Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir...
Un tramonto con le sue luci ed ombre, una nonna che sempre più lentamente scrive, risponde, raccoglie ricette,racconti, immagini...fino a quando si potrà.
Commenti
Paul
Mi chiamo Ludmilla e scrivo dalla provincia di Alessandria: non ho mai lasciato un commneto per timidezza, ma una tua ricetta la ripeto sempre volentieri, quasi una volta a settimana, si tratta della tortoa di cipolle con quella remina fantistica.
Scusa non volevo prendere in modo maleducato ricette,ma ti leggo con regolarità visto che io ho un debole per l'Emilia Romagna, infatti ho fatto l'università a Parma e la mia più cara amica è di cavezzo, ora lei vive in Belgio ma appena possibile ci vediamo. insomma nei tuoi racconti trovo tanto di quello che mi racconta lei sulle tradizioni culinaria di casa sua, così come il tuo metodo svuota frigo. poi, in ultimo mi ha cresciuto mia nonna che era un'ottima cuoca e mia ha lasciato l'amore per la cucina tradizionale di casa e la curiosità per le altre tradizioni locali.
sai che proverò prima o poi la crespelle noi non le facciamo mai ma la foto è davvero invitante.
buona settimana.
Con cordialità
Ludmilla
qui oggi c'era un bel sole e poi siamo andati nei boschi e ho raccolto castagne.
Buona settimana. Renata
è giusto che io pensi a voi che mi state rispondendo non come a sconosciuti, ma veramente capisco come siete sinceramente più affezionati, anche se timidi...e mi commuove.
Mi fa piacere che sia riconosciuta la fattibilità della mia cucina, proprio alla buona, senza pretesa di stupire...non insegnano niente di nuovo, ma testimoniano un certo modo di affrontare l'impegno giornaliero di nutrirci...con passione e entusiasmo!
Per le crespelle, pur non essendo tipico del mio territorio, sono però un modo simpatico di utilizzare le uova, le faccio e le metto in freezer, poi le farcisco in modi diversi, a torta salata, a cannelloni, a fagottini e a mezzelune...se guardi nell'indice ne trovi parecchie.
Ludmilla grazie delle parole gentili!!!
Un abbraccio!
(nel post precedente avevo fatto confusione con i nomi...mi sono notata l'indirizzo, che non ho messo, per la privacy!)
Ottimo pranzo anche il tuo...poi la raccolta delle castagne, una bellissima cosa che io non ho mai conosciuto, visto che vivo nella Bassa, che più bassa non c'è!!!
Buona settimana anche a te!!!
ciao!!!