Passa ai contenuti principali

Lunedì...avanzi, insalata di cappone

Sarebbe praticamente un piatto estivo...ma lo gustiamo ugualmente fuori stagione!!



Ecco, così finiremo l'enorme cappone natalizio che in un modo o nell'altro imperava in quasi tutti i pranzi di stagione!
Un posteriore lessato per avere il brodo di tortellini...ma che nessuno ha mangiato, perché c'erano altre cose appetitose!
Noi due vecchi stasera ceneremo così!

250 g Polpa di cappone lessata (si può fare anche con altro lesso!) fatta a pezzetti
1/2 barattolo di fagioli lessati
2 cipollotti
1 gamba di sedano
sale, pepe, olio, succo di limone ( a piacere aceto)

Tritare le verdure, risciacquare i fagioli del barattolo, preparare l'emulsione con sale succo di limone, pepe e mescolando aggiungere l'olio, si ha una cremina, che si versa nella terrinetta con la carne e le verdure, si mescola bene e si lascia riposare un quarto d'ora!

Commenti

Manuela e Silvia ha detto…
una ricetta davvero strana per finire il cappone, ma sicuramente buonissima!
bacioni
ivana ha detto…
Ciao a voi!
Ma dai? Mica è strano, col lesso noi facciamo per lo più un'insalata di questo tipo, proprio per cambiare sapore!!!
Grazie!!
Ciao!!!
i think this means "left overs"! i love left overs! it means i get to eat and don't have to cook! tits!

smiles, bee
oxoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
My dear Bee
precisely!!!! Left overs are really useful on monday!!!
Ciao!!!!!!

smiles
xoxoxoxoxo
Anonimo ha detto…
Leftovers? Yuk. I sorry Ivana. There is one thing that I do is I never eat leftovers except pizza and spaghetti. Usaully everything I cook is finished at the dinner table. I try to make a dinner for the three of us knowing how much each of us will eat so that there we'll never have any leftovers. I should't say I never have no leftovers. If it ia a dessert and there is some leftover then I definitely will eat it. Ha,ha,ha.

Paul
ivana ha detto…
AHHHH!!!!
Leftovers are a valuable help....for the day after!!! A boiled capon like this was tastier with salad dressing! I like chicken salad!
I'm drawing up...to Parma!
Thanks for visiting!
Buona giornata!
.C annA ha detto…
Le ricette di recupero sono da sempre le mie preferite: se c'è una cosa che mi fa imbestialire è vedere il cibo avanzato nella spazzatura!
ivana ha detto…
Anna cara,
qui da me non si butta proprio niente...magari faccio recuperi fantasiosi...con soddisfazione, pure!!!
Ciao!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.