Passa ai contenuti principali

SUSINE di stagione



Strudel di susine

250 g farina 00
30 ml olio
1 cucchiaio zucchero
sale,buccia limone.

Farcia

800 g susine da pulire (700 g netto)
5 biscotti frollini
3 fette biscottate
30 g mandorle (questi tre ingredienti vanno triturati nel tritatutto, a sfarinato grossolano
80 g zucchero semolato
1 cucchiaino misto spezie
Burro per spennellare

In una ciotola intridere la farina con olio e acqua normale, grattarvi la scorza di limone, formare un panetto morbido e tenerlo sotto a una scodella calda per il tempo che si appronta la farcia.

Tagliare le susine a fettine abbastanza sottili.
Tirare la sfoglia molto sottile, su di un telo, finché non è bello largo, possibilmente rettangolare.
Spennellare tutta la superficie con burro morbido, distribuirvi sopra un po' del trito di biscotti, mandorle e fette biscottate, poi appoggiarvi le fettine di susine, di nuovo il trito, e spargervi anche lo zucchero, e una spruzzata di misto spezie o cannella a piacere.
Avvolgere aiutandosi con il telo, e formare un cilindro, alla men peggio, essendo molto morbido il tutto, metterlo a ferro di cavallo in una teglia rotonda, foderata con carta da forno, spennellare la superficie con burro morbido.
Cuocere in forno preriscaldato a 190° per 35-45 minuti.
E' possibile la fuoriuscita di succo, ma poi lo si "lecca" con gran gusto.


Sono fortunata che quasi tutta la verdura e la frutta che devo utilizzare in cucina, mi viene direttamente dalla campagna...ma è sempre così abbondante, che devo penare a trovare ricette. Oggi mi sono arrivati chili e chili di susine, belle mature, saporitissime.
Uno strudel e una crostata, poi pian piano preparo vasetti di susine al naturale, dimezzate e snocciolate, messe nel vaso, un cucchiaio di zucchero a vaso, poi 30 minuti di bollitura a bagnomaria!
Spero che non sia troppo caldo, davanti ai fornelli!!!!

Commenti

Luca and Sabrina ha detto…
Cara Ivana, tu sei alle prese con chili di susine e ci siamo già fatti coccolare gli occhi da quelle due dolcezze che hai sfornato, noi invece siamo alle prese con un bel po' di albicocche! Vogliamo sperimentare un dolcetto particolare e con le albicocche che rimangono.... hai qualche idea da suggerirci?
Ieri siamo andati alla sagra del pesce a Chioggia, abbiamo passato una splendida giornata, terminata con un'ottima cena. Oggi ci attende la sagra del tortellone a Bevilacqua, siamo tornati a leggere il tuo post al riguardo!
Buona domenica da Sabrina&Luca
ivana ha detto…
Ciao Sabrina e Luca!!!

Buona operazione-albicocche!!! Qui da me nel blog c'è una crostata sempliciotta e uno strudel albicocche lino, ma voi senz'altro strologate ottime soluzioni eleganti e sorprendenti...io sorprendo poco!!!
Chissà se il tempo tiene!!! Nel tardo pomeriggio dovremmo festeggiare in giardino da mio figlio il compleanno dei nipotini, Teresa due anni e Tommy 7....ma ora è già nuvoloso...
Per Bevilacqua andremo più avanti!
Oggi forno acceso con torte salate per la festa!!!

Un abbraccio!!!!!
Luca and Sabrina ha detto…
Andremo a vedere le tue ricette, starai scherzando quando dici che non sorprendi!!!
Auguri ai nipotini, sicuramente starai preparando torte salate che speriamo di vedere pubblicate in un post!
Ricambiamo l'abbraccio
Sabrina&Luca
ivana ha detto…
A rieccovi!!!

Dunque, appena sfornate due, altre due le ho tolte dal freezer, e andranno scaldate!
Sono semplicissime...di cipollotti e di zucchine, senza aggiunta di niente altro, a parte le uova e il latte per la crema, un sistema appreso mezzo secolo fa a Basilea...
Se passate in S. Petronio Vecchio, entrate da Igor!!!
Ciao carissimi!...
Anonimo ha detto…
Albicocche e susine? ma naturalmente negli gnocchi!!!!
fate la medesima pasta da gnocchi di patate e ci mettete dentro una susina o un'albicocca, possibilmente abbastanza piccole, snocciolate e con un cucchiaino di zucchero dentro( per le albicocche, va bene anche marmellata delle medesime). Chiudete il tutto e cucinate in acqua bollente, quando sono cotti li condite con burro fuso e cannella, c'è chi mette ancora zucchero e chi li rosola nel burro fuso ( ahi ahi il colesterolo!). Piatto unico triestino. Li vendono a un paio di euro ! al pezzo! nei negozi di gastronomia.
ivana ha detto…
Ciao Biblio!
Sono i famosi Marillenknoedel conosciuti in tutto l'arco alpino
orientale, no?
Mi hanno sempre attratto, ma in casa non li ho mai realizzati, ma appena sono da quelle parti non resisto!
Sono tuttavia sapori proprio in contrasto con i miei tipici, e per questo molto più goduriosi!!
Un'idea ottima...posso provare, afa permettendo!!!

Buona serata a te, e buon inizio settimana!!!
Anonimo ha detto…
Che torte meravigliose! Beata te che hai questa abbondanza di frutta, ti invidio, noi abbiamo avuto orto e alberi da frutta distrutti dalla grandine.

Dida
ivana ha detto…
Ciao Dida!

Anche queste prugne hanno preso la grandinata, per questo, non essendo commerciabili, ce ne danno a josa...di zucchine poi non ne parlo...sempre a strologare come farle, tra torte e ragù, ripiene , grigliate...siamo invasi!!!!
Buona settimana a te!!!
Un abbraccio!
Michela cake designer ha detto…
Anche noi non avremo albicocche quest'anno, solo prugne e susine.
Gocce d'oro ed un'altra qualità chiara che non ricordo.
Non dire che le tue torte son sempliciotte!!!
Saran anche piatti semplici, ma io trovo che per fare i piatti semplici bisogna saper cucinare..sugli altri vien tutto coperto da aromi o altri sapori.
Anche io faccio sempre cose sempliciotte.
Ciao
ivana ha detto…
Qui parte tutto a scatola chiusa...le ultime torte che ho fattoe sono ben sei-sette da venerdì, solo lo strudel mi sono salvata..perché l'ho messo in freezer, e ogni mattina un trancio per la colazione...la crostata di prugne l'ha preso mio figlio!!!

Ciao Michela...a presto!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.