Passa ai contenuti principali

Ciambella con prugne e mandorle

Gli ingredienti pronti per la preparazione della ciambella

Alla crema di uova e farine va incorporata la neve di albumi, a mano con un cucchiaio

Versare in uno stampo ben imburrato e infarinato


Risulta morbida e profumata






Ciambella con mandorle e prugne

Ancora una ciambella....... è una mia passione, per avere qualcosa per la colazione, senza dover ricorrere a merendine o biscotteria varia...per nipotini, ma anche per i grandi.

Un dolce semplice, ma che mi è risultato soffice, con sapori ben armonizzati…

Gli ingredienti sono in sequenza di esecuzione

3 uova + 1 rosso
125 g zucchero
50 ml olio
140 g farina 00
70 g mandorle sfarinate, non spellate
70 g prugne morbide in sacchetto, o anche quelle sciroppate in barattolo scolate, a pezzetti
50 ml vino bianco dolce
1/3 bustina lievito in polvere
un pizzico di misto spezie


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

 


Sbattere nella ciotola dello sbattitore i 4 tuorli con lo zucchero, poi sempre sbattendo aggiungere l’olio e montare a crema bella chiara.
In una ciotola pulita montare a neve i 3 albumi.
Aggiungere la farina di mandorle e la farina in cui si sono affondate le prugne a pezzetti, per non farle scivolare al fondo della ciambella, durante la cottura, e il lievito. Mescolare a bassa velocità, versando anche il vino; togliere la ciotola e a mano con un cucchiaio di acciaio incorporare la neve degli albumi.
Il forno va preriscaldato a 160° ventilato.
Ungere con burro morbido lo stampo d’alluminio per ciambelle e infarinarlo, versarvi la crema morbida e cuocere in forno per 40 minuti.

Commenti

Anonimo ha detto…
parente del plum-cake imparato da un'amica della mamma: uova con zucchero, albumi a neve, farina, solo il mio non aveva le mandorle e al posto delle prugne ci stava l'uvetta, al posto del vino un cucchiaio di Rum, in cui si era fatta rinvenire l'uvetta, la bustina di lievito.. solo che da buon dolce di cucina austroungarica ci va il burro fuso e MAI olio. Non riesco nemmeno a pensare all'olio in un dolce, se non par la pasta tirata dello strudel
unika ha detto…
che buona ciambella...ne prendo una fetta per la colazione di domani:-)...buonanotte Ivana:-)
Annamaria
unika ha detto…
che buona ciambella...ne prendo una fetta per la colazione di domani:-)...buonanotte Ivana:-)
Annamaria
ivana ha detto…
Ciao!!!

Questa è una ciambella, tutta scombinata, come il mio solito...come vedi dalle immagini, ho montato le uova, lo zucchero e l'olio, ed è diventata una maionese sofficissima...poi tutto il resto, usando rimanenze di mandorle e prugne salvate dalla mia voracità clandestina!!!!
Non sa affatto di olio! (ma neppure di burro!!!)
Puoi provare, non è da dieta,però!
Servita anche ieri sera ad amici che guardavano la partita...e han gradito!!!!!
ivana ha detto…
@ ciao Annamaria,

te la offrirei volentieri, ora le giornate sono già calde e sotto il gazebo potremmo fare colazione insieme!!!
Sei un po' lontana, peccato!!!
Buona notte!

Ivana
Michela cake designer ha detto…
Deliziosa.. a me invece i dolci con l'olio piacciono molto..son molto soffici.
Molto di più di quelli con il burro.
Certo dipende dall'olio, io uso quello di mais oppure di riso e vengon una favola.
ivana ha detto…
Michela cara,

e dire che ho usato quello e.v.o., ma in dose modesta, perché in casa usiamo solo quello!
Ma in questa l'ho montato assieme a zucchero e tuorli e si è "disintegrato", poi gli altri sapori hanno mimetizzato il suo di odore!

Grazie
ci sentiamo!
Un abbraccio
dede leoncedis ha detto…
certo che per buona sembra buona, bisognerà rimandare un'altra volta l'inizio del ramadan
ivana ha detto…
Dede cara,

buona era, seppure improvvisata...i metodi sono già insiti in me da decenni, per cui vado ormai ad occhio, peso proprio solo per avere dei dati reali da trascrivere, e a volte vado ad occhio anche lì, a posteriori!!!
(In verità le mandorle a un certo punto mi sono sembrate troppe e la farina poca...quindi ho aumentato la farina di una ventina di grammi e tolto una trentina di grammi da lla farina di mandorle...da cui ho poi fatto la torta di cioccolata..ecc.....ecc......ecc
la noia è un nemico per me!).
Naturale che io proprio non insegno a nessuno, è solo un divertissement personale, birichino!

Ciao e grazie!
ivana ha detto…
Dede cara,

buona era, seppure improvvisata...i metodi sono già insiti in me da decenni, per cui vado ormai ad occhio, peso proprio solo per avere dei dati reali da trascrivere, e a volte vado ad occhio anche lì, a posteriori!!!
(In verità le mandorle a un certo punto mi sono sembrate troppe e la farina poca...quindi ho aumentato la farina di una ventina di grammi e tolto una trentina di grammi da lla farina di mandorle...da cui ho poi fatto la torta di cioccolata..ecc.....ecc......ecc
la noia è un nemico per me!).
Naturale che io proprio non insegno a nessuno, è solo un divertissement personale, birichino!

Ciao e grazie!
ivana ha detto…
Dede,

sono piccoli divertimenti casalinghi...niente di speciale...basta che sia gradevole, e pratico, per merende, colazioni e per bere un bicchier di vino davanti ad una partita!
spero che mi parta, avevo scritto un commento e non mi partiva!!!
Grazie Dede!
cia

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.