Il PANE di NATALE alla mia maniera: ricco di farina di mandorle e nocciole, di frutta secca a pezzi e intera e tanto savòr e saba; è sodo, friabile, profumatissimo.
Fa parte della tradizione rurale, lo si chiamava el pantoòn, anche panoòn.
In ogni famiglia è diverso, sapore, consistenza, aspetto...una ricchezza di sfumature e di identità, la meraviglia di interpretazioni, fantasie, disponibilità, voglia di emulare, di strafare, di arricchire, di stupire...insomma ogni szdoura si ingegna per conto suo, magari allontanandosi dalla "tradizione più rigida", ma i risultati sono sempre accettabili, spesso sublimi!!!
Testo e foto di ivanasetti
Sono sfinita!
5 kg di impasto, a mano!
Quante noci, nocciole e bagigi preparati per la bisogna!!! Per fortuna il G. ha svolto lui questa incombenza ingrata!
Pesare, tritare, macinare, impastare...riposare, completare con la frutta, distribuire in 10 tegliette da mezzo kg..
Tutte nel forno ventilato, per un'ora!
Questo è il mio Pane del Natale, che nel tempo si è sempre più arricchito, da quello che ricordo del tempo antico!
Un tempo si preparava con il riporto del pane e si lasciava nella notte a riposare. Anche la frutta secca si aveva dalle piante, che si avevano attorno a casa, dai noccioli a cespuglio, dagli alti alberi di noce. Il savòr era la confettura di mosto e frutta d'autunno, poi mele seccate, uva secca, che le nonne preparavano proprio per questa occasione del Pane di Natale.
La prima fetta veniva offerta nella abbondante cena della Vigilia, quando si rompeva il quasi digiuno della giornata.
Il Pane di Natale veniva poi riposto al fresco in luoghi di volta in volta segreti, perché, assieme ai sabadoni, doveva durare fino al 17 gennaio, per Sant'Antonio Abate!
I sabadoni sono programmati per domani!!!!
Vedi anche versione 2009
versione 2010
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Pesi complessivi della frutta secca per tipo:
250 g arachidi ( bagigi li chiamo io!) pelati
300 g mandorle pelate
250 g noci già schiacciate, a pezzi
300 g nocciole non spellate, non tostate (io le preferisco così, ma si fa come si vuole!)
250 g fichi secchi tagliuzzati (si possono tenere ammollo in liquore, io non lo faccio)
250 g uvetta tenuta ammollo in acqua tiepida poi strizzata
150 g cioccolata fondente tritata
Preparare quindi la suddetta frutta come da immagine, poi indico la percentuale che va macinata, tritata o lasciata intera!
1.400 g farina 00
550 g zucchero
6 bustine di backpulver o lievito per dolci
300 g burro sciolto
1-2 limoni grattugiati, parte gialla
3 uova maxi
800-1200 g confettura casalinga emiliana o di prugne (poco dolci, e morbide)
una scatolina di ciliege candite (uno può abbondare nella decorazione, non è il mio caso!)
misto spezie in commercio un cucchiaio
sale fino 2 cucchiaini
Miele per la rifinitura (circa 200 ml)
Esecuzione:
In una terrina (per questo quantitativo, che arriva a 5 kg complessivi, ho usato una bacinella da bucato) mettere la farina, sale, zucchero, buccia di limone, spezie e lievito e mescolare bene, aggiungere anche le frutta macinate nel tritatutto:
2/3 delle arachidi
3/5 mandorle
2/3 noci
2/3 nocciole
Quello che viene trattenuto quasi intero serve per aggiungerne all'impasto e poi quello più integro per la decorazione prima di infornare.
Fare l'incavo e mettere uova, burro sciolto e tutta la marmellata e a mano cercare di impastare bene, che divenga una massa omogenea color nocciola (non ho messo cacao stavolta, per farlo più vicino al pane!)
Aggiungere ora la frutta a pezzi, trattenere quel quantitativo di mandorle e nocciole da infilare sulla superficie del pane già confezionato.
Mescolare bene e portare al fresco per un paio d'ore, la cantina in questo periodo è bella fresca!
Riprendere l'impasto e con una spatola accomodare un quantitativo da formare una pagnotta a seconda del contenitore, che può essere rotondo, io ho scelto la forma rettangolare 13 x 20 cm, peso 500 g da crudo.
Decorare con canditi a pezzi, ciliege, cedro ecc, io ho conficcato semplicemente mandorle e nocciole e sistemate solo tre ciliege, perché anche solo il sapore dei coloranti ci disturba!
Cuocere in forno ventilato già caldo a 180°C per una decina di minuti poi per altri 50 minuti a 155-160° C, visto che con la frutta secca è meglio non superare certe temperature, per non creare problemi.
Fa parte della tradizione rurale, lo si chiamava el pantoòn, anche panoòn.
In ogni famiglia è diverso, sapore, consistenza, aspetto...una ricchezza di sfumature e di identità, la meraviglia di interpretazioni, fantasie, disponibilità, voglia di emulare, di strafare, di arricchire, di stupire...insomma ogni szdoura si ingegna per conto suo, magari allontanandosi dalla "tradizione più rigida", ma i risultati sono sempre accettabili, spesso sublimi!!!
Testo e foto di ivanasetti
Sono sfinita!
5 kg di impasto, a mano!
Quante noci, nocciole e bagigi preparati per la bisogna!!! Per fortuna il G. ha svolto lui questa incombenza ingrata!
Pesare, tritare, macinare, impastare...riposare, completare con la frutta, distribuire in 10 tegliette da mezzo kg..
Tutte nel forno ventilato, per un'ora!
Questo è il mio Pane del Natale, che nel tempo si è sempre più arricchito, da quello che ricordo del tempo antico!
Un tempo si preparava con il riporto del pane e si lasciava nella notte a riposare. Anche la frutta secca si aveva dalle piante, che si avevano attorno a casa, dai noccioli a cespuglio, dagli alti alberi di noce. Il savòr era la confettura di mosto e frutta d'autunno, poi mele seccate, uva secca, che le nonne preparavano proprio per questa occasione del Pane di Natale.
La prima fetta veniva offerta nella abbondante cena della Vigilia, quando si rompeva il quasi digiuno della giornata.
Il Pane di Natale veniva poi riposto al fresco in luoghi di volta in volta segreti, perché, assieme ai sabadoni, doveva durare fino al 17 gennaio, per Sant'Antonio Abate!
I sabadoni sono programmati per domani!!!!
Vedi anche versione 2009
versione 2010
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Pesi complessivi della frutta secca per tipo:
250 g arachidi ( bagigi li chiamo io!) pelati
300 g mandorle pelate
250 g noci già schiacciate, a pezzi
300 g nocciole non spellate, non tostate (io le preferisco così, ma si fa come si vuole!)
250 g fichi secchi tagliuzzati (si possono tenere ammollo in liquore, io non lo faccio)
250 g uvetta tenuta ammollo in acqua tiepida poi strizzata
150 g cioccolata fondente tritata
Preparare quindi la suddetta frutta come da immagine, poi indico la percentuale che va macinata, tritata o lasciata intera!
1.400 g farina 00
550 g zucchero
6 bustine di backpulver o lievito per dolci
300 g burro sciolto
1-2 limoni grattugiati, parte gialla
3 uova maxi
800-1200 g confettura casalinga emiliana o di prugne (poco dolci, e morbide)
una scatolina di ciliege candite (uno può abbondare nella decorazione, non è il mio caso!)
misto spezie in commercio un cucchiaio
sale fino 2 cucchiaini
Miele per la rifinitura (circa 200 ml)
Esecuzione:
In una terrina (per questo quantitativo, che arriva a 5 kg complessivi, ho usato una bacinella da bucato) mettere la farina, sale, zucchero, buccia di limone, spezie e lievito e mescolare bene, aggiungere anche le frutta macinate nel tritatutto:
2/3 delle arachidi
3/5 mandorle
2/3 noci
2/3 nocciole
Quello che viene trattenuto quasi intero serve per aggiungerne all'impasto e poi quello più integro per la decorazione prima di infornare.
Fare l'incavo e mettere uova, burro sciolto e tutta la marmellata e a mano cercare di impastare bene, che divenga una massa omogenea color nocciola (non ho messo cacao stavolta, per farlo più vicino al pane!)
Aggiungere ora la frutta a pezzi, trattenere quel quantitativo di mandorle e nocciole da infilare sulla superficie del pane già confezionato.
Mescolare bene e portare al fresco per un paio d'ore, la cantina in questo periodo è bella fresca!
Riprendere l'impasto e con una spatola accomodare un quantitativo da formare una pagnotta a seconda del contenitore, che può essere rotondo, io ho scelto la forma rettangolare 13 x 20 cm, peso 500 g da crudo.
Decorare con canditi a pezzi, ciliege, cedro ecc, io ho conficcato semplicemente mandorle e nocciole e sistemate solo tre ciliege, perché anche solo il sapore dei coloranti ci disturba!
Cuocere in forno ventilato già caldo a 180°C per una decina di minuti poi per altri 50 minuti a 155-160° C, visto che con la frutta secca è meglio non superare certe temperature, per non creare problemi.
Commenti
la ricetta vera e propria non esiste, ho solo i pesi e per la preparazione io ho un metodo mio particolare, per incontrare il gusto dei più giovani della famiglia! e non l'ho ancora messo per scritto, lo metterò, appena sono avanti con i lavori...son sola e devo fare i regali solo di queste cose, e sono davvero allo stremo!
Grazie, ciao!!!!
Paul
I think, it's a wonderful Christmas you have, snowfall and cold!!!!
Ch.-Bread is a very ancient tradition at my home!
Ciao
Annamaria
Ivana carissima i tuoi pani di Natale mi riportano indietro nel tempo, quando, giovane sposa, andavamo dai parenti di mia suocera per gli auguri e ci offrivano una fetta di pane di Natale e un bel bicchiere di Lambrusco.
@ Annamaria!
sono davvero una cosa speciale..per tanti motivi!
@ Vale,
si ricollegano le preparazioni natalizie proprio al nostro background famigliare...si ritrovano sapori e usti variegati a seconda della famiglia e del periodo in cui si è vissuta l'infanzia!
lo so, che per coloro che hanno avuto contatti con la mia terra, si hanno di questi ricordi!
Io cerco di mantenere l'usanza, avendo però apportato delle modifiche, a mio parere più adeguate al gusto moderno...con lo "svantaggio" che ne devo sfornare parecchi per esaudire le richieste "affettive"!!!
Grazie Dida, un abbraccio grandissimo e tanti auguri a voi tutti, bacioni ai nipotini!!!!!
ivana
Un bacio
Giugiù
Grazie per gli auguri, che ricambio di cuore!!!
Un abbraccio!
ivana
I ricordi e le tradizioni sono stupende quando vengono rinnovate .
Ciao sbrylly
Grazie, mi fa piacere quando si sente apprezzato il proprio sforzo di continuare con la proparia tradizione!!!
Ciao
buon giorno! Tra un dolce e l'altro ho dato un'occhiata al tuo blog. Buona l'idea del tuo pane! Mi sai dire dove trovare la ricetta, anche se non la tua?
Gli auguri te li farò più avanti a modo mio. Per intanto faccio gli auguri a tutti quelli che ti leggon.
BUON NATALE FROHE WEIHNACHTEN MERRY CHRISTMAS a tutti!
Grazie della visita e per gli auguri internazionali!!!
Sono qui con la schiena che si ribella, tutte le manipolazioni di tortellini, raviole e sabai che richiedono tantidssimi movimenti di dita e nervi, mi stanno mettendo fuori servizio!
E devo ancora affrontare vetri e vetrinette, bagni e compagnia bella!!!
Frohe Weihnachten anche a te e famiglia!
La ricetta di casa te la mando!
Ciaooooo!!
Un forte abbraccio!!!
Mostrare solo quello che so fare, sono abbastanza limitata!!!
Ciaoooo!!!!
- Joe
sei internazionale mi spiace non poter capire gli altri commenti in inglese. complimenti ancora.
marina
(ho fatto il tuo merluzzo al forno con patate e pomodori - però io sono una pasticciona e l'ho fatto troppo salato ma lo rifarò)
Grazie, sei gentile!
Dunque ho dato la possibilità di cercare l'argomento che si desidera, qui nella colonna a destra trovi "CERCA nel BLOG" quindi scrivi sabadoni e tutto in fila trovi le ricette dove parlo dei sabadoni!
Così puoi fare per tutte le ricette che pensi di trovare qua da me!
Per capire i commenti, apri il traduttore Google nella tua pagina di apertura Internetet Explorer o Mozilla, lo trovi in "altro", nell'elenco sotto alle barre scegli inglese -italiano, copi il pezzo da tradurre nella finestra e la traduzione viene scritta sulla destra.
Niente paura, con google si può fare tutto!
Buon lavoro con le tue realizzazioni!
Un abbraccio!!!
nel pomeriggio mi dedico al tuo blog. ora vado a fare da mangiare alla famiglia. sono ancora stranita e sotto l'influsso della musica di Wagner della Walkiria.
ciao Marina (da Milano)
ma ci sei andata o l'hai seguita in TV la Walkiria???
Una musica che colpisce sempre... Wagner è un compositore sublime!!!
Buon lavoro in famiglia!!!
Un abbraccio