El Calzuler
risuola scarpe, rinnova i tacchi, fa una cucitura, bene ma con calma...Antero mica ha più di due mani!!!
Appoggi il tuo paio di scarpe sul banco, dai il tuo nome e in cambio ricevi un termine, tre giorni, una settimana...
Intanto volgi lo sguardo alle pareti tutte ricoperte del negozietto, tra macchinari, deschetto, martello, chiodini e tante scatole di scarpe e sandali in attesa sugli scaffali, e ti perdi gli occhi nella galleria senza soluzione di quadretti di ogni tipo, tutto in giro.
Inesauribile ispirazione, che spazia da soggetti umani a paesaggi rurali, ma gentili e delicati, col vento che sfiora appena le masse arboree nello sfondo, nei colori pastello di stagni, erbe e casette.
E nature morte, grappoli, bottiglie, vasi di fiori
Antero si diverte, esprime coi pennelli la sua creatività spontanea, libera da schemi e teorie, ama le sue creature che da anni stanno perennemente lì attorno a lui, gli fanno compagnia, le accarezza con lo sguardo, pensa che in qualche quadretto manca qualcosa, ma non lo riprende, ne fa un altro...e così via, arricchendo questa ingenua galleria, su muri scrostati, a mala pena protetti da carte, plastiche, pannelli, e il tutto a beneficio di clienti distratti, di amici che fanno qualche apprezzamento.
Entra anche qualche curioso come me, che resta sorpresa, ammirata e si sente stimolata a scattare immagini in giro, a imbastire un raccontino, per dare merito anche a lui, Antero, come ad Ambra la salumiera poetessa, per il loro onesto, sincero, spontaneo sforzo di interpretare la vita con l'arte, pur nella solitudine oscura della loro esistenza.
risuola scarpe, rinnova i tacchi, fa una cucitura, bene ma con calma...Antero mica ha più di due mani!!!
Appoggi il tuo paio di scarpe sul banco, dai il tuo nome e in cambio ricevi un termine, tre giorni, una settimana...
Intanto volgi lo sguardo alle pareti tutte ricoperte del negozietto, tra macchinari, deschetto, martello, chiodini e tante scatole di scarpe e sandali in attesa sugli scaffali, e ti perdi gli occhi nella galleria senza soluzione di quadretti di ogni tipo, tutto in giro.
Inesauribile ispirazione, che spazia da soggetti umani a paesaggi rurali, ma gentili e delicati, col vento che sfiora appena le masse arboree nello sfondo, nei colori pastello di stagni, erbe e casette.
E nature morte, grappoli, bottiglie, vasi di fiori
Antero si diverte, esprime coi pennelli la sua creatività spontanea, libera da schemi e teorie, ama le sue creature che da anni stanno perennemente lì attorno a lui, gli fanno compagnia, le accarezza con lo sguardo, pensa che in qualche quadretto manca qualcosa, ma non lo riprende, ne fa un altro...e così via, arricchendo questa ingenua galleria, su muri scrostati, a mala pena protetti da carte, plastiche, pannelli, e il tutto a beneficio di clienti distratti, di amici che fanno qualche apprezzamento.
Entra anche qualche curioso come me, che resta sorpresa, ammirata e si sente stimolata a scattare immagini in giro, a imbastire un raccontino, per dare merito anche a lui, Antero, come ad Ambra la salumiera poetessa, per il loro onesto, sincero, spontaneo sforzo di interpretare la vita con l'arte, pur nella solitudine oscura della loro esistenza.
Commenti
non so se di scarponi ne passano nel suo botteghino...qui va altra roba!
Be' anche per le risuolature ci si pensa due volte, i prezzi sono alti e magari ne compri di nuove, e anche qui son dolori...costano sempre di più e valgono sempre di meno!!!
Ma questo signore ha anche una vena poetica, egli scrive le zirudèle, quelle composizioni che vengono pomposamente declamate, dal balcone del Municipio durante la sfilata dei carri mascherati a Carnevale.
Qui è una vecchia usanza, e vi sono stati nel tempo sempre questi personaggi che interpretano la società e le sue magagne e impunemente, tanto siamo a Carnevale, strapazzano politici, celebrità e altro, con sberleffo.
Ne parlerò...magari imparerò un po' meglio il nostro dialetto!!!
Ciao e grazie!!!