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I miei SABADONI o SABAI 2008 ....e la Tradizione di Natale


Ogni cibo particolare che preparo mi fa andare con la mente a tutte le usanze che in questi stessi giorni si perpetuano, per la fedele e costante pazienza e sapienza di donne casalinghe, ad ogni angolo della terra, che con le mani, quasi come giocando, manipolano, foggiano la pasta dolce, l'arricchiscono di frutta, spezie, rinnovano la dolcezza dell'appartenere a un luogo, a una storia, in senso lato, e a una famiglia, a degli affetti in senso particolare e personale!
Lebkuchen, Panspeziali, Pain d'Epices, Christstollen, Panettone, Piroski, Certosino, Pampepato.....e Struffoli, Biscotti di pasta frolla, e SABAI o sabadoni
Il profumo dal forno o di fritto invadono le cucine, non proprio così frequentemente oggigiorno, ma qualcuno ancora si dedica a questa tradizione....












castagne secche ammollate da lessare





I miei SABAI 2008

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500 g farina 00
50 g zucchero
70 g burro sciolto
3 uova
mezza bustina di lievito per dolci
scorza grattugiata di limone
un pizzico di sale


Ripieno:
200 g castagne secche (ammollate dalla sera prima, lessate con foglia di alloro)
300 g confettura di frutta emiliana o di prugne, alla casalinga
50 g cioccolata fondente tritata
20 g pinoli
mandorle e nocciole tritati, un cucchiaio
uvetta se uno ne ha, io l'avevo esaurita!!!


Nel robot (o a mano) mettere farina, lievito, scorza limone, zucchero, sale e azionare per pochi secondi per miscelare, poi versare il burro sciolto e le uova uno alla volta, evenualmente qualche cucchiaio di latte, per avere un impasto morbido, ma non troppo. Lasciare riposare coperto.
Passare le castagne morbide dallo schiacciapatate, mescolarvi confettura, cioccolata, frutta secca (+uvetta, se ne avete!) e lasciare anche questo riposare al fresco. Tirare una sfoglia alla volta con la macchina, fino alla terzultima tacca, o a mano col matterello, tagliare dei quadretti di 8-10 cm di lato, posare del ripieno nella parte alta del quadrato, ribaltare questo lato verso il centro, quindi coprire con la terza parte del quadretto, per avvolgere bene il ripieno.
Si pigiano i bordi agli estremi con una forchetta.
Le dimensioni vanno a piacere.
Andrebbero imbibite di saba...ma all'ultimo momento mi sono accorta che non ne avevo più in cantina, quindi ho spruzzato con rum fantasia, cosparso di zucchero semolato, intanto che le aggiustavo in una larga terrina.
L'usanza antica riporta l'uso dell'acqua di cottura delle castagne anche nell'impasto.

Commenti

.C annA ha detto…
Ciao Nonna Ivana: ho appena fatto una full immersion sulle tue ultime novità!
Che dire se non che tu per me sei il passato, sei il presente e sei anche il futuro!

Prima che la frenesia dei prossimi giorni mi contagi (ma senza troppi entusiasmi) ti lascio i miei più sentiti auguri di buone feste, che con tutte le leccornie che prepari saranno senz'altro le più buone di tutti!!!
:)
ivana ha detto…
Ciao Anna,
ti auguro serenità!!!
Grazie dei complimenti, non sono brava, sono solo cose nel DNA, nesun merito...solo la costanza di portare avanti un discorso in famiglia, ci tengono i miei famigliari!!!!

Un abbraccio grande!
Al prossimo anno allora!!!!
unika ha detto…
Quando entro nel tuo blog riesco a percepire i profumi delle cose che con tanto amore prepari....questi dolcetti fritti devono essere fantastici....immagino il profumo tipicamente natalizio di frutta secca...una vera bontà
ivana ha detto…
Grazie Annamaria,
lo stesso ho detto della tua cucina, briosa, stuzzicosa e quant'altro!
Io sento oltretutto nelle mie cose tradizionali, il sapore dell'antico!!!!

Grazie e buona serata a te!!!!
oh my how delicious looking! i want some! ha ha ha

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao carissima Bee...

at last...I'm so glad to read you!!!
Oh, take what you want!!!
They are traditional cookies!
Thank you!!!!
Now you have no more Rock&Roll!!!
Till later!!!
Saluti a te e Sarge!

smiles
xoxoxoxo
Luca and Sabrina ha detto…
I sabadoni....non sai quanti ne ho mangiati da cinno. Mia madre e le mie nonne, usavano solo la marmellata, appunto la Saba, senza le castagne od il cioccolato. L'unica concessione era l'alchermes con cui, una parte, venivano inzuppati.
Sono quei sapori che mi mancano da anni, vuoi perchè le nonne sono finite o quasi, vuoi perchè mia mamma, causa dieta perenne (leggi diabete), ne deve stare alla larga.
Sono tanti i sapori che non ricordo più e che mi mancano, ma i Sabadoni sono tra quelli che mi mancano di più.
Grazie di avermeli fatti.
Bacione grande grande dal tuo nipotino virtuale.
Luca
Un megabacione anche da Sabrina che non li conosceva, i Sabadoni.
Sabrina&Luca
ivana ha detto…
Caro Luca,
se leggi...
dunque: forse confondi saba con savòr. La saba è un prodotto del solo mosto, si pigia l'uva, lo si lascia riposare un po', poi si preleva il succo, va bollito lentamente, la mia amica Marisa impiega 36 ore a farla!
Deve sobbollire, penso che non deve aggiungere i 95 gradi...finché non si arriva ad avere un terzo del volume iniziale.
Praticamente è un liquido vischioso, dolcissimo!Serve da conservante, perché i sabadoni vengono imbibiti di saba dopo la cottura.
I tortelli fritti, cui forse accenni tu, del tuo ricordo, sono ripieni di solo savòr e vanno poi bagnati nell'alkermes, e cosparsi di zucchero semolato, anche questo è un metodo di conservazione!
Questi ultimi possono essere anche cotti al forno (l'impasto però è diverso)...io li chiamo raviole!

Ciao carissimo...nipotino virtuale e un abbraccio anche a Sabrina!!!
Anonimo ha detto…
Ciao cara, che bella ricetta.

Ti auguro a te e alla tua famiglia un bellissimo Natale, che sia felice e sereno.
Un abbraccio
ivana ha detto…
Grazie Patty

Tantissimi auguri a te e ai tuoi cari!!!!
Un abbraccio!!!
Anonimo ha detto…
tutti gli anni i primi di dicembre la mia mamma e mio babbo si cimentano coi sabadoni ricetta semplice che più di così si muore [pasta sfoglia per intenderci quella della pasta fresca tirata non sottilissima ,il ripieno fagioli lessati, castagne secche lessati, saba.Con la pasta fanno dei rettangoli, e lo farciscono[ tipo i canelloni]chiusi ai lati.Cotti in graticola sulla brace poi ancora caldi messi a bagno nella saba perchè così la assorbono.A leggerla non si direbbe un dolce cosi buono il segreto è la saba dolcissima che con il suo sapore speciale , sposa tutti gli ingredienti poveri ,quali fagioli e castagne.Il mio babbo ha vissuto la sua infanzia nel bolognese lui lo fa così in ricordo dei vecchi tempi

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