Frittelle con l'anima
Cominciamo con la frittella, che ancora qualche famiglia nelle nostre campagna usa fare nel periodo di carnevale.
Un tempo occasione per fare le frittelle c’era per tutto l’anno: avanzava un po’ di minestra di fagioli, o anche in brodo, allora, alla sera, vi si mescolava un po’ di farina, si aggiungeva qualche uovo, del parmigiano grattugiato e nella padella con olio o strutto fumanti, si friggevano le dorate frittelle gustosissime.
In tempo di Carnevale, la frittella acquisiva una caratteristica in più…l’anima.
Si procedeva come il solito, ma nel friggere si faceva cadere nello strutto solo metà mestolino di pastella, si aggiungeva subito una fetta di salame, si ricopriva con altra pastella e si portava a cottura.
Non tutte però contenevano……l’anima. Erano tutte mescolate e solo qualche commensale poteva avere la fortuna di mangiarne.
Si poteva avere una frittella con l'anima ogni sette frittelle...parecchio misera!!!!
Io cerco di mantenere questa consuetudine e tutti gli anni, per la cena del Giovedì Grasso preparo delle frittelle a modo mio. Sono molto gradite dai numerosi amici che invitiamo, per stare un po' in allegria...anche se per me la faccenda suona un po' diversa!!!
Ma non mi lamento, provo soddisfazione a realizzare questa leccornia, dimentico subito la fatica...anche se l'odore di grasso rimane negli ambienti anche per giorni!
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