Passa ai contenuti principali

il CORAGGIO dell' AMORE...Mumbai 2.12.2010 da ELENA




Ricevo da Elena tutti i giovedì la mail sulla sua esperienza a Mumbai...sono lettere emozionanti che colpiscono, che smuovono dei macigni nei nostri cuori!


"...Oggi mi hanno dato tra le braccia un bimbo di appena 15 giorni. Dormiva ed era bellissimo. Ero arrivata da poco nello slum della stazione Dadar di Wadala, accompagnata da Sister Moksha, ed una bimba dello slum mi ha guidato tra le tende per farmi vedere dove vive. Sua sorella aveva da poco partorito e mi ha dato in braccio il suo nipotino. Il bimbo non ha ancora un nome e mi hanno chiesto di dargliene uno, dopo giorni di lavoro all’ufficio delle adozioni a distanza ormai conosco tanti nomi indiani, ed ho detto “Akash”, che significa cielo. Se avessi saputo come si dice miracolo, vita o speranza, forse avrei scelto uno di quei nomi. Akash non sa ancora di essere gia’ un sopravvissuto, nato in uno dei tanti slum di Mumbai, luoghi molto piu’ poveri e disperati dello slum in cui ero stata giorni fa. Qui non ci sono case, vicoli, negozietti profumati; non ci sono servizi, ne’ acqua, ne’ scuole vicine. Qui c’e’ solo miseria e degrado, ci sono persone che vivono sotto tende fatte con teloni di plastica, guadagnando poche rupie con piccoli lavoretti o chiedendo l’elemosina. Anche qui ho trovato un Paese delle Meraviglie, nonostante diventi sempre piu’ difficile camminare in questi posti senza pensare alla vergogna che sento, alla tristezza che mi prende. Ma continuo a vedere la bellezza dei volti di chi incontro, a ricambiare tutti i sorrisi che ricevo, a salutare con le mani giunte ed avere un immenso rispetto per chi non ha altra esistenza che questa. Cosi’ diventa piu’ facile vedere una meraviglia in ogni bambino che gioca scalzo, ed un miracolo in ogni donna che allatta suo figlio.
E’ cosi’ che anche Sister Moksha guarda a questi posti, che lei ormai conosce bene perche’ viene spesso a controllare come stanno i bambini che vivono negli slum. Parla con i genitori cercando di convincerli a mandare i loro figli a scuola e si informa sulle nuove famiglie che arrivano, nel caso ci sia qualcuno che non e’ in grado di occuparsi dei propri figli.
Questo e’ Anmol........."

"......Tutti i giorni, due coraggiose maestre fanno scuola ai bambini in due slum di Wadala, tra le tende, la sporcizia, gli animali ed il fango, nel tentativo di spiegare l’importanza dell’istruzione. Oggi sono andata a visitare queste due scuole di strada, dove i bimbi tutti i pomeriggi, per alcune ore, si siedono sul marciapiede a fare lezione! Grazie a questa scuola improvvisata ma sensata, molti dei bimbi degli slum hanno iniziato ad andare nelle scuole pubbliche, ed al pomeriggio vengono comunque a fare lezione all’aperto. Dato che l’ospitalita’ indiana non ha confini, anche questi bimbi che non hanno nulla mi hanno comunque accolto con tutti gli onori, con fiori e danze, ed hanno detto di essere tutti felici di poter studiare ed imparare.
Anche questo e’ Anmol.
Stasera sono arrivata nella casa di accoglienza Anmol per ragazze di strada nel quartiere Kopar Kheirane di Nuova Mumbai. Al mio arrivo c’erano dieci ragazze che mi hanno fatto una grande festa! Ma in pochi giorni sono tornate due bimbe ed e’ abbiamo accolto una nuova ragazzina, la famiglia si allarga. Qui lavora Sister Moksha (che significa paradiso), una giovane suora super energica ed innamorata del suo lavoro che ha sempre un sorriso ed una parola gentile per tutti. La sua sfida di ogni giorno e’ dare una speranza a ciascuna delle ragazze che riesce ad ospitare qui, non solo dando loro un riparo sicuro, cibo e la possibilita’ di andare a scuola, ma soprattutto prendendosi cura di loro ed amandole......"

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

Anonimo ha detto…
Elena's photo of the mother and baby is just precious. What a beautiful woman!

And the photo of the two young schoolgirls is just priceless. Glad to see them smile despite the hardships.

Have a wonderful rest of the week!
:-D)
wow that is an amazing story ivana. that place would break your heart in a minute. poor and then some. sarge has a daughter that goes there every year to study yoga. it is always a worry when she is gone.

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoox

Ps: it is chilly here!
ivana ha detto…
Thank you Lois!!!
Just precious! My niece is Observer for a humanitaire project...she loves helping the poor folk!
Have a great week end, in your new home!!!
I'd see the robot that H. completed!!!
Hugs!!!
ivana ha detto…
Cara Bee!
One needs courage to do things that normally are so far from our mind!

Grazie!!!
Have a great evening!!!

Hugs!

xoxoxoxoxoxo
Paul ha detto…
This blog touched me greatly especially since this is Christmas time where we are to give love to one another. Later in the month we will share gifts to one another and after life will goes on around us. Not here yet,one line that amazed me was the one that said :

" the beauty of the faces "

along with their smiles. Thank you Ivana for showing us. This is the reality of what Christmas is all about. The beauty and smiling faces along with the Christ child with love.
I know we will continue in our everyday lives but at least once we need to realize that the children of this world will never have what our children have now or will ever have.

Paul
Antonietta ha detto…
la mia lagna quotidiana è vergognosa di fronte a chi non ha neanche la forza x lagnarsi, brava Elena
ivana ha detto…
Thank you Paul!!
The words that we read in Elena's mails are so rich in passion for the work she is doing! It's so difficult, but she does it with love and interest!!!
Have a lovely Friday!!!
Greetings to you all!!!

Ciao!
ivana ha detto…
Ciao Antonietta,
grazie...sì, l'esperienza di Elena è estremamente toccante...non so proprio come definirla al meglio...ma a leggere le sue mails è come scrostare la corteccia dei nostri cuori!!!!
Un abbraccio!!!
Anonimo ha detto…
Ho letto e riletto questo post e non so perchè ma mentre leggevo pensavo al nostro Natale, le luci, i regali, il cibo, ma soprattutto a tutti quegli auguri falsi e ipocriti che ci scambieremo! Penso proprio che i poveri siamo noi e loro i ricchi! Scusa lo sfogo ma vorrei tanto essere ricca come loro dove la ricchezza vera è un sorriso sincero. Buona giornata. Francesca
ivana ha detto…
Grazie a te Francesca!
Un commento prezioso!
Anche il tuo cuore è molto ricco!!!
Un abbraccio!
Sara ha detto…
Questo sì che è un modo di vivere la vita come si dovrebbe... e cioè col cuore pieno di amore per il prossimo e anche per se stessi...perchè solo facendo di tutto per gli altri ci si realizza veramente! Quanto mi piacerebbe avere il cuore grande come quello della tua amica e il suo coraggio! Grazie per questo esempio!
ivana ha detto…
Ciao Sara!!!

Grazie...mia nipote, figlia di mia sorella, è eccezionale...segue il suo cuore...è avvocato, ma non sta dietro a una cattedra!!!
Un abbraccio!!!
dede leoncedis ha detto…
grazie ai tuoi racconti ho già avuto modo di conoscerla, anche se solo indirettamente, questa tua eccezionale nipote che ammiro molto.
ivana ha detto…
Grazie Dede!

E' una ragazza straordinaria, fuori dalle righe, ma rivolta verso gli altri...spero che stia bene sempre e possa realizzare i suoi sogni!
Ciao!!!
Mari e Fiorella ha detto…
Ho trattenuto il respiro mentre leggevo,un colpo all'anima...grazie per aver condiviso....
ivana ha detto…
Grazie a voi!
Un abbraccio Mari!!
Anonimo ha detto…
Cara Ivana, grazie per questa splendida e toccante pagina. Vedere quei volti di bambini contenti del poco che hanno fa sentire noi piccoli e immeritatamente fortunati. Un abbraccio a te ed alla tua favolosa nipote Elena.(pensa in quanti grazie al tuo blog la pensiamo!) Una parte del mio cuore è in India, dove vive una mia "figlia" adottata a distanza. Daniela
ivana ha detto…
Grazie Daniela!!!
Le gocce nell'oceano formano anche correnti che possono coinvogliare tante volontà positive, verso i grandi problemi del mondo!

Un abbraccio!!!
Manu ha detto…
COMPLIMENTI alla tua fantastica nipote,per quello che fa.AMMIRO le persone che come lei aiutano i bambini che non hanno nulla.Un abbraccio e mille auguri da Manuela
ivana ha detto…
Grazie Manu!!!
E' importante quello che fa, soprattutto per testimoniare il progetto delle adozioni a distanza, la validità dell'aiuto in loco, dando la possibilità alle nuove generazioni di avere gli strumenti per farsi un futuro migliore!

Buona notte!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra...

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir...

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di ...