history lesson, and the photo/recipe. It looks mighty good! I am making a 'trifle' for our dessert tonight, pieces of cake placed in a bowl, topped with fruit and a vanilla pudding dumped on top that soaks down into the cake. Simple and easy...and the kids like it.
Enjoy your day. Big hugs...
it is not sunny today and chilly here. i hope you have sunshine in your half of the world honey!
smiles, bee
xoxoxxoxoxoxo
sono a casa !!! Ieri viaggio con traffico e pioggia,oggi qui a San Gemini, tempo autunnale, e acqua a catinelle...bella e penso anche molto buona la tua ricetta ma spiegami perche quando aggiungo elementi (uvetta, mandorle, frutta in genere)all'impasto del ciambellone me li ritrovo tutti sul fondo, anche se li infarino non restano distribuiti nell'impasto ma tendono a depositarsi formando uno strato di base. Cosa sbaglio?
Ti ringrazio per la consulenza e ti saluto caramente
Angela
Paul
I'll read your recipes...the photo of your dinner is so amazing!!!! The dessert sounds very tasty...we make a similar dessert!
See you later...I'm very busy!!!
hugs!
xoxoxoxoxo
We have chilly again and cloudy!
I don't like frosting too! My cakes are very simple, not too sweet!
Have a great afternoon!!!
Hugs!!!
xoxoxoxoxoxoxo
Anche qui tempo incerto, ripioverà!
Il ciambellone è meno denso e la frutta va a fondo, qui invece la mela era ben distribuita!
Il cambellone è buono "liscio", almeno quello che intendo io...vedi la torta di Sant'Agata!
Buon Autunno allora...
Un abbraccio!
Sì, il comico è che scrivo inglese pensando in tedesco, forse perché ho praticato per anni il tedesco, mentre inglese è solo scolastico e da decenni fa!
Questa è una mia variant, naturalmente...poi mi cimenterò con altre ricette antiche, che mi stimolano!!!
Ciao, buona serata!
Grazie!
Buona serata a te!!!
I bet your sauce is divine...and your daughter is very happy!
I was with my grand kids, at theis home!
Have a great week!!!
Greetings to you all!!