Volevo fare le fritole di nona picia, poi all'ultimo momento non mi trovo la ricotta, che il mio spendino ha dimenticato di comprare!
Che fare? Carnevale vuol dire esagerare, vuol dire caricare di grassi e zucchero, e friggere in strutto abbondante. Un tempo era la "consolazione" che si dava ai poveri, per rimpinzarli, almeno in questi giorni, con cibi calorici, che saziassero e non facessero sentire la fame per un bel po'!
Anche i Romani conoscevano una specie di dolce, fatto di farina di farro, miele e latte, che poi veniva fritto nell'olio, a forma di palline, che chiamavano globuli!
Un po' dappertutto si trovano in Europa dolcetti sferici, fritti, spesso farciti, che assumono denominazioni diverse a seconda della regione o della nazione.
In genere per quelli dell'arco alpino si fa riferimento alla dolceria viennese, ai famosi krapfen, conosciuti già dal Seicento, molto apprezzati nel periodo dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, che poi dominava altre regioni d'Italia, Ungheria, Croazia, per cui anche da noi sono conosciuti!
Ormai si mangiano ad ogni stagione, si acquistano in pasticceria, al bar, sono sempre buoni, caldi, ma anche freddi, farciti di crema al profumo di vaniglia, ma anche con marmellate, liquore.
Io, che da anni non ne facevo più, sempre per la paura del fritto, stavolta mi sono arresa, ho ripreso le mie ricette di una volta, e isolata in cucina me ne sono fatta un sedici pezzi, e spero che durino!
250 g farina 0 (poi erano 280 g)
30 g zucchero
30 g burro sciolto
120 g latte tiepido
1 uovo
un pizzico di sale
Tre quarti di bustina lievito secco lidl.
Mezzo chilo di strutto e olio d'oliva.
Zucchero semolato da cospargere
Sciogliere il burro e scaldare leggermente il latte.
In una ciotola disporre farina, zucchero, sale e il ievito, mescolare a secco, poi versare poco alla volta il latte e il burro sciolto e mescolare con una forchetta, sbattere un po' l'uovo a parte e incorporare anche quello.
Togliere dalla ciotola e impastare, aiutandosi con altra farina, a mano, finché non è bella liscia e non attacca più.
Mettere nella ciotola pulita e infarinata, incidere a croce, coprire e tenere al tiepido, per circa un'ora.
Poi stendere una metà dell'impasto a rettangolo stretto, di mezzo cm di spessore, porre un cucchiaino di confettura di albicocca. coprire con un lembo di pasta , premere con le dita, e ritagliare con il tagliapasta da 6 cm. L'altra parte di impasto non l'ho farcito, ma ho tenuto uno spessore di un cm abbondante, da farcire a freddo con crema usando la siringa, penso che invece li mangio così, sono buonissimi!
Li ho messi in una teglia grande di alluminio, con carta da forno e ho lasciato lievitare per una mezz'ora.
Ho scaldato lo strutto/olio e alla prova dello stecchino, ho messo tre dischi alla volta, cotti circa un minuto per parte.
La temperatura non deve essere molto alta, (i primi mi sono venuti scuri!!!).
Si gonfiano bene, stavolta non mi sono riusciti belli tondi, con la fascia centrale chiara, come i Berliner, ma fa lo stesso!
Li ho scolati bene, asciugati in carta da cucina, poi rotolati nello zucchero, ancora caldi!
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Commenti
Ho un premio per te, passa sul mio blog a ritirarlo!
Buona giornata e baciii!
Grazie dei complimenti!
Per i premi...soprassiedo, non fanno per me!!!
Ciao!
Ciao!
Grazie per i complimenti!!!!
Sono una nonna curiosa...che non vuole ritirarsi a fare la calza!!!
Ciao!!!
Annamaria
e per fortuna che li mangio solo a Carnevale, anzi da trent'anni non li facevo...ma stavolta non mi sono scappati!!!
Grazie...buona domenica!!!
Grazie!!!!
buona domenica, CookingMama
http://cookingmama.myblog.it
Mica insegno io!!! Io cucino e fotografo...una mia mania, proprio non condivisa dal mio G., per cui devo per forza continuare, per ribellione!!!!!
Va be', scherzo..... ma non tropppo!!!!!
Grazie, ciao!!!
per cominciare, l'impasto è lungo da amalgamare, se se non avessi almeno un impastatrice coi ganci, mai più lo farei a mano come feci la mia prima volte : tre quarti d'ora con un cucchiaio di legno a sbattere l'impasto, che doveva far "vesciche" come diceva il libro di cucina della nonna. Poi si dovrebbero levare tre volte, e alla fine, dopo alcune ore di lavoro, basta sbagliare la temperatura dell'olio in cui si friggono per trovarseli bruciati, o pieni di olio, o cotti fuori e mezzi crudi dentro, o mentre friggono si aprono e la marmellata esce fuori.. almeno, queste sono state le mie esperienze al riguardo,
meglio le frittole, anche senza ricotta!
Mi fai proprio sorridere!!!!
Come vedi ho fatto la versione modernizzata con il lievito liofilizzato...così mica ho fatto il lievitino! Quindi una lievitazione in meno!
Poi ho fatto a mano per una decina di minuti, aggiungendo farina, e l'ho detto!
I primi mi si sono scuriti, mica male...i bambini sono appena venuti e me li hanno mangiati, e tre se li sono portati a casa!
Non è facile, lo sapevo, e temevo all'inizio, perché da trent'anni non li facevo!
Mi mancano alcune immagini, che non ci sono venute, avendo usato la mia prima macchinetta del 2002, che i bambini mi hanno quasi sfasciato; ho trovato l'adattatore e mi son detta, aspetta che fotografo con questa...tutte le volte dovevo mettere la data, non si sono impresse tutte, quelle della farcitura!
Non ho bagnato la pasta per unirli bene, quindi hanno "franato" un pochino!
Le cose che sembrano facili...hanno bisogno di una particolare attenzione, e conoscenza, soprattutto!
Grazie!!!!!
baci
Sì la forma è quella classica, un tantino più piccola, perché ho usato un tagliacookies americano!
Sono goduriosi!
Grazie, ciao!!!
i am home and sooooo tired! so much to do today and tomorrow! back again soon honey.
smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxox
Wellcome home!!!
Donuts for you!!! Next you rest, then you write!!!
Buon Pomeriggio a te e a Sarge!