Passa ai contenuti principali

Trattoria dei giovani Lupi


I giovani "Lupi"
Festeggiamo quindi il famigerato compleanno 73 alla trattoria "Porto del Lupo"
All'insegna di "cena giovane, simpatica, rustica...."
Vi mostro quindi le portate e... i simpatici personaggi a contorno!
I giovani lo meritano...accaldati, indaffarati, veloci, sorridenti sempre... e la mia digitale scalpitante!


Davide al "forno", letteralmente quasi arrostito!

Valeria velocista fra i numerosi tavoli

grigliata e pizza in singolar tenzone: Davide e Riccardo

Cominciamo con caramelle...

la grigliata succulenta

il quadro di verdure!

Dulcis in fundo...per la sottoscritta!!!!






Commenti

Anonimo ha detto…
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Nona Picia ha detto…
Bona quella torta! Me ne mandi un pezzettino? In cambio io ti mando una porzione del tirami su che lòe mie due nipotine più piccole hanno fatto e decorato!
ivana ha detto…
Bene ci sto!!!!

Ciao...corro a una festa di una Pieve di Santa Clelia, una ragazza di queste parti, che nell'Ottocento creò un ordine monastico...passerò il servizio dopo...se non piove e riesco farlo!!!
Una abbraccio!
Rossella Mazzotta ha detto…
Innanzitutto Augurissimi per il tuo compleanno e poi complimenti per il tuo bellissimo blog!
Sappi che non ti mollo più, ti linko così non perdo il tuo indirizzo e spero che vorrai darmi qualche consiglio;-)A presto!
ivana ha detto…
Ciao Cannelle,

ho scritto per tre volte, e per tre volte non sono riuscita a inviare...spero stavolta!!!
Ho mandato però un commentino ai tuoi maccheroni!!!

Grazie degli auguri e del complimento, che ricambio davvero con interesse per il tuo blog!!!
unika ha detto…
quante cose buonissime in questo post:-) si Ivana...l'email funziona:-)
Annamaria
Alessia ha detto…
ussignur quanto ben di dio! tra quelle splendide caramelle e quella delizia di torta...non saprei cosa scegliere!!

splendide anche le foto di elena qui sotto e tutta quella meravigliosa produzione di polpettone, che da buona emiliana ADORO! mi ricorda tanto mia nonna!!

se vuoi passare sul mio blog sei benaccetta ovviamente :** baci!
ivana ha detto…
Ciao!

Grazie....arrivo anche da te!!!!
Oggi ho prodotto in modo folle, mi vuole un sacco di tempo per elaborare il tutto, ma metterò qualcosa stasera!
Ciao, abbraccio!
ivana ha detto…
Ciao Annamaria!!!

Tutto bene? Avevo scritto, ma la conferma di lettura non mi è arrivata, forse anche l'ultima non ti è arrivata!!???

Buona serata!!!
Una abbraccio!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.