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Tradizione....evviva le sfrappole!!!!!!!!!!


La cena del GIOVEDI' GRASSO si compone di frittelle di riso salate, come da ricetta già inclusa qui, con una caterva di affettati e sott'oli, e come dolce immancabili le sfrappole, leggerissime, frollissime, che si fondono in bocca....

Le sfrappole rappresentano la insostituibile tradizione del nostro periodo di carnevale, che in casa mia si trovano in vassoi per diversi giorni, perchè in cantina, coperte da veli, si mantengono bene!
(Fan parte della tradizione anche i tortelloni farciti di marmellata o di crema, fritti...che farò più avanti!!!









Sfrappole di casa mia

500 g farina 00
3 uova e un tuorlo
50 ml vino bianco secco (un tempo si metteva anicione)
30 g burro morbido
80 g zucchero
1 limone, scorza grattugiata (non avevo l'arancia!)
1 pizzico di sale

1 kg strutto
50 g zucchero a velo


Mettere la farina, il burro lo zucchero semolato, il sale e la scorza di limone nella ciotola del robot, mescolare alcuni attimi, poi inserire le uova uno alla volta quindi il vino, finché la pasta si avvolge su se stessa alla parete della ciotola.
Risulta un impasto tipo pasta all'uovo per tagliatelle, leggermente più morbida. Lasciare riposare mezz'ora coperto.

Preparare lo strutto in un tegame per fritti, alto e con cestello (o con la friggitrice!).
Tirare la sfoglia con la macchinetta, giungere fino alla penultima tacca compresa, dalle sfoglie tagliare dei rettangoli di 15x7 cm circa, intagliare tre volte all'interno di queste strisce, e confezionare dei nastri facendo entrare un capo dalle fessurine, e velocemente a tre alla volta immergerle nello strutto caldo, ma non troppo, e solo per pochi secondi farle leggermente imbiondire, toglierle e farle asciugare su alcuni fogli di carta da cucina, cospargendo con zucchero a velo.
Si mangiano fredde.

Commenti

Byte64 ha detto…
Ivana,
con le sfrappole, alias lattughe, alias chiacchiere, alias frappe, sfondi una porta aperta...

Devo assolutamente (ri)farle, dopo qualche anno di ingiustificata astinenza.

Il guaio è che sono troppo buone.

Ciao!
Tlaz
ivana ha detto…
Ciao Tlaz!
Sono troppo buone...e io ci vado spesso in cantina!!!!
Sai che mia nipote è adesso in Perù e spesso mi fa venire in mente te, quando mi parla della cucina apaca, lassù a Cusco o chissà dove!!!
Non riesco a farmi inviare una ricetta...non fa altro che mangiare cucinandosi negli ostelli, per risparmiare, quattro mesi di full immersion dalla Patagonia al canale di Panama è un po' tanto!!!!
Buona notte!!!
Anonimo ha detto…
le faccio de una vita, ma le friggo nell'olio di semi di arachide e non nello strutto. E al posto del vino ci metto un cucchiaio di rum. Le variante delle cugine più econome nell'impasto non ci mettevano il burro, bastava tirar più sottile e veniva buono lo stesso, ma era molto più faticoso, visto che allora tiravo a mano col mattarello e non con la macchinetta della pasta come ora. Una discussione con un amico: io sostenevo che vanno ben scolate, passandole su due successive carte, lui diceva che lasciando un po' di grasso sopra e buttandoci sopra subito lo zucchero a velo, si impiastricciavano un po' di zucchero, e così erano quelle della sua nonna, che gli piacevano tanto! Qua vanno anche molto le frittelle ( fritole) e i krapfen, che però sono i soli che conviene acquistare pronti. Si vedono invece vassoi di crostoli in vendita, che sconsiglio vivamente: o sono lasciati duri come biscotti, oppure sono varianti con ali strani o addirittura cotti in forno!!!
ivana ha detto…
Ciao Biblio. invece di continuare nelle faccende che mi pressano, dopo le assenze di questa settimana, sto qui a fare post!!!
Be' lo strutto qui da noi è un must diciamo persino cult, visto che a "termini" normali sembra che siamo scarsi!!!
L'anno scorso ho messo il rum, e ho cambiato la ricetta, col vino, perché le farò col vino o il sassolino o l'anicione, cose di qua!
Quelle che vendono qui sono spesse, pesanti, così per fare un bel vassoio si deve spendere un fracco di euro.
Le mie sono leggerissime, ma lo zucchero non vi si "impatacca" per niente, lo setaccio sulla sfrappola calda, che sgocciolo bene con la reticella!
Scappo! Grazie!!!!
Un abbraccio...a domani!!!!
Con le defezioni causa influenza non ho il clan a pranzo domani!
Ciaoooo!!!
SUSY ha detto…
Ciao Ivana, sono stata assente per alcuni giorni e trovo nel tuo blog tante cose buone come ... le sfrappole, da noi sono le chiacchiere, ricetta molto simile alla mia, due differenze, la prima come liquore metto il liquore STREGA, la seconda per la frittura uso l'olio di arachide.
Si devono fare in questo periodo, è un rito!!
Buona Domenica... un bacio!!!
ivana ha detto…
Ciao Susy,
buona domenica anche a te!
Le chiacchere sono universali, e penso che siano poi circa uguali.
La vostra Strega corrisponde ai nostri anicione o sassolino, per dare un particolare profumo e sapore!
Grazie della visita!
un bacio!
Anonimo ha detto…
Gentile signora Ivana,innanzitutto mi presento brevemente:mi chiamo Paola, ho 54 anni e sono di Bologna;da qualche tempo spesso visito con grande piacere il suo blog e così oggi ho deciso di provare la sua ricetta delle sfrappole: buonissime!Quella che utilizzavamo in famiglia gli anni scorsi non era così buona(anche se piuttosto simile)quindi da quest'anno la farò mia!Grazie per voler condividere con noi la sua quotidianità, per il momento la saluto, Paola
ivana ha detto…
Cara Paola,
da vicine di casa accetto volentieri il tu!
Grazie per l'apprezzamento!
Io davvero offro la mia quotidianità, solo quello che faccio;
Grazie davvero e spero di risentirti...io rispondo sempre ai miei visitatori...anche per chiarire dei punti poco chiari!
Ciao!!!
Rossella ha detto…
Carissima Ivana, grazie per la buonissima ricetta! la cercavo per preparare le sfrappole con e per i miei bimbi... e adesso ce le stiamo gustando!
Le imparai a fare da ragazzina con la mia nonna: ricordo con tanto affetto e nostalgia i pomeriggi passati insieme a fare tortellini, tagliatelle, sfrappole.... mi ha insegnato a tirare la sfoglia e anche a cucire ( era una sarta).... penso che sarebbe contenta di vedere che non ho dimenticato "le mosse" che mi ha insegnato.

Con 2 bimbi piccoli (di 4 e 2 anni) che girano intorno e vogliono aiutare non è così semplice fare tutte queste buone cose... ma ogni tanto mi ci metto lo stesso per rimanere in esercizio!
e così insegno anche a loro :-)

grazie ancora... continuo a seguirti!
Rossella

p.s. ho apportato una sola variante alla tua ricetta: al posto del vino ho messo succo d'arancia... con i bimbi e anche io incinta ho preferito così.
sono venute buone lo stesso... solo un po' meno friabili
ivana ha detto…
Carissima Rossella!

Che piacere leggerti...un abbraccio grandissimo a te mamma ancora!!!
Per questo non riesci a tener vivo il tuo dolcissimo blog!!!

Pensa che la variante con l'arancia la facevo, solo che la pasta risulta più "gnocca", col vino è più croccantina e leggera.
Per il fatto di avere i bambini attorno quando stai facendo i dolci è bellissimo, i miei tre nipotini hanno cominciato prestissimo (un loro capolavoro di torta al limone...lo trovi in Internet, e naturalmente qui!) e continuano ancora, fotografo quando arrivo al momento giusto a casa loro!!!
Alla festa dei nonni fanno sempre delle bellissime cose, che richiamano le nostre tradizioni, ed è encomiabile; l'ultima festa (ott 2009) c'era il cucito per le bambine e il legno per i maschietti!
Cara Rossella un bacione ai tuoi piccoli e a te...auguriiiiiiii!!!

Grazie delle parole!
Anonimo ha detto…
MA che meraviglia!!!!
ed io che avevo capito che fosse qualcosa di più difficile da preparare....!!!
A saperlo prima...ma tanto, anche se carnevale è alle porte devo provarle!
Grazie 1000.
Saluti,
Gio
ivana ha detto…
Ciao Meg

Certamente io ho scelto il metodo velloce, con robot e macchina per pasta, sono davvero eretica...ma il risultato è abbastanza semplice!!!
Dalle nostre parti si fa a mano rigorosamente....qui ho "globalizzato" un dolce tipico!!!

Grazie, ciao!!!
Unknown ha detto…
Anche io le faccio cosi,aggiungo solo un po' di bicarbonato.Dimmi se sbaglio..Sono buonissime e croccanti.AGGIUNGO.....SOTTILISSIME

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