Sant'Antonio Abate...e la sua forte attinenza con il mondo rurale.
Ancora oggi si dedicano a questo Santo delle manifestazioni e dei riti, come era tradizione nei secoli passati
La sera della Vigilia del giorno dedicato al Santo, si celebra la messa per gli agricoltori. Inoltre, dopo la celebrazione liturgica, tutti sono invitati alla cena che viene preparata nelle strutture della parrocchia, qui nella cittadina, con piatti tipici locali, vino e dolci.
Un tempo quasi tutti i contadini possedevano una stalla con bestiame, il porcile, il pollaio, conigli, oggi invece si trovano solo grandi aziende produttrici di cereali, frutta, o sporadiche aziende allevatrici di bestiame selezionato per la carne.
La benedizione delle stalle era una usanza ben radicata, e nelle famiglie si sentiva forte questo riconoscimento verso il Santo, effigiato sempre circondato da animali domestici, fra i quali non manca mai il maiale.
Il maiale fin dal Medioevo era un animale che, grazie agli Antoniani, poteva circolare all'interno dei centri abitati, perché il suo grasso veniva usato per curare l'herpes zoster o fuoco di Sant'Antonio, in ricordo appunto delle facoltà taumaturgiche del Santo Anacoreta.
L'aspetto suggestivo che ho ancora nella memoria, è il modo accurato in cui proprio nel giorno della Vigilia si strigliavano le bestie, si rigovernava bene la loro posta, si rincalzava paglia nuova, si abbondava col fieno nella loro greppia, si era, in pratica, molto premurosi.
La sera la donna di casa che aveva più autorevolezza, preparava i famigliari al rosario, veniva acceso uno strano lumino, immerso nell'acqua, che si consumava nella notte davanti all'effigie del Santo nella nicchia ricavata in un muro della stalla.
Poi la stalla veniva lasciata a questa tremolante e scarsa luce...nessun famigliare o il bovaro poteva entrarvi fino all'alba del giorno dopo. Si aveva la convinzione che le bestie si parlassero, raccontassero strane cose.
Senz'altro tante suggestive credenze derivano da antichissime superstizioni, come certi riti hanno radice anche nel paganesimo, come il rogo della vigilia, che serviva come sacrificio e beneaugurante per la fine dell'inverno e una propizia stagione a venire.
Nel giorno di Sant'Antonio il 17 gennaio molte famiglie contadine si concedevano un lauto pranzo, di cui ricordo un primo piatto sontuoso:
Una pasta fatta a mano, dei rettangolini di pasta all'uovo avvolti su se stessi come i garganelli, ma non in diagonale, poi molto piccoli, che venivano cotti in un brodo ottimo di cappone, poi conditi con un ragù di regaglie di pollo, quindi affondati in una crema di uovo sbattuto con parmigliano grattugiato, detta concia...insomma un piatto non plus ultra , che concentrava i tre modi di presentare un primo piatto: in brodo, con ragù, con la concia tutti in una volta!!!!
Commenti
smiles, bee
oxoxoxoxoxoxoxox
è interessante scoprire ancora queste tradizioni
I fuochi qui non si fanno più!
Grazie, ciao!!
They look sweet! I like them!
But they have a short life!
Have a good evening!!!
Ciao
smiles
xoxoxoxoxo
Paul
here is not so cold as last week, but we have got fog. The pond is not frozen!
How is your mother? I hope well!
To-day again in the kitchen for the dinner tomorrow!
Ciao to y'all!
ma era pure la stagione in cui si ammazzava il maiale?
io avevo capito che il maiale faceva riferimento all'immagine tradizionale che voleva rappresentare i demoni che lo tentavano in sogno
Infatti l'Abate è abbastanza venerato proprio nelle campagne.
Il fuoco di Sant'Antonio è riferito alle forti tentazioni avute dall'Anacoreta nel deserto, e in Francia l'ordine degli Antoniani, che si era costituito appunto con l'arrivo in Francia di reliquie del Santo, si dedicò all'assistenza dei malati colpiti appunto dal fuoco sacro. Ci sono tuttavia anche altre leggende o credenze, riferite al Santo!
Grazie, ciao!!!