Nel fare ricerca sulle preparazioni tipiche che ancora resistono, che magari ritornano in auge e vengono apprezzate, ho incontrato nelle varie letture il bartolaccio. Il bartolaccio appartiene alla tradizione di un paese romagnolo, in esso in un certo senso vengono utilizzati gli ingredienti base della piadina per farne un fagottino ripieno, tipo calzone meridionale, che va cotto su un ferro, o una padella, senza grassi. L'impasto in origine, come sappiamo già, non conteneva lievitanti aggiuntivi, la lavorazione stessa a mano, il riposo, l'ambiente favorevole, creavano quelle condizioni per cui si otteneva una pasta abbastanza frolla, gradevole.I grassi non vanno nell'impasto, ma nel ripieno, per cui è un gustoso boccone, costituito dall'involucro croccante e una farcia morbida e saporita. Al bartolaccio viene dedicata una sagra nelle prime due domeniche di novembre nel paese di Tredozio
200 g farina 00
un'idea di bicarbonato
un pizzico di sale
acqua normale
Ripieno
patata lessa 200 g
lardo casalingo 50 g
parmigiano grattugiato g 30 ca.
aghi di rosmarino,
pepe sale
Impastare e lasciar riposare anche un'oretta. Passare la patata, far sfrigolare la pancetta ben battuta col coltello nel padellino con gli odori, fa un bell'untino che serve per impastare la patata .
Fare la mischia con la patata schiacciata e lasciare raffreddare. Tirare la sfoglia sottile (mi raccomando!), fare i mucchietti, coprire e tagliare a rettangolo e pigiare con i rebbi della forchetta lungo i bordi!!! Scaldare bene la piastra di ghisa, ma metterli sopra a fuoco medio basso. Se veramente sottili è una buonissima boccata di sapore antico, croccantino e corposo!!! Sangiovese ci sta a meraviglia!
Impastare e lasciar riposare anche un'oretta. Passare la patata, far sfrigolare la pancetta ben battuta col coltello nel padellino con gli odori, fa un bell'untino che serve per impastare la patata .
Fare la mischia con la patata schiacciata e lasciare raffreddare. Tirare la sfoglia sottile (mi raccomando!), fare i mucchietti, coprire e tagliare a rettangolo e pigiare con i rebbi della forchetta lungo i bordi!!! Scaldare bene la piastra di ghisa, ma metterli sopra a fuoco medio basso. Se veramente sottili è una buonissima boccata di sapore antico, croccantino e corposo!!! Sangiovese ci sta a meraviglia!
Commenti
Annamaria
Grazie!
pensavo la stessa cosa...mi son persa stamattina in un ricordo triste, va be' mi sto riprendendo!!!
Ti faccio i miei migliori auguri di una serena Pasqua con i tuoi.
Ti volevo contattare diversamente...quindi passo di là, appena posso!!!
Un abbraccio!
Le tue ricette sono sempre garanzia di successo. Li farò domani.
Sono facili, importante è il riposo e la tiratura molto sottile, e la cottura è breve, e rimane croccante, tanto il ripieno è già sodo e cotto!
Grazie della visita graditissima!
Un bacio!