Passa ai contenuti principali

Sarà vero? La Puglia ci aspetta!!!

La clematide per gli inglesi è il fiore del viaggio..e io la metto come beneaugurante!


Ecco, sembra sia la volta buona, che si torna in Puglia dopo trent'anni!!!
Avrò il grande piacere di visitare quella terra e di ritrovare amici, che vediamo di tanto in tanto, perché son loro che passano da noi, mentre per noi è più brigoso, anche per i problemi di G.!
Ma soprattutto io mi sto pregustando una rimpatriata gastronomica: trovare le ricette di Ofelia, che sempre ammiravo per la tradizione pura, e poi, non secondario, ritrovare anche la mia amata cucina svizzera-tedesca, che per anni ho conosciuto, ma tanto tempo fa, che avevo imparato, che qualche volta riprendo nel mio cucinare, che non voglio dimenticare!
Insomma, mi auguro davvero di avere la possibilità di rivisitare quei posti meravigliosi, di poter fotografare, di gustare i cibi, far man bassa di ricette e tornare felice e contenta!!!

Speriamo che il tempo anche sia clemente!!!!

Vreni e Toni....siete avvisati!!!!

Commenti

Anonimo ha detto…
Carissima Ivana, finalmente!!

Vi aspettiamo con impazienza,il tempo qua è bello. Fammi sapere il giorno giusto perchè vi veniamo a prendere all'uscita del autostrada di Bari Sud. Quindi a presto e buon viaggio.

Saluti cari da Vreni
ivana ha detto…
Verena cara,
domenica, per l'arrivo ti teniamo informata col cellulare!!!
Vediamo come sarà il viaggio...per questo che non posso essere precisa!!!!
Grazie...buona giornata a te e a Toni!!!!
Anonimo ha detto…
Carissima Verena,
sono arrivata qui, navigando tra i blog di cucina e penso proprio che qui ritornerò spessissimo. complimenti per tutto. Se ti va di passare dalle mie parti sarai la benvenuta
CookingMama
http://cookingmama.myblog.it
un caro saluto
ivana ha detto…
Ciao!!!
Va be' il mio nome è ivana, nonna ivana, ma anche il tuo nome mi ispira e appena ho un attimo di tempo arrivo, ma ti ho già vista, non preoccupart!!!
Oggi ho la cena con tutta la famigla, poi i preparativi per la vacanza...sono parecchio impegnata!!!
Un abbraccio a te
ivana

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.