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Torta con pesche affogate

Un altro pomeriggio di...forno, sollecitata a fare una torta dalla storia antica, mitteleuropea, e sapete che questi argomenti mi stimolano.


Le belle pesche bianche sembravano proprio adatte per questa realizzazione






Torta con pesche affogate

Una torta ispirata da un'antica ricetta austroungarica, Fleck con armellini o susine o mele,che ho trovato in un sito amico. Da noi si fa anche una torta con le mele affogate, per questo ho chiamato così la mia preparazione.
Sarebbe una torta morbida con mezze albicocche o mezze susine, o spicchi di mela, che vengono aggiunti dopo, sulla pasta già montata.
Ho seguito la ricetta originale solo nel peso degli ingredienti, ma ho cambiato il metodo di esecuzione e il frutto.

3 uova
120 g di zucchero
80 g farina 00
40 g maizena
40 g burro sciolto e freddo
un pizzico di sale
alcune gocce di limone
1 bella pesca a polpa bianca, non troppo matura, non pelata, a tocchetti.

Ho usato lo sbattitore elettrico: mettere le tre uova intere nella ciotola, frullare un pochino con le fruste, aggiungere un po' di sale e le gocce di limone, continuare a montare finché non diventa una crema soffice, setacciarvi sopra le due farine, e infine versare il burro sciolto.
Usare uno stampo o anche mettere sulla piastra del forno, foderare con carta, tagliata in modo da avere un bordo tutto attorno, per non far debordare la crema.
Versare la crema, poi sistemarvi a intervalli i tocchetti di pesca, fatta prima a spicchi, poi in tre pezzi, senza sbucciarla.
Mettere nel forno già preriscaldato a 180° per 30'.

Annotazione: risulta una torta molto fine, compatta e morbida, penso che potrei anche mettere solo farina, per avere una maggiore porosità.
Altro metodo: provare con i tuorli sbattuti con lo zucchero e l'albume montato a neve da incorporare solo in ultimo, e penso che sarebbe più soffice.
Poi eseguirla come nell'originale: frullare gli albumi con acqua e zucchero, poi i tuorli, e la farina e il burro.

Commenti

Anonimo ha detto…
a vederla, sembra proprio lei... anch'io uso solo farina. le pesche non hanno inzuppato di liquido?
credo che non ci siano problemi a partire dai tuorli ed aggiungere alla fine la neve ( così facevano le nonne), ma nella mia esperienza è più facile che si smonti aggiungendola al composto, che non aggiungendo gli ingredienti alla neve già montata. Comunque provare per credere e ricordati che con le pesche non è ortodossa. Alla fin fine a me piace anche la versione più classica invernale con le mele, magari con una spolveratina di cannella. Magari qualche frutto in più ci stava..
sembra che anche Nona Picia ci sia cimentata nei giorni scorsi
Anonimo ha detto…
ma.. come fa il bordo ad essere rialzato? ci hai aggiunto una frolla o brisée? perchè l'impasto è troppo morbido per star su da solo..
ivana ha detto…
Biblio, ciao...Buona giornata!!!

Per il bordo: sai che al rileggerlo, quando l'avevo pubblicato, mi era venuto questo pensiero? Mi riferisco alla carta, e mi proponevo di correggere stamattina, ero molto stanca a quell'ora!!!
Grazie, che me l'hai ricordato!!!
Sì, questa non è ortodossa, quindi non ho messo la denominazione, mi sembra giusto non inquinare ciò che è tipicità di una ricetta...io ci tengo molto, perché mi arrabbio se qualcuno "storpia" una ricetta bolognese, senza darne almeno giustificazione!!!!
Come saà quella di Nona...devo fare colazione e Gianni mi ha già messo sul tavola una fetta per il caffè.
Niente liquido dalla pesca, davvero impeccabile, penso che sia molto adatta anch'essa!
Grazie, a dopo!
Nona Picia ha detto…
Quando avevo i figli e i loro amici ancora in casa, la facevo regolarmente in estate con le pesche e d'inverno con le mele e le pere. Però la facevo a forma di ciambellone e gli albumi montati a neve fermissima aggiunta alla fine prima di mettere la frutta.
Buonissima! (Anche la tua)
ciao ciao
Anonimo ha detto…
Lo chiameremo Fleck-à-la-Ivana!
Anonimo ha detto…
Assolutamente goduriosa, l'ho copiata subito e la farò quanto prima, grazie cara.

Dida
ivana ha detto…
Grazie Nona...
i tre metodi citati per l'esecuzione comportano delle lievi differenze, che poi uno sceglie a seconda del risultato che vuole avere!
Ho studiato da tempo questo problema e ho diverse torte fatte negli anni, e quelle documentate con la digitale degli ultimi due anni, le metto man mano!
Per la chiara a neve, con una parte dello zuccheo totale, la metto alla fine per dare "meringatura", infatti nella mia pseudo-sacher creo così una crosticina che serve da base croccante, come se avessi appunto una base, poi la torta rimane più porosa...ma sono aspetti che si notano facendone spesso.
Grazie per la torta con le mandorle...ne ho parecchie da smaltire, da pasqua! Ma le torte che faccio in questi tempi son di altra natura...
Ciao
ivana ha detto…
Grazie Dida!
Infatti è una torta deliziosa, ho appena fatto colazione con una bella fetta, e con la pesca la trovo davvero azzeccata...poi provo le altre varianti.
Appena rientrano i bimbi, sarà un continuo...Agnese poi la farà senz'altro! I tuoi nipotini stanno bene? Cresce Lorenzo (scusa se sbaglio il nome, ma non ricordo bene!)
Non vai in barca, allora? Bene scusa...ci sentiamo!
Un abbraccio!
ivana ha detto…
Cara Biblio!

Fleck à la Ivana? O.k., che non diventi una "macchia", nel ricettario classico!!!
Penso che devo migliorare...la pecca grave stavolta, non ve lo volevo rivelare, sono le uova poco fresche...cosa riprovevole al massimo!
Grazie dell'onore, se vi occorrono le foto ve le aggiungo a voi...se permettete!
Ciao..
Questa torta alle pesche dev'essere qualcosa di eccezionale se ho tempo oggi la provo,perchè ho propio voglia di mangiarmi un dolcetto. Ciao nonna un bacione da tuorlo
ivana ha detto…
Grazie Maria Antonietta,
è una torta semplice, ma va curata l'esecuzione e i particolari, che ho chiarito nei precedenti commenti.
Ciao!
Michela cake designer ha detto…
Buona come tutte le torte con la frutta..almeno a me piacciono tanto.
Si potrebbe fare anche con frutta mista ?
ivana ha detto…
Ciao Michela!!!!
Tutto bene? Vacanze????
La torta con queste dosi mi piace molto! Come prima volta ho usato poca frutta, per paura che l'impasto delicato ne soffrisse e ne venisse una solita torta con frutta.
Aumentare solo un pochino penso sia possibile e anche variare la frutta,
Nei paesi mitteleuropei si usano molto le albicocche, dimezzate e messe con il taglio all'insù, per non far penetrare troppa umidità, anche le susine sono adatte, io le uso molto nelle mie torte, quindiproverò anche con questa!
Grazie Michela, ciao a te e ai bimbi!!!!
Anonimo ha detto…
la versione con le fette di mele, a forma di torta, la mangiai a Berlino est , estate 1989, l'ultima estate prima della caduta del Muro. E mi ritornò il gusto di quando la mangiavo da bambina, era proprio lei! allora cercai un'amica della mamma che mi desse la ricetta.
come vedete, è mitteleuropea sul serio. L'ho vista pure in vendita in certi autogrill, fresca di forno, fra Austria e Baviera.
ivana ha detto…
Grazie,

Non so perché, ma certi sapori o profumi restano nel ricordo quasi in modo indelebile.
A me ad esempio rimase impressa una torta alle susine a una tavola calda in una via centrale di Trieste proprio nell'estate '89, in cui entrai attirata da quel profumo della torta, tipo pie, ancora calda che davano già prima di mezzogiorno!!!
Era meravigliosa!
Ma forse è solo nostalgia?
Buona serata!
Anonimo ha detto…
C'è in uno dei primi libri di Proust, la storia del dolcetto la madeleine e giù una tiritera come solo Proust sapeva scrivere sui sapori che ti fanno ritornare indietro nel tempo.. lo citano tutti, anche quelli che di Proust hanno letto poco più che quelle righe, o magari anche quelle le citano per sentito dire.
Magari la tua torta triestina alle susine era proprio un Fleck di susine..
ivana ha detto…
S', Biblio!

Penso proprio di sì!
Di Proust abbiamo già ricordato questo brano, anzi me l'ero riletto in Internet!
Chissà se vado a riprendermi i volumetti che ho da qualche parte, sai sono quelle edizioni Mondadori, gialli con scritta dorata, anni Cinquanta che ho relegato da qualche parte..sono proprio indegna!!!
A proposito di ricordi del tempo perduto, sto scrivendo un racconto del mio dopoguerra, che metto subito, anche se è tanto personale!
L'anno scorso avevo preparato una torta, partendo da una ricetta di una signora triestina (non so, ma Trieste fa sempre capolino nella mia esistenza!), l'ho in un forum, ma la rimetto qui, una pasta simile, ma con la frutta sotto!
Vale la pena, era una mia intepretazione fantasiosa, con anche papavero, che dovevo smaltire, come il solito!!!

Grazie, ciao, buona giornata!
Michela cake designer ha detto…
Vacanze?
no quelle tradizionali almeno.
Abbiamo preso una bella piscina di 4 m di diametro e l'abbiamo messa in piscina..abbiamo il mare senza spostarci con tutte le comodità di casa...è anche per quello che non posso collegarmi o i due pesciolini annegano..almeno è la mia paura visto che l'acqua è 80 cm...
Grazie mille per la torta..con le susine o le albicocche deve essere fantastica.
Ciao
ivana ha detto…
Michela cara,

la stessa cosa facciamo noi..mettendo i piedi a bagno...in una bacinella!
Ma a casa si sta bene lo stesso...tranquilli e senza rischi di traffico, almeno.

Ciaoooooooooo
Anonimo ha detto…
la versione con la frutta capovolta, non dovrebbe essere francese, classica con le ciliege, il clafoutis ?
io ho tentato un giorno, con una ricetta trovata su internet, ma mi è venuta un pasticcio. però la mia ricetta dava un impasto più simile a quello delle crespelle.
ivana ha detto…
Ciao Biblio!!!
Sì, l'avevo postata come imitazione del clafoutis, che è alle ciliege ma essendo maldestri esperimenti, non do nomi altisonanti ai miei piatti!
Poteva essere semplicemente una torta rovesciata, ben nota negli states quella all'ananas, che anche noi facevamo spesso una ventina d'anni fa, con le noci nei fori e il caramello burrosissimo sul fondo dello stampo...me ne è venuto proprio il ...rifiuto!!!

Appena ho tempo la metto!

Ciao...buona domenica!!!!!!

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