Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir...
Un tramonto con le sue luci ed ombre, una nonna che sempre più lentamente scrive, risponde, raccoglie ricette,racconti, immagini...fino a quando si potrà.
Commenti
smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxo
Since saturday it rains!!!! Grazie cara Bee!
Un abbraccio,
xoxoxoxo
Va be' niente giardino, ma un praticello, qualche vaso, qualche piantina qua e là, niente pollice verde...ma tanta meraviglia quando, malgrado tutto, a primavera mi rifioriscono!!!
Grazie a te!
Sai Nonna Ivana, anche qui si trovano tanti di quei fiorellini gialli della seconda foto, li chiamano "piscialetto", che nome strano!
Anche da voi si chiamano così?
Per caso sai da cosa deriva questo nome?
Ciao, buona giornata! :)
Sì li chiamano così anche qui, come in Francia e da altre parti. E' una pianta medicinale, che ha effetto sui reni...quindi ...pipì!
Io lo raccolgo e ci faccio oltre alle insalate, anche torte e strudel!
E' il Tarassaco, detto anche dente di cane o di leone!
Ciao Anna!