Passa ai contenuti principali

PASTICCIO SEMOLINO, con ragù misto e melanzana

Pasticciacci ne faccio sempre in cucina, naturalmente...questo è nato da un pasticcio con polenta di semolino che ho preparato per futura riunione di famiglia!







Avanzo di polenta di semolino
fette grigliate di melanzana, parmigiano e burro





coprire con ragù di manzo e salsiccia e con melanzane trifolate





sulle fette di polenta mettere solo ragù di manzoe e salsiccia





coprire con altra polenta, formaggio e burro sopra
Gratinare 15 minuti a 190°C, al forno!


Commenti

angela ha detto…
Sembra ottimo,adoro questo misto di verdura, ragù e avanzi vari che il forno lega e nobilita. Purtroppo noi niente burro (colesterolo in agguato)ma il suo sapore mi manca tanto.Sei bravissima, ciao!
Angela
boy does this ever look great! you have such an imagination for food!

today is sunny and hot, sarge is feeling pretty good, we are just staying home.

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxo
dede leoncedis ha detto…
mi sembra ottimo, ma in questo argomento non sono un critico del tutto attendibile, ho un debole per pasticci e gratin
ivana ha detto…
Cara Bee,
thanks!!!
Glad your wednesday is much finer than last week!!!
Have a god afternoon!!!
see you later!!!

Un abbraccio

My friend Biblio send you her wishes for sarge's health!
ivana ha detto…
Ciao dede!!!
Critici gastronomici si è un po' tutti...ma assaggiando!!! Ahhhh!!!
Dalla foto mica si sente!!!
Ho già "ordinazioni" in famiglia!!!

ciauuuuuuuuu!!!!
ivana ha detto…
Cara Angela,,,

oggi proprio ho fatto uno strappo...non faccio gli gnocchi alla romana proprio per la troppo burrosità, per questo mi invento dei pasticci di questo tipo...
Grazie...a presto!!!
Federica Simoni ha detto…
bellissimo questo pasticcio!! lo segno!
ivana ha detto…
Ciao Federica,
grazie!!!

Questi sono ...dei pasticci combinati con avanzi, mica riesco neppure a scrivere la ricetta per filo e per segno...né pesi né misure...proprio alla carlona!!!

Ciao!!!
please tell bilbio thanks from me!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao carissima Bee!

Biblio 'll read...thanks!

Buona notte!!!
xoxoxoxoxo

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.