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Mina...ricordo di una micia


Nel vicinato ci sono anche i gatti, amici-nemici dei nostri cani. Chicco non permetteva mai che un micio attraversasse il nostro praticello, e non sopportava neppure che passeggiassero felinamente sui nostri tetti. In prevalenza sono gatte, tutte o quasi, di "recupero"! Nell'ultima villetta di questa serie di sei, nella periferia del paese, con la campagna abbastanza vicina, abitava con i genitori Giovanna, studentessa in veterinaria. Nei suoi passaggi nei vari laboratori a fare tirocinio, incontrava delle infelici creature, che venivano dichiarate spacciate, ma Giovanna, neofita, tentava di tutto per salvarle. Mina era una neonata, con gravissima infezione agli occhi, il sinistro era una boccia , il destro meno colpito dall'infezione.Giovanna operò la micetta, tolse l'occhio irrecuperabile e curò l'altro occhio,ma il padrone iniziale non si riprese né madre micia, né i micetti salvati! Mina, così fu chiamata la micettina operata, fu adottata da Giovanna; nella villetta crebbe e la sua cicatrice man mano si assestò. Era grigia tigrata, comunissima, viveva quasi esclusivamnete fuori, la notte, all'inizio, divideva il giaciglio con Aki, vecchio dobermann, poi con Miss, altra doberman, entrambi defunti!Mina non era poi tanto amichevole, né con persone né con compagne. Non andava molto d'accordo con Briciola, altra micia di recupero, adottata dall'altra famiglia, mia confinante.Mina si introduceva malandrinamente nel garage di Briciola e mangiava tutto quello che trovava nei piattini, visto che Briciola era "schizzinosa" e si dedicava più alla caccia di uccellini e topetti campagnoli, che alle scatolette!Mina era inavvicinabile, le passavi accanto, sembrava volesse strusciarsi pacificamente alle tue gambe, ma poi alzava subitanea la zampetta e ti sforacchiava i collants, o peggio.Un pomeriggio caldo di alcuni anni fa, dal mio studio, qui dove sono anche adesso, con la finestra che dà sui giardinetti delle villette e più in là sul piazzale e la via, sentii un tam tam di cani che abbaiavano in modo strano (hanno espressioni varie, a seconda della situazione), per cui mi precipitai giù per interpretare il messaggio. Chicco, il mio cane, era rivolto col suo abbaiare verso destra e pure Birillo, qui accanto e Silly dalla villetta all'altro capo, e poi Jack e Lillo, di fronte, ma più distanti...insomma, tutti a indicare, che alla mia destra c'era la "strana cosa".Sentii un miagolio disperato...proveniva dalla villetta di Giovanna.Giovanna da 8 anni non abitava più qui, vi abitavano il genitore molto anziano e la madre, molto più giovane, che andava tutti i giorni al lavoro.Il signore ha un grave problema d'udito, se ne sta tutto il giorno con le cuffie alle orecchie, e gli occhi incollati al televisore.La chiave della porta d'ingresso era sempre nella toppa, all'esterno, io fungevo da portinaia, tutte le volte che da loro arrivava un ospite improvviso ( i nostri cani ci avvisavano sempre che qualcuno,estraneo, era nei paraggi), andavo a introdurlo in casa!!!Quel giorno non era un ospite che desiderava andare da quella famiglia...era Mina che, come invasata, cercava di strapparsi dalla porta, il padrone non si era accorto, chiudendo, che la micia era rimasta intrappolata con la coda.....mi spaventai, non sapevo che decisione prendere, se mi si scagliava contro aprendo con la chiave la porta? Rimanendo un po' scostata per evitare un diretto scontro con la micia, girai la chiave e Mina si liberò!!!Il riverbero di luce che penetrò in casa con l'apertura della porta, richiamò l'attenzione del signore....che tranquillo, non avendo ben capito la disavventura di Mina, sorpreso, mi vide entrare senza visitatori al seguito!Spiegai velocemente e tornai sui miei passi: Mina era sulla mia strada, la coda aveva perso solo il ciuffetto finale, ma non era sanguinante, e lei con il musetto già tranquillo mi si strusciò alle gambe, senza tentare per niente di graffiare.Questo forse 5 anni fa.Da allora Mina fu mia amica, si avvicinana al mio cancello, se Chicco era nei paraggi si strusciava solo alle aste, io la guardavo da lontano. Se Chicco era assente, per la solita passeggiata, lei entrava e si adagiava tranquilla sull'erba, mi guardava e sembrava dire: " Come mi piacerebbe stare qui con te, avrei una vera casa!"Mina non aveva quindi proprio una vita famigliare confortevole, con coccole e comodità, era quasi semirandagia, era accettata, anche bene accudita, curata alla bisogna, ma non oltre...Stava spesso accovacciata sui cofani delle macchine parcheggiate nella via.....una notte piovosa si era rifugiata nella macchina dei miei amici che erano stati da noi a cena e avevano dimenticato il finestrino un po' aperto e lei se ne era approfittata.A volte tentava persino la fuga...l'elettricista che faceva dei controlli in casa mia, aveva lasciato lo sportello del furgoncino Fiorino aperto e lei vi si era intrufolata di nascosto...solo lungo la strada il ragazzo se ne era accorto e l'aveva riportata a casa......
E' passato un anno...la famiglia ha traslocato dalla villetta ad un appartamento in un condominio.La micia Mina è stata portata lontano, in una casa sconosciuta...ha resistito tre giorni, poi è sparita!!!
Tutte le volte che esco guardo al cancello della casa che fu di Mina...la penso, spero anzi di vedermela lì, accovacciata sul muretto ad aspettare la mia carezza...ma forse nella sua fuga non ha mai più trovato questa via...forse ha incontrato un triste destino!!!

Commenti

Anonimo ha detto…
povera micia... però un po' di affetto lo ha avuto.
ivana ha detto…
Grazie...
Chicco, il mio cagnolino, poi via via gli altri, Aki, Miss, Silly,Birillo, poi Mina la micia, dei miei vicini, sono state creature che hanno fatto segmenti di percorso con me nella vita...e sono nella mia memoria, dolcemente!

Ciao

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