Passa ai contenuti principali

VENERDI'....FUSILLI al RAGU' VEGETALE...e BACCALA' FRITTO!

Il G. sa che mi piace il baccalà fritto alla nostra moda antica...mia mamma prendeva il baccalà salato, che metteva per alcuni giorni in ammollo, cambiava l'acqua spesso, poi il giorno in cui si mangiava preparava la colla!
La colla consisteva in farina e acqua, e un po' di aceto, che rendeva più gradevole il sapore del baccalà, che dopo una così prolungata permanenza in acqua, aveva un sapore piuttosto sciapo!
Si usava la padella di rame:


Si poneva un bel pezzo di strutto, si appendeva la padella alla catena del focolare, e sulla fiamma si iniziava l'operazione frittura! Da una parte la terrina con la colla, nella quale si rotolava il quadrotto di baccalà, prima asciugato dall'acqua, e la mamma aspettava il momento giusto per accomodarlo nello strutto bollente! Per fortuna che il camino aveva un buon tiraggio e nella grande cucina non sostavano odori di grasso e di pesce! Io porgevo alla mamma  il piatto sul quale avevo posato un pezzo di carta gialla, quella da macellaio, che assorbiva il grasso eccedente!
Era gustoso, profumato e ci saziavamo con tanto pane e radicchio amaro condito!


Oggi un ragù vegetariano con cipolla, aglio, melanzana, polpa di pomodoro, basilico, sale e pepe, olio



 col quale il G. ha condito i fusilli...mescolandovi pure una rimanenza di ragù di zucchine, lui fa sempre i suoi miscugli...saporiti!!!




Il G. ha comprato quattro pezzi di baccalà già pronti alla gastronomia, li ho riscaldati e  con tanti ricordi nel cuore ho pranzato di gusto!


Anche l'ippocastano si è risvegliato e in pochi giorni si è ricoperto di foglie e i suoi grappoli di fiori biancheggiano sul verde...




Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

oh please tell g his pasta AND his cod look wonderful! he is really something. you are a lucky gal, like me!

i lost at canasta today but i don't care. tomorrow is another day!

my tooth is all fixed too, no pain.

smiles, bee
xoxoxoxoxo
The Social Frog ha detto…
Those buds on the tree are beautiful, I imagone they smell lovley too! You asked me what kind of yeast do I use.. I use Fleischmann's Yeast. Have a wonderful day!! Hugs :)
ivana ha detto…
Ciao carissima Bee!
Thanks!!!
G. bought cod...so no frying in the kitchen!!!
Have a great Saturday...I've problems with the server, the mails don't come in!!!
I reported the problem to mozilla...I'm waiting for a reply!!

Smiles!!!

xoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Roseann!
Thanks!
Is it dry yeast? I don't the name...I wanted to know, if dry or fresh yeast!!!

Have a great Saturday!!!

Hugs!!!
Paula Feldman ha detto…
Ci deve essere un mondo di ricordi in ogni vita. Anche io ricordo pesce fritto ma quasi sempre in Maine dove ci sono piccole 'capanne' dove si comprano frutti di mare fritti freschissimi e serviti in piccoli contenitori di cartone con bastoncini di legno e tanta salsa tartara...un abbraccio da ponente, P
ivana ha detto…
Ciao Paula!!!

Hai ragione...è bello avere queste oasi dove rifugiarci e ristorarci nella memoria!!!
Buon sabato a te...il M...o è partito?
Un abbraccio da Levante, che si sta annuvolando!!!
marty90 ha detto…
che buo ni i fusilliiii..passa a trovarmi ciao
http://cucinadicottoespazzolato.blogspot.com/
i think it's dry in a little package ivana, the fleishman's yeast...
ivana ha detto…
Thank you!
I also use dry yeast like fleishmann's, i watched the link Roseann writes on her blog of!!!
Have a great canasta game!!!

Hugs!!!
Anonimo ha detto…
Yum. I like cod. Was this originally the salted variety? I see this at my local grocery, but haven't tried it.
ivana ha detto…
Ciao Lois!!
Salted variety! It's so tasty!!!
If dried salt cod, it needs to be desalinate by soaking with water!
Have a lovely week end!

Hugs!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.