Chile...Caldera
Deserto per Caldera
Parque Pan de Azucar
Elena reporter
"Gracias a la vida que me ha dado tanto.
Me ha dado la marcha de mis pies cansados;
con ellos anduve ciudades y charcos,
playas y desiertos, montañas y llanos,
y la casa tuya, tu calle y tu patio." (Violeta Parra - cantautrice cilena)
".............
Il nostro ultimo dell'anno l'abbiamo passato a La Serena, ed è stato alquanto originale. La Serena è una cittadina sull'oceano molto carina, dalla pianta regolare e dallo stile decisamente spagnolo: edifici bassi bianchi o colore della terra; chiese, di cui alcune molto belle e del '500; piazzette e colline tutto intorno alla città, ma soprattutto palazzi con il patio. Ciò che si vede di un palazzo dall'esterno, non lascia nemmeno immaginare le meraviglie dei patii interni in cui si trovano stanze e giardini. Come il nostro ostello, ricavato in un antico palazzo, con al centro del patio una pianta di ibisco ed un albero di prugne con cui la proprietaria prepara squisite marmellate per la colazione.
A La Serena ci sono lunghe e bianche spiagge, ma un tempo londinese: fino alle 16 nuvoloso come stesse per piovere, poi sole da scottarsi e serate fresche.
Il 2 gennaio autobus per Caldera (nessuno ci ha caricato con l'autostop), una località turistica per cileni sull'oceano verso nord. Non eravamo preparate al panorama che si è svelato poco distante da La Serena.
Da quando è iniziato il nostro viaggio abbiamo visto capitali e grandi città, la fine del mondo, ghiacciai, steppa, grandi laghi e vallate, ma ora siamo nel DESERTO! Il nord del Cile infatti è Deserto de Atacama, nonchè il deserto piu' arido e secco del mondo.
La Panamericana ci ha portato a Caldera attraverso il deserto, ma sempre a poca distanza dall'oceano ad ovest. Cosi' se da una parte avevamo il blu e le alte onde del Pacifico, dall'altra il paesaggio era solo di colline di roccia fine, friabile, di un colore chiarissimo quasi bianco, da paesaggio lunare.
Per chilometri sempre deserto di pietra finissima, basse colline e qualche cactus. Naturalmente il caldo è da deserto, con alte temperature e sole cocente.
In queste condizioni climatiche non ti aspetti di trovare paesini vivacissimi come Caldera, appoggiato sulla costa, la cui piazza è un parco giochi per bambini e che si anima di gente e luci dalla mattina (tenete presente che qui nessuna attività inizia prima delle 9:30) alla sera tardi. Da Caldera abbiamo attraversato un altro pezzo di deserto fino a Bahia Inglesa, un'insenatura nella costa con spiagge di sabbia fine e bianchissima, scogli e mare limpido. Alla sera io ero ustionata, sono nera di un colore impressionante.
Domenica 4 gennaio con un bus siamo arrivate al Parque Nacionale Pan de Azucar (pane di zucchero) in cui abbiamo passato una giornata straordinaria!
il Parque è deserto puro, e noi abbiamo camminato per 13km in questo deserto meraviglioso ed incredibile, fino a raggiungere un punto di osservazione da cui ammirare la costa frastagliata dove il deserto incontra l'oceano.
La natura del deserto, contrariamente a quanto si possa immaginare, non è affatto monotona e regolare. Ci sono colline rocciose di un rosso bruciato (come la mia faccia, insomma) nell'entroterra, che si alternano ad altre color ocra piu' verso il mare, mentre lungo la costa ci sono rocce grigio-marroni di pietra tagliata dall'acqua.
Lungo il sentiero abbiamo attraversato colline coperte di cactus giganti e ci siamo riposate in una caletta di pescatori.
Alla fine della giornata eravamo esauste ma felicissime di esserci fermate nel parco. E certo pronte per dormire nel bus notturno che ci ha portato a San Pedro de Atacama, un'oasi nel deserto....Elena "
le foto di oggi:
1- deserto per arrivare a Caldera;
2- Caldera
3, 4, 5- Parque Pan de Azucar
Deserto per Caldera
Parque Pan de Azucar
Elena reporter
"Gracias a la vida que me ha dado tanto.
Me ha dado la marcha de mis pies cansados;
con ellos anduve ciudades y charcos,
playas y desiertos, montañas y llanos,
y la casa tuya, tu calle y tu patio." (Violeta Parra - cantautrice cilena)
".............
Il nostro ultimo dell'anno l'abbiamo passato a La Serena, ed è stato alquanto originale. La Serena è una cittadina sull'oceano molto carina, dalla pianta regolare e dallo stile decisamente spagnolo: edifici bassi bianchi o colore della terra; chiese, di cui alcune molto belle e del '500; piazzette e colline tutto intorno alla città, ma soprattutto palazzi con il patio. Ciò che si vede di un palazzo dall'esterno, non lascia nemmeno immaginare le meraviglie dei patii interni in cui si trovano stanze e giardini. Come il nostro ostello, ricavato in un antico palazzo, con al centro del patio una pianta di ibisco ed un albero di prugne con cui la proprietaria prepara squisite marmellate per la colazione.
A La Serena ci sono lunghe e bianche spiagge, ma un tempo londinese: fino alle 16 nuvoloso come stesse per piovere, poi sole da scottarsi e serate fresche.
Il 2 gennaio autobus per Caldera (nessuno ci ha caricato con l'autostop), una località turistica per cileni sull'oceano verso nord. Non eravamo preparate al panorama che si è svelato poco distante da La Serena.
Da quando è iniziato il nostro viaggio abbiamo visto capitali e grandi città, la fine del mondo, ghiacciai, steppa, grandi laghi e vallate, ma ora siamo nel DESERTO! Il nord del Cile infatti è Deserto de Atacama, nonchè il deserto piu' arido e secco del mondo.
La Panamericana ci ha portato a Caldera attraverso il deserto, ma sempre a poca distanza dall'oceano ad ovest. Cosi' se da una parte avevamo il blu e le alte onde del Pacifico, dall'altra il paesaggio era solo di colline di roccia fine, friabile, di un colore chiarissimo quasi bianco, da paesaggio lunare.
Per chilometri sempre deserto di pietra finissima, basse colline e qualche cactus. Naturalmente il caldo è da deserto, con alte temperature e sole cocente.
In queste condizioni climatiche non ti aspetti di trovare paesini vivacissimi come Caldera, appoggiato sulla costa, la cui piazza è un parco giochi per bambini e che si anima di gente e luci dalla mattina (tenete presente che qui nessuna attività inizia prima delle 9:30) alla sera tardi. Da Caldera abbiamo attraversato un altro pezzo di deserto fino a Bahia Inglesa, un'insenatura nella costa con spiagge di sabbia fine e bianchissima, scogli e mare limpido. Alla sera io ero ustionata, sono nera di un colore impressionante.
Domenica 4 gennaio con un bus siamo arrivate al Parque Nacionale Pan de Azucar (pane di zucchero) in cui abbiamo passato una giornata straordinaria!
il Parque è deserto puro, e noi abbiamo camminato per 13km in questo deserto meraviglioso ed incredibile, fino a raggiungere un punto di osservazione da cui ammirare la costa frastagliata dove il deserto incontra l'oceano.
La natura del deserto, contrariamente a quanto si possa immaginare, non è affatto monotona e regolare. Ci sono colline rocciose di un rosso bruciato (come la mia faccia, insomma) nell'entroterra, che si alternano ad altre color ocra piu' verso il mare, mentre lungo la costa ci sono rocce grigio-marroni di pietra tagliata dall'acqua.
Lungo il sentiero abbiamo attraversato colline coperte di cactus giganti e ci siamo riposate in una caletta di pescatori.
Alla fine della giornata eravamo esauste ma felicissime di esserci fermate nel parco. E certo pronte per dormire nel bus notturno che ci ha portato a San Pedro de Atacama, un'oasi nel deserto....Elena "
le foto di oggi:
1- deserto per arrivare a Caldera;
2- Caldera
3, 4, 5- Parque Pan de Azucar
Commenti
smiles, bee
xxoxoxoxoxoxoxo
Elena (31) is my sister Manuela's daughter!!!
She is a lawyer, but she loves other short jobs, so she can travel!
(till it is possible!!!!)
ohhhhhh...I forgot, today is her birthday!!!
Ciaoooooooo!!!
Un abbraccio