Passa ai contenuti principali

Melanzana alla mia maniera (o quasi!)

Una ricetta realizzata l'anno scorso, che riprendo di tanto in tanto. Piace piccante, ma a volte anche senza peperoncino.
Mantengo sempre parte della buccia, per la salsa, o tutta pelata per ripieni o per purea.

Va sempre spurgata dell'acqua amarognola, con sale grosso e come minimo per mezz'ora sotto un peso

Io procedo sempre a una stufatura morbida in padella, per dare sapore al frutto.

Come contorno, o per crostini.




melanzana ...alla mia maniera

Io amo questo frutto, che mi richiama usanze mediterranee, o del Sud Italia o anche la cucina ebraica sefardita.
Per quasi tutto l'anno, visto che le melanzane sono sempre reperibili, anche se il periodo migliore sarebbe quello stagionale estate e primo autunno, preparo questa salsa, che piace a tutta la famiglia.
550 g melanzana già pulita.
70 g cipolla bionda
1 spicchio d'aglio
1 limone grande (succo)
1 cucchiaino colmo sesamo
1 " " coriandolo
1 " " prezzemolo tritato finemente
foglie di basilico
peperoncino
pepe
sale,
olio
Melanzana pelata a strisce, tagliata a fette poi a tocchetti di 1-2 cm, messi in un colapasta con sale grosso e un pesante coperchio...per mezz'ora.
In una larga padella 5-6 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, l'aglio e la cipolla tagliati molto fini.
Appassirli un po'
Lavare le melanzane dal sale, asciugarle, versarle nella padella...cuocere a medio calore per una ventina di minuti....aggiungere il limone, sale pepe e peperoncino abbondanti, il prezzemolo.
Macinare il coriandolo e il sesamo e introdurli anche nelle melanzane.(io li schiaccio, praticamente in un sacchetto)
Cuocere ancora per un quarto d'ora, o fino a quando sono belle spappolate.
Si potrebbero mixare, per ottenere una purea, ma io preferisco averle a tocchetti morbidi.
Servire caldo ma anche freddo, aggiungendo olio fresco e anche succo di limone a piacere.
Su foglie di lattuga è l'ideale. Si può anche spalmare su crostini.

Commenti

unika ha detto…
deliziose queste melanzane:-)
Annamaria
ivana ha detto…
Ciao Annamaria!

Grazie...come vedi le utilizzo in molti piatti, vedi i ravioli dell'altro giorno.!
Ciao...stammi bene!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di