Saturday, February 02, 2008 8:01 AM
non ci sara' un diario di viaggio "vietnam del nord, parte seconda" perche' siamo scappate dal freddo nord verso il clima piu' mite del Laos.
Dopo l'escursione in barca ad Halong Bay, dove eravamo a serio rischio congelamento, siamo arrivate giovedi' alle 17 ad Hanoi dopo appena 9 ore di viaggio tra barca e minibus. Ma la voglia di fuggire era tanta che abbiamo comprato i biglietti per il primo bus in partenza alle 18 per il Laos, 22 ore di viaggio per 20 dollari.
Questa l'allegra combriccola tutta vietnamita del bus pubblico:
dietro di noi due hanno vomitato tutto il tempo, di fianco a loro uno che russava di brutto + donnina vietnamita che aveva imbarcato un numero imprecisato di scatoloni sistemati tra sedili e corridoio in un modo che neanche l'impiegato dell'anno alla Lego avrebbe immaginato; davanti a noi uno che tossiva e si grattava la forfora vietnamita dalla testa puntandola verso di noi; poi chi mangiava, chi dormiva. Ma di fianco a noi un canadese bellissimo per consolarci!
Il tutto con riscaldamento spento e musica vietnamita a volume altissimo anche in piena notte! che ridere!
Questo il viaggio:
partite alle 18, sosta cena alle 2 di notte in un postazzo dove abbiamo mangiato benissimo, e dove nel bagno non c'era ne' il wc, ne' un buco per terra (ma questo l'avevamo gia' sperimentato), ma neanche un secchio d'acqua con cui "pulire" il pavimento dopo la pipi'...
dalle 4 alle 6 sosta davanti a casa dell'autista perche' potesse dormire un po'.
ore 7 arrivo alla frontiera e sembrava di essere a Roncobilaccio a novembre: un nebbione della madonna e freddo porco! Gran casino negli uffici, nessuno che ti spiega... alla fine sul passaporto ho un timbro per stare in Laos fino al 30 febbraio, nessuna possibilita' di spiegare che quella data non esiste neanche nel calendario laotiano!
Mai pensato nella vita di andarci, mai pensato che a qualcuno venisse in mente di venirci. Invece sono qui e con me ci sono tanti viaggiatori, quelli curiosi, quelli che evitano i luoghi consumati dal turismo.
I viaggiatori che abbiamo incontrato finora sono per lo piu' giovani under 35, amici che viaggiano insieme, giovani coppie o ragazzi da soli. Ho incontrato tante giovani coppie che hanno mollato il lavoro e si sono regalate mesi di viaggio in giro per il mondo: e' molto + semplice di cio' che sembra, basta affittare un garage in cui lasciare gli arredi di casa, salutare tutti e partire per un per un viaggio a tempo indeterminato fino a quando non si esaurisce la carta di credito.
Ci sono tanti occidentali che lo fanno, lavorano duro per qualche anno per risparmiare soldi sufficienti e semplicemente partono. A tutto il resto penseranno al ritorno.
Ci sono tanti occidentali che lo fanno ma nessun italiano. Non ci sono italiani qui, gli unici che ho visto sono di mezza eta' in tour organizzati, ma nessun viaggiatore.
Gli italiani fanno altre cose, non viaggiano. A 18 anni dobbiamo scegliere tra universita' e lavoro: se scegli la prima meglio nn perdere tempo con filosofia o scienze pure per non rischiare di non trovare lavoro; se scegli la seconda meglio un'azienda solida che ti offre un contratto a tempo indeterminato, cosi' a 30 anni guardi indietro gli ultimi 10 e sai come saranno i prossimi 20. Poi ti serve una storia seria, un compagno che abbia pure lui un lavoro stabile cosi' la banca ti fa il mutuo a vita per la casa di proprieta'. Poi ti serve una macchina decente che ti distingua almeno da un extracomunitario, e 3 settimane di vacanza preconfezionata all'anno. Questo puo' essere il paradiso per le persone a cui piace, per chi crede in queste cose e ci sta bene.
Ma io mi chiedo: perche' non abbiamo anche noi l'opzione "viaggio"?? perche' nessuno parte per un anno all'estero per crescere, esplorare, capire??
Qui davvero ci sono 20enni in giro per i fatti loro, che non spendono i soldi di papa' ma i propri, che non perdono tempo ma semplicemente scelgono un'altra strada.
E ci sono coppie che hanno lavorato per anni e ora si godono un'esperienza unica senza l'ansia del posto fisso o del mutuo, in un viaggio che costa in totale meno di una cucina.
Ma al di la' di cio' che ci piace, ci appartiene o ci viene imposto, credo che l'idea di fare un viaggio lungo o lunghissimo meriti di essere considerata e magari fatta, a qualsiasi eta'.
La vita che abbiamo a casa rimane sempre e comunque la' dove la lasciamo, dove torneremo, ma prendersi un momento per se' stessi, per "buttarsi" in un'avventura e' un regalo che forse vale la pena di farsi!
Ho estrapolato dal "Diario Elettronico" (non posso chiamare semplicemente e-mail!!!) i pensieri e in fondo il concetto esistenziale di Elena, che conoscete già.
Venerdì sera ci ha presentato il suo viaggio di quattro mesi nel Lontano Oriente, peccato che fosse così freddo, e sotto il tendone non era poi così piacevole!!!!
Ci ha fatto sognare...ma anche tanto riflettere!!!
Testo e Foto di Elena F.
non ci sara' un diario di viaggio "vietnam del nord, parte seconda" perche' siamo scappate dal freddo nord verso il clima piu' mite del Laos.
Dopo l'escursione in barca ad Halong Bay, dove eravamo a serio rischio congelamento, siamo arrivate giovedi' alle 17 ad Hanoi dopo appena 9 ore di viaggio tra barca e minibus. Ma la voglia di fuggire era tanta che abbiamo comprato i biglietti per il primo bus in partenza alle 18 per il Laos, 22 ore di viaggio per 20 dollari.
Questa l'allegra combriccola tutta vietnamita del bus pubblico:
dietro di noi due hanno vomitato tutto il tempo, di fianco a loro uno che russava di brutto + donnina vietnamita che aveva imbarcato un numero imprecisato di scatoloni sistemati tra sedili e corridoio in un modo che neanche l'impiegato dell'anno alla Lego avrebbe immaginato; davanti a noi uno che tossiva e si grattava la forfora vietnamita dalla testa puntandola verso di noi; poi chi mangiava, chi dormiva. Ma di fianco a noi un canadese bellissimo per consolarci!
Il tutto con riscaldamento spento e musica vietnamita a volume altissimo anche in piena notte! che ridere!
Questo il viaggio:
partite alle 18, sosta cena alle 2 di notte in un postazzo dove abbiamo mangiato benissimo, e dove nel bagno non c'era ne' il wc, ne' un buco per terra (ma questo l'avevamo gia' sperimentato), ma neanche un secchio d'acqua con cui "pulire" il pavimento dopo la pipi'...
dalle 4 alle 6 sosta davanti a casa dell'autista perche' potesse dormire un po'.
ore 7 arrivo alla frontiera e sembrava di essere a Roncobilaccio a novembre: un nebbione della madonna e freddo porco! Gran casino negli uffici, nessuno che ti spiega... alla fine sul passaporto ho un timbro per stare in Laos fino al 30 febbraio, nessuna possibilita' di spiegare che quella data non esiste neanche nel calendario laotiano!
Mai pensato nella vita di andarci, mai pensato che a qualcuno venisse in mente di venirci. Invece sono qui e con me ci sono tanti viaggiatori, quelli curiosi, quelli che evitano i luoghi consumati dal turismo.
I viaggiatori che abbiamo incontrato finora sono per lo piu' giovani under 35, amici che viaggiano insieme, giovani coppie o ragazzi da soli. Ho incontrato tante giovani coppie che hanno mollato il lavoro e si sono regalate mesi di viaggio in giro per il mondo: e' molto + semplice di cio' che sembra, basta affittare un garage in cui lasciare gli arredi di casa, salutare tutti e partire per un per un viaggio a tempo indeterminato fino a quando non si esaurisce la carta di credito.
Ci sono tanti occidentali che lo fanno, lavorano duro per qualche anno per risparmiare soldi sufficienti e semplicemente partono. A tutto il resto penseranno al ritorno.
Ci sono tanti occidentali che lo fanno ma nessun italiano. Non ci sono italiani qui, gli unici che ho visto sono di mezza eta' in tour organizzati, ma nessun viaggiatore.
Gli italiani fanno altre cose, non viaggiano. A 18 anni dobbiamo scegliere tra universita' e lavoro: se scegli la prima meglio nn perdere tempo con filosofia o scienze pure per non rischiare di non trovare lavoro; se scegli la seconda meglio un'azienda solida che ti offre un contratto a tempo indeterminato, cosi' a 30 anni guardi indietro gli ultimi 10 e sai come saranno i prossimi 20. Poi ti serve una storia seria, un compagno che abbia pure lui un lavoro stabile cosi' la banca ti fa il mutuo a vita per la casa di proprieta'. Poi ti serve una macchina decente che ti distingua almeno da un extracomunitario, e 3 settimane di vacanza preconfezionata all'anno. Questo puo' essere il paradiso per le persone a cui piace, per chi crede in queste cose e ci sta bene.
Ma io mi chiedo: perche' non abbiamo anche noi l'opzione "viaggio"?? perche' nessuno parte per un anno all'estero per crescere, esplorare, capire??
Qui davvero ci sono 20enni in giro per i fatti loro, che non spendono i soldi di papa' ma i propri, che non perdono tempo ma semplicemente scelgono un'altra strada.
E ci sono coppie che hanno lavorato per anni e ora si godono un'esperienza unica senza l'ansia del posto fisso o del mutuo, in un viaggio che costa in totale meno di una cucina.
Ma al di la' di cio' che ci piace, ci appartiene o ci viene imposto, credo che l'idea di fare un viaggio lungo o lunghissimo meriti di essere considerata e magari fatta, a qualsiasi eta'.
La vita che abbiamo a casa rimane sempre e comunque la' dove la lasciamo, dove torneremo, ma prendersi un momento per se' stessi, per "buttarsi" in un'avventura e' un regalo che forse vale la pena di farsi!
Ho estrapolato dal "Diario Elettronico" (non posso chiamare semplicemente e-mail!!!) i pensieri e in fondo il concetto esistenziale di Elena, che conoscete già.
Venerdì sera ci ha presentato il suo viaggio di quattro mesi nel Lontano Oriente, peccato che fosse così freddo, e sotto il tendone non era poi così piacevole!!!!
Ci ha fatto sognare...ma anche tanto riflettere!!!
Testo e Foto di Elena F.
Commenti
Grazie...io non manco mai, ho un certo feeling con Elena!!!
Prossima partenza: 5 mesi in Africa!!!!
Riferirò, naturalmente; dal Sud poi verso Est quindi zona Atlante!
Ciau!