Passa ai contenuti principali

San Valentino...nel giardinetto!

La giornata di San Valentino è stata chiara di sole ma gelida!
Una breve scrutatina nel praticello a salutare le margheritine intrepide e alcuni minuscoli fiorellini azzurri ignoti che popolano questo fazzoletto inselvatichito!
E fra un po' preparerò le insalatine con le fresche foglie del tarassaco!


Commenti

Anonimo ha detto…
HAPPY VALENTINE iVANA. My wife made a heart shaped cake with white frosting and put little red hearts on the cake that said
" I LOVE YOU " It tasted so very good and the entire family came over to have a piece of the cake. My wife Marylou is so good to me.
Buona Sera Ivana.

Paul
ivana ha detto…
Salve Paul!
Marylou is a lovely lady!
No "heart" here, with G.!!!!!!
I make today a heart shaped pizza!
Have you a photo of that cake?
Ciao y'all!
Prez ha detto…
che bello vedere i segni della primavera dopo questo inverno piovoso e nevoso. anche nel giardino del mio condominio ci sono tutte le margheritine che spuntano timide...per la temperatura mite mi sa che dovremo aspettare ancora un po', anche oggi fa molto freddo. Complimenti per i tortellini, una forma perfetta
ivana ha detto…
Ciao Prez,
dalla tua ventosa spiaggia!!!
Sì, sto sempre vigile sui segni della rinascita della terra, è una consolazione gioiosa immensa!
Per i tortelloni, questi sono grandi da fare asciutti, forse sto sgarrando...li faccio da quando avevo pochi anni e adesso vado per i 74, quindi l'usura alle mani c'è!!!!
Una buona domenica, cara!!!!
Grazie a te per la visita!
i fiorellini azzurri li ho sempre chiamati gli occhi della Madonna o non-ti-scorda-di-mè...ma poi diventata "grande" ho scoperto che i non ti scordar di mè - myosotis sono diversi..e allora continuo a choamarli gli occhi della Madonna , ma chissà che fiori sono! ;)))
baci convalescenti, Sc. ;))
ivana ha detto…
Cara Sc.,
hai ragione, nel linguaggio comune si chiamano anche Occhi della Madonna!
Poi metto una foto più dettagliata e i dati scientifici!
Grazie, cara!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.