La Domenica di Pasqua è imminente, le tradizioni di casa mia non mi suggeriscono specialità tipiche, per cui leggendo e ascoltando in giro, ho avuto l'idea di un pane-ciambella salato e saporito, da offrire per la colazione di Pasqua con le uova sode benedette.
Ero partita con questi ingredienti
Testo e foto di ivanasetti
che poi ho completato con mortadella, olio e yogurt
Ero partita con questi ingredienti
Testo e foto di ivanasetti
che poi ho completato con mortadella, olio e yogurt
Ho cotto in uno stampo da budino capiente
350 g farina 00
1 bustina di lievito secco
1 cucchiaino di sale, una macinatina di pepe
70 g grana padano grattugiato
60 g mortadella tritata a dadini
2 uova
50 ml latte
2 cucchiai di yogurt
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
Mescolare il lievito alla farina, rompervi al centro le due uova mettere il formaggio grattugiato la mortadella lo yogurt, olio, sale e pepe e cominciare a mescolare con una forchetta, poi impastare a mano, deve essere una massa morbida.
Fare una palla e farla lievitare in una posizione calda. Dopo un'ora e mezza riprendere l'impasto, maneggiarlo leggermente riformare una palla e aggiustarlo nello stampo ben spennellato con olio.
L'ho lasciato lievitare circa 3 ore ancora.
Forno ventilato a 180° per 45 minuti.
Non dimenticare, come ho fatto io, di oliare bene la superficie, per mantenere la crosta meno dura e scura.
Ho capovolto la torta, perché la crosta era molto scurita nella cottura, il formaggio grana e il latte con la cottura scuriscono parecchio
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350 g farina 00
1 bustina di lievito secco
1 cucchiaino di sale, una macinatina di pepe
70 g grana padano grattugiato
60 g mortadella tritata a dadini
2 uova
50 ml latte
2 cucchiai di yogurt
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
Mescolare il lievito alla farina, rompervi al centro le due uova mettere il formaggio grattugiato la mortadella lo yogurt, olio, sale e pepe e cominciare a mescolare con una forchetta, poi impastare a mano, deve essere una massa morbida.
Fare una palla e farla lievitare in una posizione calda. Dopo un'ora e mezza riprendere l'impasto, maneggiarlo leggermente riformare una palla e aggiustarlo nello stampo ben spennellato con olio.
L'ho lasciato lievitare circa 3 ore ancora.
Forno ventilato a 180° per 45 minuti.
Non dimenticare, come ho fatto io, di oliare bene la superficie, per mantenere la crosta meno dura e scura.
Ho capovolto la torta, perché la crosta era molto scurita nella cottura, il formaggio grana e il latte con la cottura scuriscono parecchio
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Commenti
Elisabetta
dunque uso il lievito secco (quello del lidl) perché è comodo, e ne ho sempre una buona riserva in casa. Questo poi va mescolato secco direttamente alla farina. Meglio non è, ma equivale ai risultati che ottengo con quello secco da preparare con acqua tiepida e zucchero prima di impastare, che con il lievito fresco in pasta.
Chimicamente non so quali siano le differenze, non ho approfondito!
Esiste la stessa versione secca del MF (mastrofornaio), ma costa di più di quello che ho in dispensa adesso. Senz'altro il "principio attivo" è lo stesso!
Nelle buste c'è sempre la data di scadenza, piuttosto lunga; invece quello fresco, anche se tenuto in frigo non è che sia sempre impeccabile quando lo apro, molto prima della scadenza!
Una lunga spiegazione, no?? Spero di essere stata utile!
Ciao
Da una sensazione di sofficità unica, è alto alto, come piace a me!
Io, il lievito in cubetti lo congelo fresco, appena acquistato, e all'occorrenza lo lascio scongelare direttamente in un pò di latte o acqua ed è subito attivo, pronto all'uso!
Faccio così perchè col lievito in granuli ho avuto qualche esperienza deludente... (anche se qualche bustina in dispensa ce l'ho sempre per eventuali momenti di "voglia di sperimentare"!)
imfatti la soluzione sarebbe quella, di metterlo in freezer, ma io ho avuto esperienze deludente proprio dal lievito fresco, che non lo era!
Come risultati, con quello secco non sono mai stata delusa.
L'unica cosa sarebbe qcquistarlo bello fresco dal fornaio, da quelli che ancora panificano,e conservare quello!
In questi giorni faccio un altro tentativo o ripeto il rotolo salato, che penso sia anche nelle etichette qui accanto!
Un abbraccio!
Ciao
Che meraviglia!
Ci sono dei lunghissimi periodi che riesco a curarla come si deve, ad utilizzarla con enormi soddisfazioni... poi, quando mi rendo conto che "per colpa sua" la bilancia mi guarda con occhio triste e disperato, faccio finta di scordarmela e la lascio ammuffire in frigo per poi liberarmene con nonchalance!
ahahahahahah
:)
(mica tanto scarabocchio!!!)
non tocchiamo questo tasto...stavo parlando del lievito di birra in pasta che il fornaio tiene in un vaso e che ti pesa all'occorrenza per la tua bisogna!!!
Il lievito che io conoscevo, qui si va sui settanta anni fa (sic...a tre anni conoscevo il nostro pane!!!)è una cosa magica di cui ancora non conosco il meccanismo: da cinque mesi sto sperimentando e me ne succedono di tutti i colori...ma non ho ancora assemblato una stesura da pubblicare...parlo del lievito di riporto, legato alla tradizione, ma molto circoscritta, della mia campagna bolognese...del tutto particolare.
Un accenno c'è nel post della rosetta di Crevalcore...ma l'iter che sto percorrendo da alcuni mesi non è ancora giunto alla giusta soluzione!!!!
Ne parleò quindi in seguito!!!
Grazie del tuo entusiasmo!!!!
Mi fa davvero molto piacere...tanto che considero questi commenti come una vera corrispondenza!!!
Ciao
(con tutti questi nicknames mi confondo, ragazze...è un rebus per me ricordare!!!)
Grazie a te per i complimenti!!!!!
Buona Pasqua...nel migliore dei modi secondo i vostri desideri!!!
Abbraccio!