Una chiesetta di campagna, proprio all'imbocco di un lungo viale che conduce a una villa antica dei nobili Talon, spersa nella campagna bolognese. La chiesetta è dedicata a San Donnino, e questa piccola frazioncina si chiama pure S. Donnino, ma anche Voltareno. Qui il Reno formava un'ansa, poi fu corretto il suo corso, da qui questo nome!
Ogni anno nella seconda settimana di ottobre c'è la festa del Patrono....tutti si mobilitano, sia a preparare la chiesa per la celebrazione della Messa, che per la partecipazione alla processione per la stradina che va verso la campagna. Oggi era un pomeriggio caldo, luminoso, ero stanca per avere fatto la riunione di famiglia, con figli e nipoti a pranzo, ma ho lasciato tutti i piatti da lavare e siamo andati pure noi alla festa!
Una passeggiata fa bene; la banda, poi il celebrante, donne e uomini ognuno con un cero accompagnano la statua lignea del Santo, sorretta a spalle da alcuni uomini; un po' ondeggia la figurina giovanile del Santo, al di sopra delle teste dei fedeli che procedono, seguendo, non proprio all'unisono, le preci che si espandono con il megafono!
Le case che fiancheggiano la via espongono drappi rossi, frangiati, qualcuno ha ornato l'ingresso al cancello con tavolini, effigi, cartoncini auguranti, vasi di piante e fiori.
L'autunno è dolce e dorato nelle piante variate dei giardini, le siepi rosseggiano di bacche piccole, il topinambur spunta ogni tanto dalle siepi, alto allampanato con i suoi radi fiori gialli.
Prima di entrare di nuovo nella sua chiesetta, la statua sorride ai fedeli dalla soglia, un ultimo canto ci congeda, qualcuno entra e si riposa sui banchi, o accende una candela.
Ed ora comincia la festa: lo spiazzo dove arrostiranno le castagne è già pronto e i ciocchi di legno ardono già, la "Compagnia Borgo del Diavolo" è in attesa della sua ora di spettacolo, rievocazione della vita di ventura agli inizi del Cinquecento. Qui andrò a vedere il sito www.borgodeldiavolo.it
In un posto riparato ecco le donne della frazione tutte intente a preparare piattini con dolci, che alla spicciolata arrivano, portati dalla gente, come contributo alla festa.
Una signora col suo mattarello spiana gli gnocchi rotondi, che poi oltre la staccionata altri friggono nelle padellone con l'olio fumante. Tiziana, la mia gemella ritrovata (va bè, mica consanguinea e neppure coetanea!!!) è a un tavolino con cartocci di pop-corn.
Non mangio nulla...devo ancora fare una capatina da Laura, chissà che là io non ritrovi la singolar tenzone della torta di riso!!!! Laura la faceva sempre per questa festa, Linda, sua cognata, nell'altra parte della casa preparava la sua, e noi, ospiti e altri invitati parenti e amici, si faceva la spola da una all'altra e ...si votava la migliore! Ma erano quasi sempre a pari merito!!!!
Ogni anno nella seconda settimana di ottobre c'è la festa del Patrono....tutti si mobilitano, sia a preparare la chiesa per la celebrazione della Messa, che per la partecipazione alla processione per la stradina che va verso la campagna. Oggi era un pomeriggio caldo, luminoso, ero stanca per avere fatto la riunione di famiglia, con figli e nipoti a pranzo, ma ho lasciato tutti i piatti da lavare e siamo andati pure noi alla festa!
Una passeggiata fa bene; la banda, poi il celebrante, donne e uomini ognuno con un cero accompagnano la statua lignea del Santo, sorretta a spalle da alcuni uomini; un po' ondeggia la figurina giovanile del Santo, al di sopra delle teste dei fedeli che procedono, seguendo, non proprio all'unisono, le preci che si espandono con il megafono!
Le case che fiancheggiano la via espongono drappi rossi, frangiati, qualcuno ha ornato l'ingresso al cancello con tavolini, effigi, cartoncini auguranti, vasi di piante e fiori.
L'autunno è dolce e dorato nelle piante variate dei giardini, le siepi rosseggiano di bacche piccole, il topinambur spunta ogni tanto dalle siepi, alto allampanato con i suoi radi fiori gialli.
Prima di entrare di nuovo nella sua chiesetta, la statua sorride ai fedeli dalla soglia, un ultimo canto ci congeda, qualcuno entra e si riposa sui banchi, o accende una candela.
Ed ora comincia la festa: lo spiazzo dove arrostiranno le castagne è già pronto e i ciocchi di legno ardono già, la "Compagnia Borgo del Diavolo" è in attesa della sua ora di spettacolo, rievocazione della vita di ventura agli inizi del Cinquecento. Qui andrò a vedere il sito www.borgodeldiavolo.it
In un posto riparato ecco le donne della frazione tutte intente a preparare piattini con dolci, che alla spicciolata arrivano, portati dalla gente, come contributo alla festa.
Una signora col suo mattarello spiana gli gnocchi rotondi, che poi oltre la staccionata altri friggono nelle padellone con l'olio fumante. Tiziana, la mia gemella ritrovata (va bè, mica consanguinea e neppure coetanea!!!) è a un tavolino con cartocci di pop-corn.
Non mangio nulla...devo ancora fare una capatina da Laura, chissà che là io non ritrovi la singolar tenzone della torta di riso!!!! Laura la faceva sempre per questa festa, Linda, sua cognata, nell'altra parte della casa preparava la sua, e noi, ospiti e altri invitati parenti e amici, si faceva la spola da una all'altra e ...si votava la migliore! Ma erano quasi sempre a pari merito!!!!
Commenti
oh what a lovely day! a fall fesival? it looks like so much fun! and i am very glad you got to leave the dishes behind! ha ha ha
i am feeling a bit better. hopefully tomorrow will find me well.
smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxoxo
the dishes are sometimes not so important!!!
I wanted to go to another feast, but you konw, i had only 3-4 hours!!!
I feel a little bad, cold, but i've to go to Teresa!!!
I hope you will feel better to morrow morning!!!
smiles, ivana
xoxoxoxoxo