Passa ai contenuti principali

PANE e SALSA di ZUCCA e il GRAPPOLO d' UVA NERA!

Lunedì è il giorno del pane e di altre cose, come le verdure da preparare: cavolo rosso e cavolfiore!

Ho pigiato un grande grappolo d'uva, in un colino di acciaio, con le mani!
Ho ottenuto 200  g  circa di succo, e mi è servito proprio per tre cose!
Ho dimenticato la settimana scorsa di trattenere la pasta di riporto per fare il pane, così oggi, per ripartire, ho iniziato con un cucchiaino di succo, un po' di farina e acqua fresca e ora la pallina morbida sta riposando in...lavastoviglei, per due giorni, spero di riavere il mio lievito!


il PANE BIANCO di pasta dura, con succo d'uva. una crosta croccante, una mollica fina, soffice e saporita!.
testo e foto ivanasetti


700  g  farina 0
60    g  succo d'uva fresco
30    g  olio evo
2      cucchiaini sale fino
5      g  lievito secco yeast lidl
una tazzina di olio e acqua per spennellare le rosette






Ho impastato nel robot, quindi a mano, messo a lievitare come il solito in lavastoviglie.per un'ora e tre quarti, quindi ho confezionato tortiglioni e rosette nostrane.
Altra ora di lievitazione.
Cottura a forno ventilato a 190°C per 25 minuti quindi ho abbassato a 165 per altri 15 minuti circa!







Nel frattempo ho preparato una salsa:
450  g  zucca gialla a pezzetti
150  g  cipolla tritata
150  g  succo d'uva
70    g  aceto di mele
30    g zucchero
un mezzo cucchiaino di sale, 1  cucchiaio di senape medio-forte, pepe, cannella, zenzero
Ho cotto, coperto, per circa un'ora e un quarto, a fiamma minima, finché non era assorbito!
Ho passato nel passaverdure, invasato a caldo e capovolto su un telo!



inizio lievito naturale nonna ivana



 Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.


Commenti

every time you bake bread i swear i think i can smell it! i went to the dr. today, got a good report, my hip will heal in a few weeks to a few months and be fine. no fracture.

smiles, bee
xoxoxoxoox
Je_Djallen ha detto…
Ogni giorno una salsa gustosissima che meritadi essere fatta e finita!

Bello il pane!
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!

I'm glad for the good report, but you have to be patient with your hip!
I run to Agata!
See you later!!!

Big hugs!

xoxoxoxoxoo
ivana ha detto…
Ciao Jè
Stamattina sono un po' frastornata, ho fatto i due ultimi scalini...cadendo!
Spero bene!!!
Grazie cara!!!!
A dopo!!!!
Paula Feldman ha detto…
Corsi di panificazione? Arriverei subito! Poi un assaggio...magari?!

Vedo che non smetti mai di sorprendere...succo d'uva per lievito madre. Dopotutto la fermentazione che va da mosto al vino...brava!
abbraccio da ponente dove l'aria è fresca ma il sole promette caldo!
ivana ha detto…
Ciao Paula!!!

Nessun corso...ma sempre le mie solite avventure, che si combinano da sole...questo lunedì l'input è stato il grosso grappolo d'uva che stazionava ancora nel portafrutta, molto maturo...quindi l'ho utilizzato in pieno con questi tre prototipi!!!

Ciao!
Niente mercato...stamattina NON ho fatto due gradini...quindi bella stesa per terra!!!

Un abbraccio!
Byte64 ha detto…
Grande Ivana,
io invece l'uva l'ho investita nella schiacciata all'uva fiorentina, da quando l'ho provata, non vedo l'ora che arrivi l'epoca della vendemmia per farla.

Bellissimo quel pane!

Un abbraccio
Tlaz
ivana ha detto…
Ciao Tlaz!

Ma che aspetti ancora?...noi abbiamo finito le uve bianche due settimane fa, e i lambruschi da dieci giorni!!!
Non conosco la schiacciata fiorentina...penso che se la provo, me ne innamoro come te!
In genere faccio un cibo quando l'ho davvero conosciuto...in casa di qualcuno...autentico!
Aspetto l'occasione ottimale!!!
Un abbraccio a te!!!
Je_Djallen ha detto…
Mannaggia agli scalini... (ti capisco.. io scendo spesso le scale a chiocciola di casa di..... ehm.. schhh, ecco quello!)
In bocca al lupo e tanto ghiaccio! Magari ne aprofitti per riposare e inventartene un'altra!
ciao

ps la salsa agrodolce di mele e peperonio a fatto furore in casa mia.. mi sono permessa di mettere un link alla tua ricetta ed al tuo blog sull amia paginetta in cui ne parlo. Abbracci jè
ivana ha detto…
Ciao Jé!

Grazie per gli auguri..infatti non sono andata al mercato, e sto fotografando nel meraviglioso giardino del vicino una stapelia grandiflora che mi si stava aprendo davanti alla digitale, col calore del sole...una gioia immensa!
Grazie del pensiero, mi fa piacere il link, visto che spesso dò delle ideuzze, che mi riescono bene!
Oggi ho davvero un'altra esperienza da fare, strana!!!

Un abbraccio!

Un abbraccio!
Traveling Bells ha detto…
That bread. Oh my. I want some now!!! And that pumpkin sauce.

Can I come live with you???

Big hugs from cool Georgia, honey...

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.