Tiziana sta aprendo il cancello, esce con la sua bicicletta,
"Come va Tiziana?"
"Ci accontentiamo!!!"
Nel cestino appeso al manubrio ha un contenitore coperto a malapena da una busta trasparente di plastica. Distinguo con la coda dell'occhio una ciotola con una polenta soda, particolare!!!!!
"Ma, Tiziana!" esclamo di botto, "non saranno mica i paparòt?"
"Sì, i paparòt; li ho fatti ieri sera, porto questi alla signora Franca!".
Dalla tracollina estraggo veloce la fedele digital e dico:
" Mi permette, vero, che li fotografo, no?" e punto già l'obiettivo e scatto!
Ormai mi hanno battezzata, qua attorno: sono la vecchietta dallo scatto facile...di foto!
I paparòt sono un'antico piatto di polenta, che si faceva per lo più aggiuntando a metà cottura un soffritto di fagioli, o di carni di maiale, o del profumato brodo di coppa di testa, quando si macellava in proprio il maiale che si allevava nel porcile!
Questa polenta di Tiziana è invece alle verdure, tutta vegetariana, bella punteggiata di colori allegri. E' stata la cena per loro, ieri sera. Oggi sarà il pranzo della signora Franca: ne ricaverà delle belle fette, le arrostirà al forno, invece di friggerle come era usanza un tempo... penso proprio che la signora Franca, molto anziana, vedova e sola, accoglierà con gioia questo regalo!
Ma non è finita...invece di andare a casa in macchina con il G., il tempo lo permette, mi incammino a piedi e faccio le mie soste preferite, da Ambra, in salumeria, per un saluto, da Mirella per sbirciare in libreria, dal giornalaio pure....ma poi imbrocco una via per suonare da Gloria: Gloria è una sfoglina, la trovo sempre che sta facendo tortellini, per amiche e parenti, per regalarli, o per omaggiare qualcuno.
Sta davvero tirando la sfoglia, già bella ampia sul tagliere:
" Ancora tortellini?"
"No, sfrappole!" risponde e continua spedita a manovrare il mattarello, poi prende la sua "sprunèla" e ritaglia le strisce di sfoglia, che incrocia a nastro!
Il mio quasi quotidiano incontro con queste persone mi riempe di gioia....sono curiosa e riconoscente per la disponibilità che mi dimostrano, così io riesco a tenere vivo, anche per me, questo "sapere"
E non ho parlato dell'oretta passata oggi con Ada, che il prossimo 12 febbraio compirà 101 anni!!!!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
"Come va Tiziana?"
"Ci accontentiamo!!!"
Nel cestino appeso al manubrio ha un contenitore coperto a malapena da una busta trasparente di plastica. Distinguo con la coda dell'occhio una ciotola con una polenta soda, particolare!!!!!
"Ma, Tiziana!" esclamo di botto, "non saranno mica i paparòt?"
"Sì, i paparòt; li ho fatti ieri sera, porto questi alla signora Franca!".
Dalla tracollina estraggo veloce la fedele digital e dico:
" Mi permette, vero, che li fotografo, no?" e punto già l'obiettivo e scatto!
Ormai mi hanno battezzata, qua attorno: sono la vecchietta dallo scatto facile...di foto!
I paparòt sono un'antico piatto di polenta, che si faceva per lo più aggiuntando a metà cottura un soffritto di fagioli, o di carni di maiale, o del profumato brodo di coppa di testa, quando si macellava in proprio il maiale che si allevava nel porcile!
Questa polenta di Tiziana è invece alle verdure, tutta vegetariana, bella punteggiata di colori allegri. E' stata la cena per loro, ieri sera. Oggi sarà il pranzo della signora Franca: ne ricaverà delle belle fette, le arrostirà al forno, invece di friggerle come era usanza un tempo... penso proprio che la signora Franca, molto anziana, vedova e sola, accoglierà con gioia questo regalo!
Ma non è finita...invece di andare a casa in macchina con il G., il tempo lo permette, mi incammino a piedi e faccio le mie soste preferite, da Ambra, in salumeria, per un saluto, da Mirella per sbirciare in libreria, dal giornalaio pure....ma poi imbrocco una via per suonare da Gloria: Gloria è una sfoglina, la trovo sempre che sta facendo tortellini, per amiche e parenti, per regalarli, o per omaggiare qualcuno.
Sta davvero tirando la sfoglia, già bella ampia sul tagliere:
" Ancora tortellini?"
"No, sfrappole!" risponde e continua spedita a manovrare il mattarello, poi prende la sua "sprunèla" e ritaglia le strisce di sfoglia, che incrocia a nastro!
Il mio quasi quotidiano incontro con queste persone mi riempe di gioia....sono curiosa e riconoscente per la disponibilità che mi dimostrano, così io riesco a tenere vivo, anche per me, questo "sapere"
E non ho parlato dell'oretta passata oggi con Ada, che il prossimo 12 febbraio compirà 101 anni!!!!
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Commenti
Ora capirai perchè ti chiedo questo : sai se le due cose sono la stessa? (scusa "l'italianese") O meglio ancora, per piacere hai per caso la ricetta dei papparot???? Me la daresti? Ti ringrazio infinitamente , un bacione val o Sc. come mi chiami tu!
p.s. se vuoi ti mando anche il mio indirizzo email ...
un bacione grande...da una "nipotona ansiosa"
E' proprio quella!
Ne ho già parlato in un altro post...che trovi abbastanza in fondo alla label CIBI della Memoria!
Paparùcc', infatti e sono una polenta normale, penso che tu la possa fare, alla quale aggiungi un umido di fagioli o soffritto, dipende dalla quantità...questo con le verdure lo voglio fare, facendo il minestrone poi aggiungendo la farina e cuocere a polenta, così mi ha spiegato Tiziana!
Da noi si faceva quasi solo con i fagioli!!!!
Paparùcc' o paparòt sono quindi la stessa cosa...si mangiano nel piatto fondo come minestra, calda densa, o freddi...vedi le foto nel post "paparucc"!!!
Un abbraccio!
A presto!!!!
Annamaria
un bacione da Scarlett for you
p.s. sai che mia nonna era originaria di San Giovanni in Persiceto? e avevo due zie che abitavano ad Argenta ...quindi è proprio una "zona" quasi vicina alla tua!buona giornata cara ciao ;))
Iogodo davvero di queste chicche meravigliose!!!!
Un abbraccio a te!!!
Grazie per l'emozione che tu comunichi a me, con il tuo ricordo nostalgico!!!
Su persiceto vedi anche qui, parecchio! E pure di Argenta, o meglio dell'oasi!
Grazie, un abbraccio!!!!
per le sfrappole, sono i nostri crostoli di carnevale,ma per ora per me niente fritti!
Sì, questi paparòtt o paparucc' penso siano interregionali...cambiano spesso di nome, ma senz'altro sono le varianti possibili ai tempi che furono, per avere un piatto caldo, calorico, poco costoso! Oggi ho avuto una esperienza che non vivevo da più di mezzo secolo!
L'"investitura" del maiale.
Ho persino fatto il saggio, oltre che assaggio, della pasta di salame, cotta in una carta bagnata sotto la cenere, nel fugone, sull'aia...con tanti mici e la cagnolina come spettatori "attivi" con gli ossi che racimolavano in giro!!!!
Si avvicina anche per me la maratona frittelle e sfrappole!!!!
Daii!!! semel in anno insanire licet, no?
Ciaoo!!!!
per queste escursioni che fai sui miei mangiari antichi!
Penso che davvero circa mezzo secolo fa e andando indietro suppergiù i cibi, non essendo poi tanto variati e seguendo per forza le possibilità di avere le materie prime dal proprio territorio, dai campi e dall'orto, avessero una affinità, da regione a regione. Anche l'attrezzatura e i metodi per cucinare erano limitati, per cui mica era raro trovare la padella che cuoceva la stessa frittata, il paiuolo che scodellava la stessa polenta, il tegame che conteneva lo stesso intingolo! Sapori diversi, certo, ma metodologie abbastanza simili!
Grazie davvero...ciao!!!