IL CEPPO DI SANT'ANTONIO ABATE
Gli altissimi pioppi cipressini, o populus nigra italica, sono solo sagome scheletriche che forano il cielo nebbioso.
La stalla enorme, di un bianco grigio, è popolata dai biondi charolais, che, mossi da insepolti desideri di spazi, passano dalle poste alla veranda, e viceversa, in una pia illusione di prati verdi.
Viene il prete a benedire, lascia il santino di Sant'Antonio, fa qualche chiacchiera e se ne va in macchina.
La stalla è tutta ripulita, l'odore del fieno punge le narici, il letamaio fuori è ben sistemato, l'aia è sgombra, i cani da caccia stanno nel loro casotto riparato, anche loro hanno ricevuto maggiore attenzione, crocchette e acqua a volontà.
I mici sono nascosti nei pagliai, non partecipano al rito antico del Ceppo!
Davanti al sagrato della Chiesa Parrocchiale, al mattino, si affollano trattori rombanti, che pure ricevono la benedizione
La sera gli uomini di campagna si preparano per festeggiare!
Ci sarà la Messa Vespertina loro dedicata, poi alla Sala Parrocchiale avrà luogo la cena degli agricoltori...primi piatti goduriosi di tagliatelle e gramigna, penso, poi grigliata di carne di maiale in abbondanza, come dolce non mancherà la brazadèla, ma forse qualche moglie avrà fatto la torta di mele o di tagliatelle. Il Lambrusco e l'Albana non mancheranno, il nocino o il grappino neppure!
Mi sono sentita triste a fare la breve visita da mia sorella, in fattoria...ero andata apposta per rivivere l'emozione e la suggestioni della nostra fanciullezza, quando si aveva una stalla con poche mucche, i preparativi per la sera della Vigilia di Sant'Antonio avevano un senso magico, che oltrepassava il significato religioso.
La stalla era un ambiente raccolto, caldo, la paglia fresca aveva un luccicore diverso, le bianche teste delle mucche dondolavano quietamente nella penombra.
La nicchia con la statuetta del Santo veniva adornata con una speciale ciotola di vetro, dove l'acqua in cui il lumino era posato, permetteva una tremula luce per molte ore nella notte. Detto il rosario ci si raccoglieva nella grande cucina a parlare sottovoce, si consumava una cena ricca, diversa, il garzone si preparava, lucido di brillantina e partiva nella notte, sarebbe rientrato solo il mattino dopo; aveva la coscienza a posto, aveva strigliato bene il pelo delle mucche, aveva pulito il pavimento, riempito le greppie, ora doveva andarsene perché il silenzio si sarebbe animato con le voci delle mucche, che parlano solo questa notte.
Un bovaro curioso aveva voluto spiare per capire che si dicevano le bestie...ma era morto per aver perpetrato un simile sacrilegio!
Da noi non usava, ma in molti altri paesi del Bolognese, verso la Romagna, erigevano falò che ardevano a lungo nel buio della notte.
Gli altissimi pioppi cipressini, o populus nigra italica, sono solo sagome scheletriche che forano il cielo nebbioso.
La stalla enorme, di un bianco grigio, è popolata dai biondi charolais, che, mossi da insepolti desideri di spazi, passano dalle poste alla veranda, e viceversa, in una pia illusione di prati verdi.
Viene il prete a benedire, lascia il santino di Sant'Antonio, fa qualche chiacchiera e se ne va in macchina.
La stalla è tutta ripulita, l'odore del fieno punge le narici, il letamaio fuori è ben sistemato, l'aia è sgombra, i cani da caccia stanno nel loro casotto riparato, anche loro hanno ricevuto maggiore attenzione, crocchette e acqua a volontà.
I mici sono nascosti nei pagliai, non partecipano al rito antico del Ceppo!
Davanti al sagrato della Chiesa Parrocchiale, al mattino, si affollano trattori rombanti, che pure ricevono la benedizione
La sera gli uomini di campagna si preparano per festeggiare!
Ci sarà la Messa Vespertina loro dedicata, poi alla Sala Parrocchiale avrà luogo la cena degli agricoltori...primi piatti goduriosi di tagliatelle e gramigna, penso, poi grigliata di carne di maiale in abbondanza, come dolce non mancherà la brazadèla, ma forse qualche moglie avrà fatto la torta di mele o di tagliatelle. Il Lambrusco e l'Albana non mancheranno, il nocino o il grappino neppure!
Mi sono sentita triste a fare la breve visita da mia sorella, in fattoria...ero andata apposta per rivivere l'emozione e la suggestioni della nostra fanciullezza, quando si aveva una stalla con poche mucche, i preparativi per la sera della Vigilia di Sant'Antonio avevano un senso magico, che oltrepassava il significato religioso.
La stalla era un ambiente raccolto, caldo, la paglia fresca aveva un luccicore diverso, le bianche teste delle mucche dondolavano quietamente nella penombra.
La nicchia con la statuetta del Santo veniva adornata con una speciale ciotola di vetro, dove l'acqua in cui il lumino era posato, permetteva una tremula luce per molte ore nella notte. Detto il rosario ci si raccoglieva nella grande cucina a parlare sottovoce, si consumava una cena ricca, diversa, il garzone si preparava, lucido di brillantina e partiva nella notte, sarebbe rientrato solo il mattino dopo; aveva la coscienza a posto, aveva strigliato bene il pelo delle mucche, aveva pulito il pavimento, riempito le greppie, ora doveva andarsene perché il silenzio si sarebbe animato con le voci delle mucche, che parlano solo questa notte.
Un bovaro curioso aveva voluto spiare per capire che si dicevano le bestie...ma era morto per aver perpetrato un simile sacrilegio!
Da noi non usava, ma in molti altri paesi del Bolognese, verso la Romagna, erigevano falò che ardevano a lungo nel buio della notte.
Commenti
try to stay warm, or come here and visit!
smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxo
It's an old tradition of countrylife!
We live in little town, whew agriculture is very important, and the old customs last still a bit!
Heaing is or sun today!!!! Ii's so grey and cold outdoors!!!
Hugs!!!
xoxoxoxo!
Sono tradizioni che partono dal cuore e che di religioso hanno poco ora..un tempo erano però mooolto più sentite ed il rispetto verso la natura ed il cielo diverso....
Ciao Clelia
proprio così...il sentimento per la natura, le tradizioni, la religione sono enormemente cambiate...e con che cosa? Il vitello d'oro!!!!
Grazie cara, buona domenica!!!
Thanks for telling us this story. Like Bee, I got most of it. It is fun hearing of different traditions from other countries.
Sending big hugs to you...
I see today...sorry, pardon!!!
Big hugs!