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Arcobaleno, un Ristorante sulla San Vitale


accesso fiorito alla veranda-gazebo


le treccine saporite, come la schiacciatina


coniglio e faraona al rosmarino di nonna laura


il secondo del menu per G.


l'interno dell'Arcobaleno


La giornata sta volgendo al termine: una mattinata all'insegna dell'apprensione, dell'attesa, un controllo di routine, un responso per fortuna ancora liberatorio e favorevole...e quindi la contentezza, la sensazione ritrovata della fame, la corsa a trovare una trattoria aperta, di lunedì.
La ex strada statale San Vitale, è l'antica strada che collega Bologna a Ravenna. Fino a una trentina di anni fa era la maggiore strada che si doveva percorrere per andare ai lidi ravennati, che sono estesi su un litorale di una quarantina di chilometri circa, quindi con imbottigliamenti nel traffico stagionale estivo, che già allora era molto intenso...e noi ne abbiamo memoria!
A Sant'Agata sul Santerno, ecco un ristorante aperto, con camion e molte macchine parcheggiate nello spiazzo adiacente, segno, è comune opinione, che vi si mangia bene...senz'altro c'è il menu fisso, ma anche la lista.
Un fiorito accesso a una veranda esterna ci invoglia a entrarci, ci sembra che sia abbastanza arieggiata, anche nell'ora meridiana, ma almeno ci salviamo dalla micidiale aria condizionata, sempre troppo fredda, dei locali pubblici.
Un posticino discreto...ma tanto, sapete già, che io sono sempre entusiasta delle cose nuove e soprattutto sempre fiduciosa negli approcci con persone e situazioni.
Bene...un sorridente ragazzo, molto ordinato nella sua divisa professionale ci accoglie, siamo in pochi qui fuori, posso sistemare la mia digitale sul tavolo, mettermi con attenzione a studiare la lista...ma Gianni, che ha fame da lupi, dice che prende il menu, lo ispira, e infatti non era male.
Il ragazzo mi consiglia un secondo della casa, anzi di nonna Laura, adesso le nonne vanno di moda, e me lo serve in un piatto largo di legno, boh, mi lascia un po' sconcertata, ma accettiamo anche questa novità...magari dovrebbe essere un sottopiatto, penso fra me.
Ma coniglio e faraona della nonna Laura sono proprio buoni, chissà, tutto ci sembra buono, oggi! Sapore di rosmarino, di strutto, sale grosso cosparso sopra, come pure sulle patate al forno, sempre allo strutto....Il sangiovese aiuta, poi pure un caffè...il dessert l'ho lasciato per una prossima volta, se ci sarà!!!!

Ma l'annotazione che posso e voglio fare è sulla figura del giovane, e in genere dei giovani che incontro nei ristoranti, che non mi deludono mai, hanno sempre una bella presenza, un sorriso, un modo gentile e simpatico, sono solerti, volonterosi, precisi...o almeno io trovo sempre queste persone, con le quali posso parlare serenamente, che mi danno ragguagli, consigli, informazioni.
Oggi questo giovane si chiama Marco, ha 25 anni e ha dimostrato le doti che ho detto prima!
Ha molta strada davanti a sé, è un dipendente, ma chissà...forse un giorno gestirà lui stesso un suo ristorante...vedevo che era il suo desiderio, e ce la farà...Mi piace essere positiva, per me stessa, ma anche per gli altri. Essere ben disposti verso gli altri ci regala sempre qualcosa...una piccola gioia!

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