Anche a primavera possiamo fare dei biscotti...usando le forme simbolo del periodo, in questo caso pasquale. I simboli della pasqua che ricordiamo sono: agnello pasquale,che ricorda il Sacrificio di Cristo, la colomba simbolo di Pace e l'uovo che rappresenta la rinascita, l'augurio di fecondità. L'uovo era anche nella tradizione pagana romana, introdotta poi in molte parti dell'impero, che a primavera veniva dipinto di rosso e poi sotterrato nei campi, a propiziarsi così una stagione fertile, quando la terra riprende la sua naturale fecondità
L'impasto è molto semplice, gli ingredienti naturali sempre a disposizione: farina uova zucchero e grasso animale, che può anche essere lo strutto.
L'impasto è molto semplice, gli ingredienti naturali sempre a disposizione: farina uova zucchero e grasso animale, che può anche essere lo strutto.
Un impasto veloce, compatto
A piacere si tagliano con formine di misure varie
Ho realizzato i coniglietti con la ricetta di Daniela, la mia vicina, che con questo impasto ha preparato i pulcini pasquali.
300 g farina
120 g zucchero
70 g burro a temp. ambiente
2 uova piccole
2 cucchiaini di lievito in polvere
un pizzico di sale
Setacciare la farina con il lievito, nella buca mettere zucchero e uova, sbatterli leggermente, aggiungere il burro a fiocchetti, poi incorporare tutta la farina, e impastare non troppo a lungo.
tra due fogli di pellicola tirare la sfoglia col matterello a mezzo cm circa, ritagliare con le formine, sistemarle su una placca da forno coperta con carta oleata.
Cuocere per una decina di minuti a 160° ventilato.
120 g zucchero
70 g burro a temp. ambiente
2 uova piccole
2 cucchiaini di lievito in polvere
un pizzico di sale
Setacciare la farina con il lievito, nella buca mettere zucchero e uova, sbatterli leggermente, aggiungere il burro a fiocchetti, poi incorporare tutta la farina, e impastare non troppo a lungo.
tra due fogli di pellicola tirare la sfoglia col matterello a mezzo cm circa, ritagliare con le formine, sistemarle su una placca da forno coperta con carta oleata.
Cuocere per una decina di minuti a 160° ventilato.
Annotazione:
Dalle nostre parti l'uso della frolla classica, preparata con la proporzione di 2:1:1 più tuorli di uovo e sue varianti, è meno frequente; si usa fare un impasto meno ricco di grassi e con l'aggiunta del lievito vanigliato per dolci.
Per i biscotti è anche frequente l'uso dell'ammoniaca per dolci (E503 II) bicarbonato di ammonio o idrogenocarbonato d'ammonio, che dà una "frollezza" maggiore.. L'industria dolciaria la usa nei biscotti che sono in commercio. Negli ultimi anni si tende a ridurre l'uso di questa sostanza, per eventuali rischi.
Una buona norma è quella di consultare siti ufficiali, quali Food-Info, per avere chiarimenti e indicazioni utili.
Commenti
io uso ancora le dosi della frolla della nonna, farina/burro 2 :1 ( la margarina non è MAI entrata in casa mia e anche lo strutto lo guardo con diffidenza) , un paio di cucchiai di zucchero e soli tuorli. In qualche ricetta il burro è un po' di meno ( gli "ussari" hussaren, con un ricciolo di marmellata sopra)
Buona Pasqua!
Per la frolla un po' di strutto ci sta benissimo, ma parlo dello strutto naturale, da macellazione rurale, che solo pochi in campagna sanno fare adesso.
La margarina? Che strana invenzione...andava bene per i tempi di guerra, ora che senso ha?
Ciao...ci sentiamo!!!