Comincia l'avventura infinita di Elena, che avete già incontrato qui.
E' mia nipote...e, se non l'avete capito, ama i viaggi, ma mica quelli dietro l'angolo!
E' di nuovo in compagnia con Jelena, croata.
Quattro mesi in quattro stati del Sudamerica. Da giovedì scorso a BA e da domani voleranno verso Usuhaia, la città che in questi mesi mi ha intrigato con la storia degli emigranti bolognesi, che vi arrivarono giusto 60 anni fa, per portare il loro contribuito alla sua costruzione.
Plaza de Mayo durante la manifestazione delle Madres
ballerini di tango per strada
palazzo de El Caminito, quartiere La Boca
ristorantino in cui ci siamo fermate a mangiare
"""......Buenos Aires, dove siamo da cinque caldissimi e soleggiati giorni, mi ha conquistato!
La prima cosa é l'aria: c'é un vento rigenerante e costante che pulisce l'aria, ti avvolge e ti fa respirare fin da subito un'atmosfera nuova, energica e frizzante. Si capisce immediatamente che da queste parti la vita non scorre lenta, ma su ritmi piú vivi e vitali, senza mai essere eccessivi. Infatti il tempo per divertirsi non manca mai, perché se la giornata é scandita da tempi precisi, dal tramonto inizia un nuovo giorno, fatto di movida latina e voglia di divertirsi! Le strade si riempiono di artisti, a volte veri talenti, che con musica, balli e colori (e, naturalmente, tanto tango!) fanno sí che il ritmo non si fermi mai.
La cittá é bellissima, un posto in cui potrei vivere, perche´ pur essendo molto europea in quanto ad organizzazione e servizi, ha un'anima piú trasgressiva e solare delle nostre cittá, quasi fosse meno perbenista.
In questi giorni abbiamo camminato tantissimo: viene facile far passare intere giornate percorrendo i viali che formano la pianta regolare della cittá e fermandosi nei tanti parchi pubblici, qui ci sono alberi ovunque e sono bellissimi quelli a fiori viola che danno una nota di colore acceso in contrasto coi palazzi bianchi.
Abbiamo visitato la zona del Microcentro, passeggiando per le strade pedonali attraverso negozi di lusso e mercatini improvvisati di strada; siamo state al quartiere Palermo, con i negozi dai muri colorati e con le case della nuova borghesia.
E siamo state a Plaza de Mayo, il giovedí pomeriggio, per l'appuntamento che da oltre trent'anni riunisce le Madres dei Desaparecidos, migliaia di giovani scomparsi, ma di certo non dimenticati. Siamo state in silenzio a guardare la processione di queste donne coraggiose, che per prime hanno sfidato pubblicamente il regime degli anni '70 mostrando il proprio volto e quello dei loro familiari inghiottiti dagli orrori della dittatura. Ho parlato un po', nel mio spagnolo stentato, con una delle Madres, per capire quale sia la situazione attuale dei processi in corso, e se non mi fossi commossa al punto di stare per piangere forse sarei rimasta di piú a parlare...
Domenica invece siamo arrivate, passeggiando per strade deserte, fino a La Boca, un quartiere popolare che ci é piaciuto subito. Ci sono palazzi coloratissimi, negozietti carini e mercati di strada, artisti e suonatori ovunque.
Nell'esplorare la zona de El Caminito siamo finite a mangiare in un ristorantino (forse abusivo) ricavato in un giardino, con tavolini dipinti a mano e sedie spaiate, alberi tutto intorno e una griglia all'aperto dove cuocere chili di carne.
Io naturalmente ho sbagliato continente: da quando sono tornata dall'Asia digerisco solo riso e verdure, quindi ora sono ancora piú ridicola come vegetariana nel Paese in cui si mangia piú carne.
Jelena invece ha trovato la sua dimensione: la birra si vende solo a litri, é buona e costa poco, ovunque si trovano panini farciti di ottima carne e le sigarette costano pochissimo!
Il tempo é una meraviglia! Il sole é sempre alto nel cielo fino alle 9 di sera, ci sono almeno 30 gradi e un vento costante che rende meno faticose le nostre interminabili camminate alla scoperta della cittá.
Siamo alloggiate in un ostello in pieno centro, ricavato da un palazzo ottocentesco in puro stile spagnolo, con ampie stanze, soffitti altissimi, lunghi corridoi e scalinate a conchiglia.
La prossima meta é la Tierra del Fuego: domattina voliamo ad Ushuaia, per cominciare, dalla fine del mondo, il nostro viaggio a nord attraverso la Patagonia costeggiando le Ande......."""
E' mia nipote...e, se non l'avete capito, ama i viaggi, ma mica quelli dietro l'angolo!
E' di nuovo in compagnia con Jelena, croata.
Quattro mesi in quattro stati del Sudamerica. Da giovedì scorso a BA e da domani voleranno verso Usuhaia, la città che in questi mesi mi ha intrigato con la storia degli emigranti bolognesi, che vi arrivarono giusto 60 anni fa, per portare il loro contribuito alla sua costruzione.
Plaza de Mayo durante la manifestazione delle Madres
ballerini di tango per strada
palazzo de El Caminito, quartiere La Boca
ristorantino in cui ci siamo fermate a mangiare
"""......Buenos Aires, dove siamo da cinque caldissimi e soleggiati giorni, mi ha conquistato!
La prima cosa é l'aria: c'é un vento rigenerante e costante che pulisce l'aria, ti avvolge e ti fa respirare fin da subito un'atmosfera nuova, energica e frizzante. Si capisce immediatamente che da queste parti la vita non scorre lenta, ma su ritmi piú vivi e vitali, senza mai essere eccessivi. Infatti il tempo per divertirsi non manca mai, perché se la giornata é scandita da tempi precisi, dal tramonto inizia un nuovo giorno, fatto di movida latina e voglia di divertirsi! Le strade si riempiono di artisti, a volte veri talenti, che con musica, balli e colori (e, naturalmente, tanto tango!) fanno sí che il ritmo non si fermi mai.
La cittá é bellissima, un posto in cui potrei vivere, perche´ pur essendo molto europea in quanto ad organizzazione e servizi, ha un'anima piú trasgressiva e solare delle nostre cittá, quasi fosse meno perbenista.
In questi giorni abbiamo camminato tantissimo: viene facile far passare intere giornate percorrendo i viali che formano la pianta regolare della cittá e fermandosi nei tanti parchi pubblici, qui ci sono alberi ovunque e sono bellissimi quelli a fiori viola che danno una nota di colore acceso in contrasto coi palazzi bianchi.
Abbiamo visitato la zona del Microcentro, passeggiando per le strade pedonali attraverso negozi di lusso e mercatini improvvisati di strada; siamo state al quartiere Palermo, con i negozi dai muri colorati e con le case della nuova borghesia.
E siamo state a Plaza de Mayo, il giovedí pomeriggio, per l'appuntamento che da oltre trent'anni riunisce le Madres dei Desaparecidos, migliaia di giovani scomparsi, ma di certo non dimenticati. Siamo state in silenzio a guardare la processione di queste donne coraggiose, che per prime hanno sfidato pubblicamente il regime degli anni '70 mostrando il proprio volto e quello dei loro familiari inghiottiti dagli orrori della dittatura. Ho parlato un po', nel mio spagnolo stentato, con una delle Madres, per capire quale sia la situazione attuale dei processi in corso, e se non mi fossi commossa al punto di stare per piangere forse sarei rimasta di piú a parlare...
Domenica invece siamo arrivate, passeggiando per strade deserte, fino a La Boca, un quartiere popolare che ci é piaciuto subito. Ci sono palazzi coloratissimi, negozietti carini e mercati di strada, artisti e suonatori ovunque.
Nell'esplorare la zona de El Caminito siamo finite a mangiare in un ristorantino (forse abusivo) ricavato in un giardino, con tavolini dipinti a mano e sedie spaiate, alberi tutto intorno e una griglia all'aperto dove cuocere chili di carne.
Io naturalmente ho sbagliato continente: da quando sono tornata dall'Asia digerisco solo riso e verdure, quindi ora sono ancora piú ridicola come vegetariana nel Paese in cui si mangia piú carne.
Jelena invece ha trovato la sua dimensione: la birra si vende solo a litri, é buona e costa poco, ovunque si trovano panini farciti di ottima carne e le sigarette costano pochissimo!
Il tempo é una meraviglia! Il sole é sempre alto nel cielo fino alle 9 di sera, ci sono almeno 30 gradi e un vento costante che rende meno faticose le nostre interminabili camminate alla scoperta della cittá.
Siamo alloggiate in un ostello in pieno centro, ricavato da un palazzo ottocentesco in puro stile spagnolo, con ampie stanze, soffitti altissimi, lunghi corridoi e scalinate a conchiglia.
La prossima meta é la Tierra del Fuego: domattina voliamo ad Ushuaia, per cominciare, dalla fine del mondo, il nostro viaggio a nord attraverso la Patagonia costeggiando le Ande......."""
Commenti
ciao ciao
Congratulazioni e tanti auguri!!!
io rispondo sempre individualmente, per principio e...per rispetto!!!
Grazie del complimento...penso che anche Elena stia leggendo in un qualche Internet cafè, anche se sarà in Patagonia, da oggi!!!
Grazie di cuore...a seguire, naturalmente!!!!
Un abbraccio!!!
Elena ha una scrittura piacevole e sentita con tutti i sensi!!!
Peccato che non ho riportato qui i reportage dell'Estremo Oriente, quasi un volume...e affascinantissimo, se si può dire!!
Grazie!!!
grazie per la tua emozione...Elena sa cogliere davvero, con cuore sgombro, le sfumature della vita, in qualsiasi luogo si trovi!!!!
Spero di poter continuare a riportare i reportage.
So che leggerà anche qui...appena sarà in un Internet cafè a usuhaia!
Un forte abbraccio!!!!
Mi ha fatto piacere avere il tuo commento qui!!!!
ivana
I've replied on the Post "Giglio...G: aveva ordinato 'sta cena qua!!!"
Thanks
ivana