La bella, semplice chiesa romanica è stretta dalla via e dai caseggiati
La fiancata destra vista dall'abside
I costumi di tre personaggi del Faust di Goethe
Sant'Apollinare di Persiceto
All'inizio di Corso Italia,entrando in città dalla strada per Cento, a sinistra si incrocia la Via S.Apollinnare e percorrendola per pochi passi si incontra la antica chiesa di S. Apollinare, oggi sconsacrata, di proprietà del comune.Si ha documentazione dal 1214, fu ricostruita nelle forme attuali nel 1436-1437, ebbe periodi di importanza ma già dal Seicento cominciò un suo declino e all'inizio dell''800 fu chiusa al culto. Appena 11 anni fa furono eseguiti interventi di restauro, e da allora molto spesso vi si tengono mostre e manifestazioni culturali.
E' una chiesa in laterizio, è semplice e solida. Si presenta con un tetto a due soli spioventi, la facciata presenta due finestre a occhio nella parte alta della facciata, delimitata da due contrafforti.
Il portale è stato rifatto secondo l'originale quattrocentesco, ed è sormontato da un arco a tutto sesto, ornato da formelle in cotto con motivi vegetali.
L'interno è a una unica navata, a pianta rettangolare e abside poligonale e il tetto è a capriate, frutto del recente rifacimento.
E' un ambiente molto buio e a tutte le manifestazioni si allestisce un sistema di luci idonee. E' molto suggestivo entrare nella penombra, varcando la soglia nascosta da un tendaggio.
L'ultima mostra appena conclusa aveva un nome suggestivo:
La Realtà dell'Illusione, e ci ha mostrato il percorso teatrale di una signora eccezionale, Luisa Spinatelli, costumista e scenografa che ha lavorato per i maestri del teatro come Strehler, e altri in tutto il mondo.
I pezzi esposti, corredati dagli studi e disegni che li hanno prodotti, avevano la preziosità di linea, tessuto e storia, che mi ha incantato.
Ho estrapolato i costumi di tre personaggi del Faust di Goethe.
La fiancata destra vista dall'abside
I costumi di tre personaggi del Faust di Goethe
Sant'Apollinare di Persiceto
All'inizio di Corso Italia,entrando in città dalla strada per Cento, a sinistra si incrocia la Via S.Apollinnare e percorrendola per pochi passi si incontra la antica chiesa di S. Apollinare, oggi sconsacrata, di proprietà del comune.Si ha documentazione dal 1214, fu ricostruita nelle forme attuali nel 1436-1437, ebbe periodi di importanza ma già dal Seicento cominciò un suo declino e all'inizio dell''800 fu chiusa al culto. Appena 11 anni fa furono eseguiti interventi di restauro, e da allora molto spesso vi si tengono mostre e manifestazioni culturali.
E' una chiesa in laterizio, è semplice e solida. Si presenta con un tetto a due soli spioventi, la facciata presenta due finestre a occhio nella parte alta della facciata, delimitata da due contrafforti.
Il portale è stato rifatto secondo l'originale quattrocentesco, ed è sormontato da un arco a tutto sesto, ornato da formelle in cotto con motivi vegetali.
L'interno è a una unica navata, a pianta rettangolare e abside poligonale e il tetto è a capriate, frutto del recente rifacimento.
E' un ambiente molto buio e a tutte le manifestazioni si allestisce un sistema di luci idonee. E' molto suggestivo entrare nella penombra, varcando la soglia nascosta da un tendaggio.
L'ultima mostra appena conclusa aveva un nome suggestivo:
La Realtà dell'Illusione, e ci ha mostrato il percorso teatrale di una signora eccezionale, Luisa Spinatelli, costumista e scenografa che ha lavorato per i maestri del teatro come Strehler, e altri in tutto il mondo.
I pezzi esposti, corredati dagli studi e disegni che li hanno prodotti, avevano la preziosità di linea, tessuto e storia, che mi ha incantato.
Ho estrapolato i costumi di tre personaggi del Faust di Goethe.
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