Passa ai contenuti principali

Mezze penne ai fiori di zucca

Questi sono i fiori maschi di zucca, appena raccolti dopo la pioggia!


Daniele esegue la sua ricetta:
li lascia a bagno per togliere ogni residuo di terriccio o di insetti


Soffrigge con cipolla in olio


prepara la crema di formaggio e uovo

in padella a insaporirsi!!!



Questa è la ricetta di Daniela, la mia vicina....sono ricorsa a lei...sono negata a fare i fiori di zucca, pensavo di farli solo fritti impanati e...invece lei ha realizzato questa buona pasta solare e gustosa!



12 fiori di zucca
180 g pasta mezze penne
1/2 cipolla
30 g parmigiano reggiano grattugiato
1 uovo piccolo
olio, sale, pepe
Lavare molto bene i fiori di zucca, tagliarli a striscioline e farli appassire con la cipolla in una padella nell'olio e.v.o.
Sbattere un uovo piccolo con parmigiano grattugiato.
Cuocere le mezze penne al dente, scolarle, ma non troppo, quindi farle insaporire in padella col condimento. Unire la crema di uovo e formaggio e lasciare solo addensare.
Pepare leggermente.

Commenti

GiorgiaM ha detto…
Oggi ,causa maltempo, sono andata a pranzo da mia suocera e ho ammirato una pianta di zucchine, enorme , bella piena di fiori e foglie verde scuro.
La settimana prossima la fotografo!
ivana ha detto…
Ciao Giorgia...
bene...tu mostri la pianta di zucca e ---io la piantina di pomodoro, che dal"giardino pensile" di mio nipotino, ho travasato qui da me...chissà che riesca a produrmi pomodori!
Seguirò passo passo la crescita!
L'anno scorso avevo seminato la zucchina trombetta, ma non sono mai arrivata a vedere il frutto, le lumache e il resto se la sono mangiata tutta!!!
Ciao ,..buona notte!!!
Anonimo ha detto…
mah, il primo anno di terrazzo, piena di entusiasmo,ripulii un rettangolino di terreno e ci trapiantai un paio di piantine di pomodoro. ne vennero fuori una decina di pomodori gustosissimi! poi mi stancai di doverle sostenere con tutori...
ivana ha detto…
L'anno scorso da una pianta spontanea nata nel vasone del prezzemolo, ricavai un mese di pomodori perine, e ci spero anche quest'anno...ho già pronto due canne ..che erano per le zucchine finite male dell'anno scorso!!!

Ciao
Luca and Sabrina ha detto…
Sabato abbiamo comperato dei fiori di zucca, una parte l'abbiamo utilizzata per un sughetto a base di pesce, gli altri li cucineremo domani, un'idea di cosa farne non ce l'avevamo finchè non abbiamo visto questa tua ricetta. E' semplice e ci piace, grazie carissima Ivana!
Un abbraccio
Sabrina&Luca
ivana ha detto…
Ciao anche da qui, Sabrina e Luca...

Il merito della ricetta non è mia, ma della mia vicina! I fiori mi erano stati appena regalati e nell'incertezza di come utilizzarli, li ho a mia volta regalati!!!
Ma mi affretto a rifare io la ricetta, perché è proprio allettante, con sapori semplici e sostanza!
Un abbraccio!
unika ha detto…
una pasta buonissima...un bacio grande
Annamaria
ivana ha detto…
Ciao Annamaria,

una serena settimana a te!
Poi vedo che hai cucinato oggi!!!!

Un abbraccio!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.