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Granatello e paletta per maneggiare le farine
Madia classica del Bolognese: un grande incavo nella parte superiore consentiva l'impasto del pane settimanale; il tagliere di legno interposto sotto al coperchio serviva per impastare tutto, anche la "spòja" la sfoglia di farina e uovo per la pasta asciutta o da brodo
l'interno della madia. Lì dentro veniva anche conservato il lievito o pasta di riporto che serviva per la lievitazione dell'impasto seguente.
Un tipo di gramola, sotto al rullo si faceva passare l'impasto.
La "grama", la gramola per la manipolazione potente della massa di pasta da pane.
il pane contadino fino agli anni Cinquanta, zona Bassa Bolognese. Pezzatura abbastanza pesante, di pasta dura, non condito.
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Ecco un piccolo percorso nella civiltà contadina. I reperti sono in parte ancora nelle nostre case, hanno però perso la loro antica funzione.
Testo e foto di ivanasetti
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This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Testo e foto di ivanasetti
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Commenti
Ciao sono Luigi, appassionato della vita contadina di una volta.
Non ci siamo sentiti più, mi dispiace, non ho molto tempo libero, mi dispiace ancora di più.
Mi duole il cuore per non averti tenuta in considerazione x questo Natale; ti considero una brava persona, ma rimedio augurandoti le cose migliori che si possono avere per il 2010; sperando di poter DIMENTICARE il 2009.
e l'augurio sincero che il 2010 sia migliore del 2009, che anche per me non è stato dei migliori!!!
Buon Anno!!!