Passa ai contenuti principali

RISOTTO del G....una minisorpresa!

Avevo vietato al G. di pasticciare in cucina, per non fare subito baffi e manate ai mobili nuovi...ma è stato proprio provvisorio questo divieto...il pranzo vuole prepararlo lui, di nuovo!
Per non stare a polemizzare (scannarci!), io mi ritiro ai piani alti, a fare 'sto penoso lavoro del cambio stagione negli armadi.
E lui oggi ha fatto un risotto in...padella! Me ne sono accorta dopo, rigovernando i tegami!


Era delizioso, quindi gli ho chiesto come l'aveva preparato!
100  g   riso...non mi ha detto quale, ma per risotti in ogni modo
2  cipollotte Tropea tritate
2  spicchi aglio (lui lo mette sempre!)
un nonnulla di peperoncino (anche questo non manca mai!)
burro e olio
1/3  bicchiere bianco di Adelfia!
Brodo di dado




ha fatto la base con la cipolla in padella..e poi gli è saltata l'idea del risotto...con brodo di dado!!!


Io l'ho ripagato con una strana cena!


Finocchi ripieni...con avanzi!






Due Finocchi strani dalle poche falde molto spesse...che mi hanno ispirato la preparazione insolita!

Avanzino di pollo allo spiedo (dalla rosticceria), due fette di prosciutto cotto, parmigiano e pane grattugiato, prezzemolo, sale e pepe, yogurt per impastare la farcia...anche qui tre cucchiai di Bianco di Adelfia (un dono di Vreni e Toni!) per la cottura in forno.

Ho prelessato per 10 minuti le grosse falde di finocchio...poi ho farcito con la massa preparata!
In forno per 15 minuti a 180°C



Un sapore davvero particolare!


Commenti

Anonimo ha detto…
Cosa vuoi che sia qualche ditata sui mobili, cara Ivana! Questo risotto è una dichiarazione d'amore! Un caro saluto a tutti e due. CHIARA
ivana ha detto…
Grazie Chiara...

Mi fai proprio sorridere!!!
A presto!!!
Buona notte!!!
oh yay for g! it looks wonderful. sarge cooks too, we are lucky they do!

have a lovely weekend, i'll be playing cards tomorrow!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxo
Anonimo ha detto…
I have not tried fennel leaves yet, but I have a few recipes with it in it to try. Looks delicious!
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

This risotto sure looks good to me. Enjoy!

Big hugs, honey...
Elisabetta ha detto…
buon sabato,nonna Ivana^;^ e bravo il G. ;0)) che bel risottino ti ha preparato!!!ed i finocchi ripieni,non sono da meno^;^ non male,la collaborazione,in cucina,direi:))bacioni!!!!
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!
hank you...we have two lovely partners!!!
Good luck at the cards table!
We have the first Fall Fog!!!!

Big hugs!!!

xoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Bridget,
I had not yet...it's an improvisation recipe...I'm inspired by the leftovers!!!!
Have a lovely Saturday!!
Hugs!
ivana ha detto…
Ciao Sandy!!!

Thanks!
Have a lovely week end!!!

Big hugs!
xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Elisabetta...

ma che collaborazione...siamo Alleingaenger, ognuno fa da solo, quando è lui...io non posso esserci...la stessa cosa per me!
Non vogliamo influenzarci a vicenda!!! Ha...ha..ha!!!

Buona giornata a te!!!
Grazie!!!
angela ha detto…
Buongiorno,
davvero appetitoso quel risottino in bianco alla cipolla...che bello hai cambiato cucina, a me piace tanto rinnovare l'arredamento è un pò come ricominciare da capo con un nuovo entusiasmo, insomma fa sentire giovani. Complimenti e buona giornata. Angela
ivana ha detto…
Grazie Angela!
Sì, hai ragione...ci si sente rinnovare...va be' che si poteva tenere l'altra cucina...ma forse io inconsciamente mi sento ancora "valida" per altre future "mangiate" in compagnia!!!
Il risottino era delizioso...la Tropea e il vino corposo di Adelfia avevano dato un sapore gradevolissimo, inoltre cotto al dente, sgranato (a me non piacciono le cremosità nel riso!), insomma non ho fatto caso se aveva scombinato la cucina...che poi io sono peggio di lui...faccio un caos ignobile!!!

Un abbraccio cara!!!
.C annA ha detto…
Cucina nuova, cuoco nuovo, è giusto!
Ed è anche provvidenziale: magari persa nei meandri degli armadi a combattere con indumenti leggeri e pesanti ti saresti scordata di cucinare!
:P
ivana ha detto…
Cara Anna!!!

Non c'è rischio che io non mangi..il G. comincia la mattina alle 9 a rubigare in cucina!
G.'s menu sarebbe, ogni tanto le pubblico le sue creazioni!

Un abbraccio cara...e buon sabato e fine settimana!!
dede leoncedis ha detto…
ciau Ivana, un saluto di corsa
ivana ha detto…
Grazie del saluto,, sempre graditissimo!
Buona giornata a te!!!

Ciauuuuuu!!!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.