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Nonantola e la sua Abbazia

La facciata dell'Abbazia, il Protiro, la bifora











Nonantola è un piccolo paese del Modenese, ma tanto importante per la storia densa di avvenimenti culturali, religiosi, sociali che si sono snodati nei secoli. Il periodo più importante è da collocarsi dall' ottavo secolo, circa; ora non sto a snocciolare dei dati, che non so a memoria, che però si possono benissimo reperire nel web.
Fulcro è il Complesso Abbaziale, con la Chiesa Romanica, il Palazzo Abbaziale, il Refettorio; ma vi sono altri spazi del tessuto urbano ancora da riscoprire, dei reperti man mano vengono alla luce negli scavi archeologici.
Un preparato gruppo di studiosi da alcuni anni si dedica alla valorizzazione di Nonantola, del suo passato; sono state pubblicate varie e valide opere, ogni volta che vado, mi meraviglio per i risultati ottenuti; ammirabile è il fervore che anima le persone, per la maggior parte volontari, che facilitano l'approccio con il paese e le sue opere. L'offerta per il turista è migliorata, i mezzi di conoscenza si sono moltiplicati.
E'piacevole camminare e godere esteticamente dell'aspetto della nuova Nonantola.
Dalla piazza verso l'esterno ecco affacciarsi la Chiesa Abbaziale!

Commenti

lovely ivana,

i am enjoying seeing more of your beautiful country that i was not privileged to see on my two trips there. very nice!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!
There are so many interesting thimgs to see...i do only a little descrition, with poor competence!
Thanks!
xoxoxoxoxoxo
ivana
Anonimo ha detto…
stupenda, attendo l'interno! i bassorilievi mi sembrano abbastanza simili a quelli dell'Antelani, no?
ivana ha detto…
Cara Biblio,
L'Abbazia è stata ripristanata allo stile originario romanico carolingio solo all'inizio del ventesimo secolo, dopo che nei secoli aveva avuto delle trasformazioni significative, che travisavano tutta l'originalità dell'opera.
Il Portale originale è della scuola di Wiligelmo, lo stesso della fabbrica del meraviglioso duomo di Modena, ma qui sono solo scolari, i leoni hanno una rustica genuinità.
Dell'interno ho solo la cripta, una delle maggiori esistenti in Europa nelle abbazie romaniche. La cripta fu interrata per secoli, causa alluvioni.
E' stata magnificamente riportata allo splendore originale. Le colonne, 64, sono per la metà originali...ah, ne parlo domani sto aspettando sette persone a cena...siamo in nove!!!

Grazie!!!!
Anonimo ha detto…
i leoni saranno modesti, ma i bassorilievi degli stipiti mi sembrano di tutto rispetto! Ho sbagliato a riferirli all'Antelami invece che a Wiligelmo, mi sembravano un po' più "snelli" rispetto a quello che ricordavo io di Wiligelmo.
ivana ha detto…
Sì, cara Bilblio,
Gli stipiti sono magnifici, io ho fografato solo un segmento di quello sinistro e uno del destro, ma sono particolari: rappresentano sia la storia della abbazia dal settimo secolo, fondata da Sant'Anselmo, da un lato, e la realtà del territorio nell'altro, dove i Benedettini hanno letteralmente bonificato, costruito, lavorato intensamente. Importante è l'archivio abbaziale, con documenti scritti di importanza mondiale, alcuni in copia, visto che gli originali a volta trasmigrano.
Ma devo con calma riprendere tutto il materiale che ho racimolato negli anni, poi deposto...ma vale la pena metterlo!
Ma sono così dispersa e dispersiva!!!
Ciao

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