PRESEPE ARTISTICO di CASUMARO/FE
Il Presepio è visitabile dal 25 dicembre al 31 gennaio 2010 con i seguenti orari di visita:
Festivi dalle 9:00 alle 12:00 - dalle 14:30 alle 19:00
Feriali dalle 10:00 alle 12:00 - dalle 15:00 alle 18:00
Testo e immagini di ivanasetti
Desideravo da tempo tornare a Casumaro, da decenni nominata la Città della Lumaca. Avevo avuto due esperienze contrastanti, ma interessanti e gradite.
La lumaca era tabù per me, la collegavo a un animaletto che compariva nel giardino a primavera, e a una certa avversione che sentivo nei suoi confronti: poi, due anni fa, con la prima visita alla Sagra della Lumaca, ruppi il ghiaccio e per due anni di seguito ho gustato una completa cena a base di lumache...ma il G. non ha mai ceduto e ha mangiato carne!
.
Lo scorso agosto avevo visitato la Chiesa di San Lorenzo di Casumaro e avevo incontrato per la prima volta Don Alfredo.
Mi aveva entusiasticamente parlato delle scoperte delle importanti opere della Chiesa , delle ristrutturazioni, dei restauri, di molte iniziative che con l'appassionata partecipazione della comunità, in un periodo di decenni, era riuscito a realizzare.
Non solo Città della Lumaca, questa piccola frazione divisa fra due province e due comuni, è importante anche per il suo Presepe Artistico, già alla sua 29.a edizione.
Oggi Don Alfredo sta seduto a un banco al centro della chiesa, legge, davanti a sé sta un tavolino pieno di fogli, libri e pubblicazioni.
Mi fa sedere accanto a lui, è sereno, ha avuto una malattia, ma si è ripreso e, a 85 anni, è ancora pieno di futuro, ama la sua chiesa come la sua sposa...da oltre cinque anni dovrebbe essere a riposo, ma il suo Vescovo non glielo concede...come può separasi da lei?
Mi ricorda con affetto la sua comunità, mi parla della costruzione della Sala Polivalente, ma soprattutto, guardandoci attorno nella chiesa silenziosa, mi accenna di nuovo alla preziosa opera di recupero e riconoscimento delle pitture e della Pala d'Altare.
Qui cito il merito della studiosa casumarese Mariella Palazzi, che ha dato il suo stupendo contributo in questo.
Il Presepe è stato allestito per decenni al centro della chiesa, mi rivela don Alfredo, poi si è pensato che tutti i "motorini elettrici", che da sotto l'impalcatura mettevano in movimento il complesso apparato delle statuine, degli attrezzi, degli animali, surriscaldandosi, potevano provocare incendio, quindi si è pensato di collocarlo in una struttura esterna alla chiesa.
Si entra ed è tutto buio, lentamente si scorgono ombre e man mano, a media altezza si distinguono le costruzioni del presepe, si sente la musica e ci si rende conto che sta sorgendo il sole, si ode il canto di un gallo in lontananza, l’eco di movimenti di ruote e macine, acqua scorrere; uomini e donne escono dalle case e la vita di quel mondo ipogeo che ora vediamo meglio, riprende.
Mi colpisce appunto questa caratteristica del piano del presepe, che sta sotto a una volta non celeste, ma come all'interno di una vasta grotta, suggestiva proprio per la sensazione di intimo, prezioso, come il sentimento di chi ha la fede.
Un mondo evocativo dell'epoca di Gesù, costruzioni bianche, in un paesaggio ben realizzato, volti di ceramica, vesti di foggia antica, luce crescente, che rimane però bassa, come in un sogno, mentre tanti movimenti coordinati danno la parvenza della quotidianità.
Il percorso che lentamente facciamo intorno, soffermandoci, è in parallelo con il procedere nelle terre antiche qui riprodotte, della Madonna e di Giuseppe, come dalle storie evangeliche a noi note dall’infanzia, verso il luogo della Nascita di Gesù.
I volontari sono qui attorno e vigilano, abbiamo già percorso il semicerchio, verso l'uscita: il viaggio della Madonna e di Giuseppe è giunto alla fine: su un colle, nella stalla che li accoglie, con luce più gioiosa, troviamo la rappresentazione della Natività, i personaggi che conosciamo dal vangelo, una intensità di colore e significato, che danno una commozione intima.
Una visita che è stata come un viaggio lontano nel tempo, che ci ha richiamati a un senso diverso della vita.
Il Presepio è visitabile dal 25 dicembre al 31 gennaio 2010 con i seguenti orari di visita:
Festivi dalle 9:00 alle 12:00 - dalle 14:30 alle 19:00
Feriali dalle 10:00 alle 12:00 - dalle 15:00 alle 18:00
Grazie Don Alfredo e un arrivederci!!!!!!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Il Presepio è visitabile dal 25 dicembre al 31 gennaio 2010 con i seguenti orari di visita:
Festivi dalle 9:00 alle 12:00 - dalle 14:30 alle 19:00
Feriali dalle 10:00 alle 12:00 - dalle 15:00 alle 18:00
Testo e immagini di ivanasetti
Desideravo da tempo tornare a Casumaro, da decenni nominata la Città della Lumaca. Avevo avuto due esperienze contrastanti, ma interessanti e gradite.
La lumaca era tabù per me, la collegavo a un animaletto che compariva nel giardino a primavera, e a una certa avversione che sentivo nei suoi confronti: poi, due anni fa, con la prima visita alla Sagra della Lumaca, ruppi il ghiaccio e per due anni di seguito ho gustato una completa cena a base di lumache...ma il G. non ha mai ceduto e ha mangiato carne!
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Lo scorso agosto avevo visitato la Chiesa di San Lorenzo di Casumaro e avevo incontrato per la prima volta Don Alfredo.
Mi aveva entusiasticamente parlato delle scoperte delle importanti opere della Chiesa , delle ristrutturazioni, dei restauri, di molte iniziative che con l'appassionata partecipazione della comunità, in un periodo di decenni, era riuscito a realizzare.
Non solo Città della Lumaca, questa piccola frazione divisa fra due province e due comuni, è importante anche per il suo Presepe Artistico, già alla sua 29.a edizione.
Oggi Don Alfredo sta seduto a un banco al centro della chiesa, legge, davanti a sé sta un tavolino pieno di fogli, libri e pubblicazioni.
Mi fa sedere accanto a lui, è sereno, ha avuto una malattia, ma si è ripreso e, a 85 anni, è ancora pieno di futuro, ama la sua chiesa come la sua sposa...da oltre cinque anni dovrebbe essere a riposo, ma il suo Vescovo non glielo concede...come può separasi da lei?
Mi ricorda con affetto la sua comunità, mi parla della costruzione della Sala Polivalente, ma soprattutto, guardandoci attorno nella chiesa silenziosa, mi accenna di nuovo alla preziosa opera di recupero e riconoscimento delle pitture e della Pala d'Altare.
Qui cito il merito della studiosa casumarese Mariella Palazzi, che ha dato il suo stupendo contributo in questo.
Il Presepe è stato allestito per decenni al centro della chiesa, mi rivela don Alfredo, poi si è pensato che tutti i "motorini elettrici", che da sotto l'impalcatura mettevano in movimento il complesso apparato delle statuine, degli attrezzi, degli animali, surriscaldandosi, potevano provocare incendio, quindi si è pensato di collocarlo in una struttura esterna alla chiesa.
Si entra ed è tutto buio, lentamente si scorgono ombre e man mano, a media altezza si distinguono le costruzioni del presepe, si sente la musica e ci si rende conto che sta sorgendo il sole, si ode il canto di un gallo in lontananza, l’eco di movimenti di ruote e macine, acqua scorrere; uomini e donne escono dalle case e la vita di quel mondo ipogeo che ora vediamo meglio, riprende.
Mi colpisce appunto questa caratteristica del piano del presepe, che sta sotto a una volta non celeste, ma come all'interno di una vasta grotta, suggestiva proprio per la sensazione di intimo, prezioso, come il sentimento di chi ha la fede.
Un mondo evocativo dell'epoca di Gesù, costruzioni bianche, in un paesaggio ben realizzato, volti di ceramica, vesti di foggia antica, luce crescente, che rimane però bassa, come in un sogno, mentre tanti movimenti coordinati danno la parvenza della quotidianità.
Il percorso che lentamente facciamo intorno, soffermandoci, è in parallelo con il procedere nelle terre antiche qui riprodotte, della Madonna e di Giuseppe, come dalle storie evangeliche a noi note dall’infanzia, verso il luogo della Nascita di Gesù.
I volontari sono qui attorno e vigilano, abbiamo già percorso il semicerchio, verso l'uscita: il viaggio della Madonna e di Giuseppe è giunto alla fine: su un colle, nella stalla che li accoglie, con luce più gioiosa, troviamo la rappresentazione della Natività, i personaggi che conosciamo dal vangelo, una intensità di colore e significato, che danno una commozione intima.
Una visita che è stata come un viaggio lontano nel tempo, che ci ha richiamati a un senso diverso della vita.
Il Presepio è visitabile dal 25 dicembre al 31 gennaio 2010 con i seguenti orari di visita:
Festivi dalle 9:00 alle 12:00 - dalle 14:30 alle 19:00
Feriali dalle 10:00 alle 12:00 - dalle 15:00 alle 18:00
Grazie Don Alfredo e un arrivederci!!!!!!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Commenti
warm and sunny here, wish the same for you!
smiles, bee
xoxoxoxoxoxo
Thanks!
I first ate snails two years ago!!!
I cannot say, they are good or not, I wished to know and tell about the Festival of the Snails!!!
Here is not the same as there...cold, a bit snow on the roofs, under null centigrad, i do not go out!!!
Hugs!!!
xoxoxoxoxo
How beautiful!!! That required lots of time and talent to get all that constructed.
I love snails in garlic butter, and so does Dick. Yummm.
Big hugs, my friend...
The crib is very large, the authors are artist, a very important group of this little village, who love the great parrish of the wonderful church, i told about!!!
Have a lovely thursday!!!
Hugs
xoxoxoxo
Sì, questo è un presepe particolare, in quanto è stato creato da persone valide, Don Alfredo mi ha parlato della signora ceramista che ha fatto le parti in ceramica delle statue, e cura l'allestitimento generale...la suggestione è data dall'armonia della tecnica architettonica con il racconto evangelico-storico.
Le propoporzioni, le luci, il movimento sono un tutt'uno e mi hanno davvero incantatato.
Grazie, cara!
A presto!
Paul
I showed my dinner at the Festival of The Snail, last august, you can see here: Lumaca a Casumaro!!!
Please, greet your Mom and Daughter from me!!!
Have a great Thursday!!!