Passa ai contenuti principali

Violetta tenace

Questa invece è la foto dell'aprile 2007, che mostra il cespuglietto cresciuto fra sassi, pietre e cemento, quest'anno non ce l'ha fatta a rianimarsi....le pagliuzze secche si sono disperse!




Pensavo che quest'anno non mi spuntassero più le violette bicolore, che negli anni passati mi rallegravano i piccoli spazi di terra fra marciapiede e selciato...poi ecco spuntare da sotto il vascone di cemento del prezzemolo, da una fessura del marciapiede, una inattesa, coraggiosa piantina. E mi commuove! Non disperare mai della vita...ti offre sempre qualcosa, quando meno te l'aspetti!

Commenti

unika ha detto…
ma sai che è bellissima questa violetta...ivana...stasera mi sono anticipata e voglio lasciartela io la buonanotte...un bacio grande
Annamaria
ivana ha detto…
o.k., Anna maria
il pensiero di augurio era rivolto a te e a coloro che nell' arido della vita...vedono spuntare, malgrado tutto, un piccolo coraggioso fiore!!!
Un abbraccio
Anonimo ha detto…
sembra quasi una foto del mio terrazzo. certo, queste violette sono deliziose, due anni fa ne comprai una cassetta, che piantata in autunno fiorì ininterrottamente fino all'estate successiva, incluso tutto l'inverno. Poi sparirono ed ora rispuntano un po' dappertutto, io le trovo commoventi.
ivana ha detto…
Ciao Biblio!
sono davvero commoventi...poi così modeste e di poche pretese. Avevo un cespuglietto rigoglioso in un punto così poco favorevole, che quest'anno non mi è rispuntato, ma l'anno scorso mi era fiorito per molti mesi, metto la foto anche di quelle.
Quest'anno solo questa singola, e un'altra all'ombra di un ibisco ancora immaturo, perchè potato drasticamente e i rametti stanno rifacendosi adesso!
Ciao! Bellissime le tue rose e la giorgina bianca!
Anonimo ha detto…
ibisco siriaco o sinensis? cioè quello a fiori rosa o lilla ( o bianchi o azzurri) o quello tropicale dai fiori rossi? perchè il siriaco va potato molto in primavera e fiorisce nella tarda estate, l'altro si ricovera in inverno e se ha caldo e sole fiorisce in continuazione
ivana ha detto…
Cara Biblio,
non chiedermi il nome, devo cercarlo...ma l'ibisco che ho è un arbusto, i fiori sono rosa e bianchi, mi si riproducono dappertutto, spuntano da terra con gran facilità, e crescono in fretta. Fioriscono per tutta estate e mi fanno un putiferio di sporco con tutti quei fiori che si aprono in continuazione!
Va be', buona notte, stasera sono stata assente dal PC! Gli occhi mi danno problemi, accipicchia!!!
(Ho parecchie foto e le metterò a parte!)
Anonimo ha detto…
allora è il siriaco, ce l'ho anch'io nato da semi raccolti sulla riviera di Barcola
ivana ha detto…
Ecco, grazie!
Così me lo noto!
Qui in casa mia siamo parecchio distratti, poi io sono così poco paziente e presa da mille interessi, che la memoria mi fa degli scherzetti!Ora mi metto di impegno e preparo la mappa della mia giungletta!!!
Ciao, buon Sabato!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.