Passa ai contenuti principali

2011 GIORNATA EUROPEA della CULTURA EBRAICA 2011 a FINALE EMILIA

Domenica 4 settembre la GIORNATA EUROPEA della CULTURA EBRAICA anche a FINALE NELL'EMILIA.
Sarà la prima volta che parteciperò alle visite programmate all' Antico Cimitero Ebraico e al Ghetto della cittadina.
Di Finale conosco poco, ma abbastanza per ammirarne il dignitoso aspetto di antica Città detta la Venezia degli Estensi!

Cartoline di Finale! Testo e foto di ivanasetti







Domenica 4 settembre 2011 primo appuntamento è la visita all'Antico cimitero alle 10!




Avrò il piacere di incontrarmi di nuovo con l'autrice dell'interessante libro "L'Antico Cimitero ebraico di Finale Emilia", la quale illustrerà il percorso nei luoghi che nei secoli ospitavano la Nazione Ebraica di Finale!

Foto da MP Balboni




L'"Osteria della Fefa"

Interessante la sua storia, ancora oggi è molto rinomata, non solo per il cibo curato, ma anche per eventi culturali che vi si svolgono!




caratteristico prospettiva di portici e corridoi


volte di portici dcorate finemente




Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.



Commenti

very nice! i love how in the jewish cemeteries they place a rock (pebble) when they visit to show they were visited by a loved one.

we had a nice day today, hope you did too!

smiles, bee
xoxoxoxoxo
dede leoncedis ha detto…
quelle volte decorate sui portici sono uno spettacolo! un giorno o l'altro verrò a vedere con i miei occhi, e mi dovrai fare da cicerone. Se vorrai, naturalmente!
ivana ha detto…
Thank you, cara Bee!

It's very interesting...the cemetery is...dead, the last buried was in the year 1962!
I know the association that has cleaned the placeand studied the antic history of the Jewish community inthe town!
Have a great Saturday!

Big hugs!!!

xoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Dede!

Come no?
Domani vado con mia nipote Elena, e la celebrazione sarà molto interessante!
La promotrice molto competente, che ci accoglierà è l'amica conosciuta da pochi mesi, attraverso il suo libro Calicanto, ma che è molto conosciuta per gli studi pubblicati sulla Comunità Ebraica a Finale Emilia!
Maria Pia Balboni, una studiosa veramente in gamba, con una scrittura gradevole, impeccabile, piana!!!

Grazie...a vederci, allora!!!
Magari con Paula!

Un abbraccio!
Anonimo ha detto…
Riciao, ho apena letto il tuo messaggio sul mio cellulare allora rispondo rapidamente. Anche a me mi piace fare i dolci, ed una mia specialità, adesso ho il periodo dei macarons e pâtisserie. Prima avevo più la passione per la cucina sopratutto quando cucinavo in un ristorante adesso un po meno ma i dolci mi piace sempre farli.
Goditi la giornata.
Trisha
La noiosa ha detto…
Ancora una volta qui, con un OT: Paula parte domani, 4, non oggi.. ;)))
Del resto, volevo leggere il tuo post: anch'io domani andrò a Genova per la Giornata d. Cultura ebraica. Però là conosco quasi tutto e tutti.. è la più vicina.
Le sole novità possono essere gli eventi del giorno, questo sì: infatti, non manco mai.
Peccato non poter visitare altre sedi di Comunità importanti: la sola che conosco bene, oltre a Genova, è quella di Casale Monferrato, sede del festival ebraico Oyoyoy.
Da vedere!
Poi ci racconti, vero?
Grazie, Ivana! A.
ivana ha detto…
Ciao Adriana!
Dovevo rispondere nell'altro commento, ma mi è scappato...non sono registrata a Facebook né ad altri, perché non avrei tempo...mi perderei!!!
Sì mi piacerebbe andare a Casale Monferrato, so che è un centro culturale ebraico molto importante!
Non si sa mai!!!
Sens'altro ne riporterò impressioni e foto, non temere...sono logorroica!

Un abbraccio caloroso...per forza, è un caldo afosissimo!!!
ivana ha detto…
A ri-ciao Trisha!!!
Io faccio solo cose rustiche, pasticceria e macarones sono tabu per me...alla mia età ho poca manualità, e poca pazienza per fare qualcosa di decente...poi mangiamo pochi dolci!

Un buon sabato a te...
Auguri per tutto...aspetto notizie del Festival Scozzese!!!

Un abbraccio!!!
Traveling Bells ha detto…
Rest up some today so you can enjoy your time tomorrow at the celebration. I know you will have more great photos to post for your followers...we thank you!

I thought of you when we were eating the eggplant last night. We grilled it, and it was quite good.

Big hugs, honey...
ivana ha detto…
Ciao Sandy carissima!!!
I cleaned in the morning, in the afternoon I'll read he book of my friend Maria Pia, the author, so tomorrow I can enjoy the interesting visit to the Cemetery and the Ghetto!

Have a great Saturday!

Eggeplants...in my fridge rae a pair eggplants again...on Monday!
Tomorrow kasher!

Big hugs!!!

xoxoxoxoxoxo
Anonimo ha detto…
Anche a Cento c'è stata una comunità alquanto importante e credo non solo numericamente parlando. Quando ero bambina nel ghetto andavo talvolta a giocare a casa di compagne di classe e a quei tempi il luogo era assai decadente: gli anni del dopoguerra erano difficili per molti.
Una volta cresciuta e spostata per ragioni di studio, ho perso di vista il ghetto per rivederlo poi da adulta tutto trasformato, recuperato ma credo pure snaturato.
Ho un vago ricordo anche del cimitero a noi bambini e non solo, proibito anche se la curiosità ci spingeva a sbirciare dal cancello per scorgere,fra tante sterpaglie, lapidi scritte in modo non sempre comprensibile.Peccato non aver avuto i mezzi per approfondire certe conoscenze.Notizie sulla comunità di Cento le ho avute visitando la Sinagoga di Ferrara.
Attendo di leggere i tuoi approfondimenti circa Finale E. patria dei miei nonni paterni. Un abbraccio caldo,caldo.....
Erminia
ivana ha detto…
Cara Erminia!

Quest'anno Cento non compare nella lista delle città che ricordano la Giornata della cultura!
Nel blog ci sono foto dell'ingresso al ghetto, del cortile e il bel palazzo con i minuscoli balconi!
Te lo ricordi Bruno, il giornalaio, che era proprio di fronte al Ginansio, che frequentavo...con la sua bicicletta era sempre in giro a prendere i giornali alla stazione, e aveva il copricapo particolare!
E' morto alcuni anni fa, e l'edicola era nel portico di via Guercino, verso la piazza-
Vedrai che racconterò...spero che non piova a rovescio...le previsioni non sono ottime!!!

Un abbraccio Erminia!!!
La noiosa ha detto…
Ti ho messa decisamente tra i Preferiti, ma il collegamento è lo stesso un po' lento, come quando passo da te attraverso Puddin..
Tanto ormai - mi spiace - non mi ti perdi più! E non solo a causa della cucina!
Ciao, buona domenica-kasher.. ;) A.
ivana ha detto…
Bene Adri!!!

Stai pur comoda nel mio salottino...ci divertiamo con poco!!!!

Corro, il G. è già qui a parar su!!!!

Un abbraccio!!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di