Passa ai contenuti principali

SORBARA e la sua PIEVE MATILDICA

SORBARA e la sua PIEVE MATILDICA




Questo è il simbolo della Festa del Lambrusco, tutto attorno ci sono campi con vigneti densissimi di viti, nella strada un via e vai di autocarri pieni di uva, che si dirigono alle numerose cantine nei dintorni.





Oggi, domenica sarà l'ultimo giorno della Festa del Lambrusco, che si svolge a Sorbara per due fine settimana in settembre.
Sono stata nel tardo pomeriggio di sabato, con calma a fare un giretto, una giornata serena, non troppo calda...la botte, issata sul lunghissimo braccio meccanico accoglie i visitatori, svettando, altissima, visibile da tutti i punti cardinali!
Nel paese non c'è troppa folla, le bancarelle sono aperte, ma i clienti ancora non si affollano attorno.
In un grande negozio di verdure si sta approntando il banco della festa, con le più belle casse di susine, di mele, di uva da tavola, tutto ben assortito, poi vasetti di leccornie irresistibili, dolci locali tradizionali.
Il capannone-ristorante con i suoi tavoli coperti di carta bianca sono già preparati, sul fondo i volontari stanno cuocendo i robusti piatti del menù, fra un'oretta arrivano i clienti.
Di fronte c'è la pieve, una chiesa dalla facciata rimaneggiata nei secoli, e lo si vede bene, con le aggiunte laterali che l'hanno come dilatata, ma la fascia della navata centrale ancora mostra la sua impronta romanica.
La pietra a vista, l'austerità del luogo, scarno di orpelli, infonde un sentimento di sereno abbandono.
L'interno invece ha tutt'altro aspetto, rimane poco dell'antica struttura, a parte la navata centrale nella sua forma, un rimaneggiamento ottocentesco ha vivacizzato, anche troppo, togliendo l'atmosfera solenne di una chiesa romanica. Cinque navate, colonne rifatte, solo in fondo, nel transetto, si scopre un reperto seminascosto da una grata, che mostra la pavimentazione originale e parte del fusto di una colonna. Un organo restaurato recentemente, abbellisce una cappella laterale.
Una pieve così spersa in quella che era quasi aperta campagna, infatti solo da pochi anni si è edificato un quartiere abitativo tutto attorno, porta invece su di sé una testimonianza storica di peso immenso: qui Matilde di Canossa sconfisse, con improvviso attacco notturno, le truppe di Enrico IV, che cercava la rivendicazione dalla sua umiliazione a Canossa; o meglio si diede un forte colpo alle mire di espansione e di predominio sulla Chiesa, dell'imperatore tedesco.
Vi metto il link al comunicato fatto l'anno scorso alla inaugurazione della Piazza Matilde di Canossa a Sorbara:

http://www.comune.bomporto.mo.it/servizi_comunali/comunicati_stampa/index.htm?ID=541

e la descrizione della battaglia:

http://www.sorbara.it/contenuti/storia/la_battaglia.htm

Va be' di storia conosco poco, ma una certa frequentazione di questi luoghi matildici, mi astimola un po'.
In questi ultimi tempi Matilde di Canossa rivive di una luce incredibile, dappertutto ci si impegna per ricordarla degnamente, con mostre, visite a luoghi, studi, conferenze...e anch'io nel mio piccolo...la ricordo!








Commenti

Laura ha detto…
Buona domenica! Se passi da me ti spetta un premio, un gesto per dimostrare il mio apprezzamento al blog ed alla persona!
Un abbraccio
Laura
unika ha detto…
Ciao...:-) Soleluna del blog http://stegnatdepolenta.myblog.it/ ha iniziato una simpatica raccolta con la zucca....partecipa anche tu...entra nel suo blog e leggi il regolamento:-) un bacio
Annamaria
ivana ha detto…
Cara Laura,
grazie della visita...ma c'è una piccola cosa che mi caratterizza: ringrazio per il pensiero di un premio per me, immeritato o meritato che sia, ma non fanno parte del mio modo di gestire il mio blog!
Non ho voluto offendere nessuno, già l'ho detto alcuni mesi fa, forse tu non ne sei a conoscenza!!!
Chiedo scusa...ma è un mio principio.
Ciao, ti faccio visita appena posso, come vedi ho sempre molto lavoro, che mi impegna!!
Ciao e grazie di cuore!!!!
Un abbraccio!
ivana
ivana ha detto…
Cara Annamaria,

grazie della comunicazione, ma io lavoro in solitario, solo con quello che mi fa piacere al momento e non ho tempo per aggregarmi ad altre attività!LO sai anche tu, vero, che sono fatta a modo mio e mi piace gestirmi così.altrimenti mi perdo in giro e non mi ci raccapezzo più!
Ma le visite le faccio senz'altro ai tuoi amici!!!

Un abbraccio grosso grosso. Che hai fatto oggi? Passo a vederti più tardi, rientro ora da un pranzo con amici!

ivana
the church is lovely! the organ is so beautiful! you tell about it so good too, thank you ivana for showing me things i would never see otherwise! have a wonderful sunday my friend!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Grazie cara Bee,
please look at these posts, you find other Churchs and particularities of my own Region!
http://cucinariodinonnaivana.blogspot.com/search/label/BOLOGNA%20%3A%20%20DINTORNI
Una buona domenica anche per te!!!
xoxoxoxoxox
ivana
Swati ha detto…
Dear Ivana

Thanks for visiting my blog..It nice to see your lovely blog and hope to see you often.

Thanks
Swati
ivana ha detto…
Ciao Swati!
I thank you too!!!
I saw wonderful realizations of cakes on your blog!!!
Good day!
ivana

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di