Passa ai contenuti principali

Buon Giorno!!!! Hemerocallis

hemerocallis, o giglio di san Gaetano!

EMEROCALLIDE



Fiore di un giorno

Si incontrano bordure quasi incolte un po' dappertutto

Commenti

Anonimo ha detto…
Che bel nome, oltretutto! Buona giornata, CHIARA
ivana ha detto…
Grazie Chiara!

Ma anche simbolo della caducità delle cose e umana!
Buona giornata
Traveling Bells ha detto…
We have these same lilies here in our part of the country! Beautiful. Hugs...
yes, what sandy said, podunk has the very same lillies!

today is sunny and 90f. lovely to me! lunch and cards today. yesderday i did many chores though! ha ha ha

smiles, bee
xoxoxoxxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Sandy!

These lilies are along the roads, in the country!!!

It lives one day only!!!

Un abbraccio!
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!
I see!!!!
many game-meetings, that is good, you can spend your day with friends!
It's very hot, here, children drive to seaside! Ancona!

Ciao!!!!!
Bibliotopa ha detto…
ne esiste una varietà spontanea a fiori gialli, sulle montagne del Friuli, molto rara e ben protetta. La vedevo spesso vagabondando col CAI per le montagne meno famose della Carnia
ivana ha detto…
Hai ragione, Biblio!
Fiori ibridi, coltivati, dai diversi colori!
Ora mi sono imposta di guardare i miei libri di giardinaggio, mondadori, de agostini, e altrì editori, una trentina ce li ho, quindi potrei mettermi in riga anche qui, ma mi manca il tempo!
E la memoria...quindi dovrei sempre averli in mano!
Mi fa piacere leggere da te, tutte le denominazioni, altrimenti non saprei da dove cominciare!
Grazie!
Bibliotopa ha detto…
io i libri di giardinaggio li leggevo alla mattina, in bagno..
ivana ha detto…
Va be', luogo deputato...dovresti vedere il bagno dai miei nipoti: una libreria viaggiante accanto al WC!!!
Io me li porto di volta in volta, e di vario genere, soprattutto quelli che non mi capita di leggere spesso, e approfitto, chissà perché, della seduta fisiologica!!!!
Sono fra un mucchio di carta e carte da buttare...penso che non ne uscirò integra!!!!!
Ciao!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.